Nuove pandemie, arriva la convenzione Oms vincolante su vaccini e farmaci. Ecco cosa prevede

Ilena D’Errico

7 Marzo 2023 - 08:36

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Arriva la convenzione Oms per la prevenzione di nuove pandemie. Ecco cosa prevede in tema di vaccini e farmaci e quali sono i vincoli per gli Stati membri.

Nuove pandemie, arriva la convenzione Oms vincolante su vaccini e farmaci. Ecco cosa prevede

È pronta la bozza della convenzione Oms, che fra gli obbiettivi principali pone una migliore gestione di eventuali nuove pandemie. Le strategie utilizzate per far fronte alla pandemia di Covid-19 sono, infatti, state considerate insufficienti e carenti, soprattutto in termini di equità. Il documento, una volta accettato, sarà vincolante per tutti gli Stati membri, imponendo obblighi su vaccini, farmaci e tecnologie.

La convenzione vincolante dell’Oms

Nell’assemblea mondiale della sanità che si è tenuta a dicembre 2021, l’appurata fragilità dei sistemi sanitari ha portato all’istituzione dell’Intergovernmental negotiation body. Un organo di negoziazione intergovernativo, incaricato proprio di redigere una convenzione – o un accordo o altro tipo di strumento internazionale, per regolamentare la prevenzione, la preparazione e la risposta alle pandemie.

Dopo una prima versione da ben 38 articoli, ora la convenzione nella forma di zero draft è composta da 18 articoli. La “bozza zero” è pronta per la discussione finale. I propositi sono molto chiari:

  • Prevenire nuove pandemie.
  • Salvare vite umane.
  • Ridurre il carico di malattie.
  • Proteggere i mezzi primari di sussistenza.

L’approvazione della convenzione è quindi necessaria per migliorare la collaborazione internazionale e ottimizzare lo sfruttamento delle risorse sanitarie, appianando le disparità di mezzi esistenti fra i diversi Stati. L’Oms ha infatti giudicato catastrofica la gestione della pandemia di Covid-19, proprio in ragione della carenza di equità e solidarietà fra le nazioni.

La bozza zero della convenzione
I 18 articoli in attesa della discussione definitiva, in lingua inglese.

Cosa prevedono i vincoli su vaccini e farmaci

Uno dei problemi principali affrontati dalla convenzione è l’amministrazione di farmaci e vaccini, in seguito alle difficoltà emerse durante la pandemia, quando la distribuzione è stata a dir poco disomogenea. È stato perciò necessario mettere a punto un piano equo, che garantisse la distribuzione superando gli impedimenti discriminatori, tutelando proprio le nazioni più fragili. L’Oms invita quindi a incrementare la capacità di produzione, per consentire la distribuzione geografica e strategica di farmaci e vaccini, ma più in generale di tutti i prodotti legati alla gestione della pandemia, tra cui prodotti terapeutici e diagnostici.

L’Oms intende poi farsi carico di garantire la disponibilità degli articoli legati alla pandemia alle aree più a rischio e impossibilitate, in particolare ai paesi in via di sviluppo. In questo modo sarà possibile una distribuzione più equa ed efficace, stabilita sulla base delle esigenze di salute pubblica. Per soddisfare questo bisogno, gli Stati membri saranno vincolati a fornire l’accesso all’Oms in tempo reale del 20% della produzione di:

  • Prodotti di diagnostica.
  • Vaccini.
  • Dispositivi di protezione individuale.
  • Terapie farmacologiche.

Nel dettaglio, il 10% di questi prodotti dovrà essere ceduto in modo gratuito come donazione, mentre il restante 10% dovrà essere venduto a prezzi accessibili. I paesi in cui si trovano gli impianti di produzione dovranno perciò mettere a punto dei programmi per facilitare le spedizioni. Naturalmente, tutti i prodotti dovranno essere sicuri, efficaci e validi. Difatti, gli Stati membri sono invitati a migliorare il controllo dei prodotti scadenti e falsificati.

Oltre a questo vincolo molto specifico, l’Oms chiede agli Stati membri di agire in via preventiva, velocizzando i processi di approvazione e autorizzazione degli articoli d’emergenza per la pandemia. Le nazioni dovranno poi condividere i dossier normativi di riferimento con le altre istituzioni governative.

Gli obbiettivi della convenzione

La bozza zero consta di 18 articoli, improntati sul rispetto dei diritti umani, con particolare riguardo al diritto alla salute e all’abolizione di ogni forma discriminatoria. Tutte le nazioni dovranno quindi agire in modo responsabile e solidale, tenendo in considerazione le situazioni più a rischio. I sistemi sanitari dei singoli Stati membri dovranno quindi migliorare le garanzie di salute e benessere per tutti i cittadini, nel tentativo di raggiungere un obbiettivo mastodontico: la creazione di un sistema di copertura sanitaria universale. Un altro punto cardine della convenzione è la scienza, che deve orientare tutte le scelte sanitarie. In tal proposito, l’Oms chiede anche di favorire l’alfabetizzazione scientifica e scongiurare le fake news, che notoriamente hanno promosso, in epoca di pandemia, informazioni fuorvianti e talvolta anche pericolose.

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