Nucleare, Iran oltre il limite dell’arricchimento. E lancia ultimatum all’Ue

Mario D’Angelo

7 Luglio 2019 - 12:53

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L’Iran sfida Trump e annuncia che incrementerà l’arricchimento dell’uranio. Netanyahu: «Mossa molto pericolosa»

Nucleare, Iran oltre il limite dell’arricchimento. E lancia ultimatum all’Ue

L’Iran esce dall’accordo sul nucleare. Il portavoce governativo Ali Rabiei ha detto domenica 7 luglio in conferenza stampa che la Repubblica Islamica andrà oltre il limite del 3,67% dell’arricchimento dell’uranio lanciando un’accusa agli USA e un ultimatum all’Europa. La percentuale della fase 2, specificata poco dopo, è stata fissata al 5%.

Iran sfora soglia arricchimento uranio

La decisione è stata presa dall’Iran a un anno dall’uscita dall’accordo del presidente degli Stati Uniti Donald Trump. Teheran aveva di recente più volte chiesto l’intervento della diplomazia europea per bloccare le sanzioni statunitensi sul petrolio iraniano. Il Paese mediorientale aveva fornito un ultimatum di 60 giorni, scaduto il quale avrebbe disatteso l’accordo sul nucleare firmato nel 2015 da Stati Uniti, Gran Bretagna, Francia, Cina, Russia e Germania.

Il programma avrebbe consentito all’Iran di produrre uranio a basso arricchimento, ovvero con una concentrazione fra il 3 e il 4%, e soltanto a uso combustibile per le centrali nucleari. La tensione è salita nel maggio scorso quando gli USA hanno incrementato le forze militari in Medio Oriente (migliaia di truppe, una portaerei e bombardieri nucleari), e le ostilità sono culminate con l’abbattimento da parte dell’Iran di un drone statunitense.

Nucleare, escalation USA-Iran

Meno di una settimana fa, l’Iran aveva sforato i 300 kg di uranio arricchito previsti dall’accordo, limite oltre il quale Teheran avrebbe abbastanza materiale per realizzare la bomba atomica. Un’arma che il presidente Hassan Rouhani afferma di non volere.

In quello che rappresenta un ultimo tentativo diplomatico, il presidente francese Emmanuel Macron ha parlato al telefono con Rouhani, cercando di trovare entro il 15 luglio la ripresa del dialogo fra Iran e Occidente. Teheran, intanto, ha detto che, se entro altri 60 giorni non sarà trovata una soluzione, il programma passerà alla fase 3.

Netanyahu: promessa violata, sanzioni su Teheran

Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha affermato che la decisione dell’Iran sul nucleare è una mossa estremamente pericolosa. “L’Iran ha violato la solenna promessa di non arricchire l’uranio oltre un certo livello [...]. È un passo molto, molto pericoloso”, ha detto Israele invocando “gli amici di Francia, Gran Bretagna e Germania”.

Se anche solo uno dei partner europei dovesse essere d’accordo con Netanyahu, si arriverebbe probabilmente all’imposizione di sanzioni Onu. Un’eventualità che porterebbe a una polarizzazione diplomatica, dato che Cina e Russia sono dalla parte di Teheran.

L’Agenzia internazionale per l’energia atomica (Aiea) ha annunciato che i suoi ispettori in Iran faranno rapporto al quartier generale di Vienna “al più presto, appena verificheranno lo sviluppo annunciato” da Teheran.

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