Nuovo aumento stipendio insegnanti 2023: ecco quando arriva

Teresa Maddonni

21 Marzo 2023 - 08:44

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Quando scatta il nuovo aumento dello stipendio degli insegnanti? L’incremento si aggiunge all’importo definito con il rinnovo del Ccnl 2019-2021. Le indicazioni del ministero dell’Istruzione.

Nuovo aumento stipendio insegnanti 2023: ecco quando arriva

È della scorsa settimana la notizia del nuovo aumento dello stipendio degli insegnanti nel 2023 dopo l’accordo per il rinnovo del Contratto collettivo nazionale del lavoro “Istruzione e ricerca” 2019-2021 firmato a novembre 2022.

Ma quando arriva il nuovo aumento per gli insegnanti e il personale Ata delle scuole italiane di ogni ordine e grado?

C’è grande attesa per il nuovo incremento stipendiale, laddove solo nel mese di marzo il personale scolastico con contratti brevi e saltuari stipulati nel periodo che va dal mese di gennaio 2019 a dicembre 2022 potrà godere del pagamento degli arretrati accumulati nel periodo di vacanza contrattuale e ottenuti grazie al rinnovo della parte economica del Ccnl di categoria.

Il nuovo aumento dello stipendio, che si aggiunge a quello precedente, permetterà di avere nel 2023 una cifra massima complessiva di 124 euro lordi in più al mese.

Vediamo, sulla base delle prime informazioni, quando sarà visibile in busta paga il nuovo aumento dello stipendio degli insegnanti del 2023.

Nuovo aumento stipendio insegnanti in arrivo tra aprile e maggio 2023

Il nuovo aumento di stipendio degli insegnanti 2023 arriverà tra aprile e maggio o almeno questo è quello che fanno sapere esponenti del ministero e in particolare lo scrive in una nota l’onorevole Paola Frassinetti, sottosegretaria all’Istruzione e al Merito.

“L’aumento di 124 euro in più per gli insegnanti è la tangibile dimostrazione della volontà di venire incontro a una categoria sempre vessata dai precedenti governi. Questo è il secondo aumento nel giro di 6 mesi. L’aumento di 23 euro, che si aggiunge ai 101 già stanziati, scatterà tra aprile e maggio.”

Il nuovo aumento dello stipendio è per il 2023 di 23 euro e arriva grazie all’integrazione all’Atto di indirizzo inviato dal ministero dell’Istruzione e del merito all’Aran per il rinnovo del contratto 2019-2021. Con il nuovo atto di indirizzo si va a disporre l’utilizzo per la componente fissa dello stipendio del personale scolastico, Ata e insegnanti, delle risorse già stanziate per il Fondo per il miglioramento dell’offerta formativa (Fmof) dalla legge 234/2021 che, come ricorda Flc Cgil in una recente nota, al netto di alcune riduzioni nel frattempo intervenute a regime ammontano a circa 260 milioni di euro.

A dare indicazioni sulla data entro la quale insegnanti e Ata potranno trovare in busta paga il nuovo aumento di 23 euro lordi al mese è stato anche un altro esponente del governo. A parlare è stato il responsabile scuola della Lega, il partito del ministro Valditara:

“Grazie al buon lavoro del ministro Valditara in arrivo 124 euro in più nelle buste paga degli insegnanti. Il secondo aumento nel giro di 6 mesi. L’aumento di 23 euro, dai 101 già stanziati, scatterà tra aprile e maggio.”

Intanto insegnanti e personale Ata ancora in attesa degli arretrati dovuti al rinnovo del Ccnl scuola riceveranno la somma spettante entro la fine del mese di marzo grazie all’emissione speciale di venerdì 17.

Ricordiamo che i nuovi aumenti di stipendio lordi variano a seconda dell’anzianità di servizio e dell’ordine e grado di istruzione nel quale si lavora. Nelle prossime settimane, con la contrattazione presso l’Aran, si avranno le conferme ufficiali su quando arriverà il nuovo aumento di stipendio.

Nuovo aumento stipendio insegnanti e non solo: le altre materie dell’Atto di indirizzo

Il nuovo aumento dello stipendio degli insegnanti è previsto dall’Atto d’indirizzo che però definisce anche altre materie.

L’Atto di indirizzo demanda alla contrattazione nel dettaglio:

  • i criteri e le modalità di riparto delle risorse destinate al personale docente che garantisce la continuità didattica o che presta servizio in zone caratterizzate da disagio sociale (L. n. 79/2022);
  • di tutto il personale in servizio nelle istituzioni scolastiche statali situate nelle piccole isole (art. 1, comma 770, L. n. 234/2021).

L’integrazione all’Atto di indirizzo invita a proseguire la contrattazione con particolare riferimento ad alcune tematiche fondamentali come:

  • la riforma degli ordinamenti del personale Ata e di tutti i settori del comparto;
  • la mobilità e la formazione del personale;
  • la valorizzazione dei Dsga;
  • il lavoro a distanza;
  • le relazioni sindacali;
  • la contrattazione di secondo livello.

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