Nuova cedola in arrivo per questo BTP Valore a prezzi di mercato ancora ai massimi

Stefano Vozza

4 Giugno 2025 - 05:51

Stacco cedola imminente per una delle serie dei titoli Valore ancora nel corso del suo primo step di maturazione

Nuova cedola in arrivo per questo BTP Valore a prezzi di mercato ancora ai massimi

La recente introduzione della cedola trimestrale da parte del legislatore ha reso più frequente il suo incasso nell’arco dell’anno solare. Se per la stragrande maggioranza dei risparmiatori l’accredito in conto è ogni sei mesi, per i titolari dei BTP Valore questi appuntamenti si raddoppiano a 4 l’anno. Per molti ma per tutti, però, dato che solo per i sottoscrittori della prima serie, il BTP Valore 2027, lo stacco è ancora semestrale.

Invece c’è una nuova cedola in arrivo per questo BTP Valore a prezzi di mercato ancora ai massimi. Vediamo di quale obbligazione si tratta.

Il BTP Valore 2030 a cedole fisse e crescenti

L’anno scorso di questi tempi si concludeva il collocamento della 4° serie, mentre dal 26 febbraio al 1° marzo 2024 veniva piazzata sul mercato la 3° . Bene, nelle prossime ore sarà proprio quest’ultimo a staccare gli interessi di periodo, ossia la 5° cedola in assoluto dal giorno in cui il titolo è fruttifero.

Si tratta del BTP Valore marzo 2030 con ISIN speciale IT0005583478 (valido per il solo periodo di collocamento), mentre l’attuale matricola ordinaria è IT0005583486. Il bond ha data godimento e regolamento il 5 marzo 2024, e scadenza alla stessa data del 2030. Una durata complessiva di 6 anni divisi in due step triennali, con il 5/03/’27 a fare da spartiacque tra i due trienni.

Nell’occasione il Dipartimento del Tesoro raccolse 18.316,424 milioni di euro per un totale di 656.369 contratti registrati, e quindi un taglio medio a contratto di circa 27.906 €. Ovviamente la cifra costituisce l’attuale flottante, dato che per questi titoli non si procede per tranche spalmati nel tempo ma per collocamenti tutti in un’unica soluzione.

La struttura dei rendimenti del BTP Valore 2030

Queste obbligazioni hanno una struttura dei rendimenti fissi e crescenti in ossequio alla formula step-up che li contraddistingue. Si tratta dello stesso meccanismo che troviamo, per esempio, sui buoni fruttiferi postali di medio e lungo termine o sui BTP Futura. Di converso sul fronte dei corporate bond non mancano emittenti che ricorrono al modello inverso, ossia step-down, fissi e decrescenti.

Nel 1° caso l’emittente ha tutto l’interesse a tenere il risparmiatore quanto più possibile “agganciato” al titolo fino al termine del prestito. Tradotto, disincentivarlo a liquidarlo anzitempo in attesa dei payout più alti della serie. Nel 2° l’emittente punta principalmente a indurre il risparmiatore ad avvicinarsi al suo prodotto e per acquistarlo, mentre gli interessi nominali annui perdono smalto con il passare del tempo.

Se queste sono le “convenienze” degli emittenti, ricade sul singolo risparmiatore lo studio e la scelta della formula che possa consentirgli di massimizzare il suo ritorno.

Le cedole lorde e nette pagate dal Tesoro

Tornando al BTP valore 2030 con ISIN ordinario IT0005583486, i tassi cedolari pagati dal Tesoro sono i seguenti:

  • 3,25% lordo (2,84375% netto) per il 1°, 2° e 3° anno di vita del bond, ossia dal 5 giugno 2024 sino al 5 marzo 2027;
  • 4,00% lordo e 3,50% netto per il 4°, 5° e 6° anno, cioè dal 05/06/’27 a naturale scadenza, il 5/03/’30;
  • 0,7% lordo di extra premio fedeltà finale per i soli acquirenti della prima ora. Tradotto, per chi alla data del 5/03/’30 si ritroverà in portafoglio l’ISIN speciale IT0005583478

Come già anticipato le cedole hanno periodicità trimestrale e le date di stacco sono quelle del 5 giugno, 5 settembre, 5 dicembre e 5 marzo. Oggi il titolo sul MOT prezza a 104,3 centesimi circa, sopra cento, per cui a rimetterci è il rendimento effettivo a scadenza sceso al 2,79% lordo (dati: Borsa Italiana).

Nuova cedola in arrivo per questo BTP Valore a prezzi di mercato ancora ai massimi

Mettiamoci ora nei panni dell’acquirente della prima e poniamoci tre quesiti:

  • quanto ha incassato finora dal flusso cedolare?
  • quanto incasserebbe in totale se decidesse di liquidarlo oggi?
  • avrebbe convenienza a farlo, ed eventualmente per passare su quale altro prodotto del reddito fisso?

Al primo quesito il calcolo è semplice: il 3,25% lordo del 1° anno più lo 0,8125% lordo della 1° cedola del 2° anno di vita, per un complessivo di poco oltre il 4,06% lordo. Se a quest’ultimo si aggiungesse la ricca plusvalenza del 4,3% data dai prezzi attuali sul MOT, ecco servita la risposta al secondo quesito.

La risposta al terzo, infine, è strettamente soggettiva dato che dipende da tante valutazioni personali. Tuttavia, accanto a queste vi sono quelle oggettive fatte di numeri e affini. Bene, queste dicono che dopo una fase di ascesa poi è da tempo che i rendimenti sul reddito fisso hanno imboccato la via inversa. Morale, oggi a parità di rischio e condizioni il ritorno è inferiore a quello offerto dall’emittente nel recente passato. Tuttavia, sul mercato non mancano prodotti più remunerativi del Valore qui in esame ma a rischi maggiori.

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