Decreto fiscale: novità su rottamazione, split payment e compensazione IVA

Francesco Oliva

22 Aprile 2017 - 18:19

Rottamazione estesa a tutti i contribuenti, split payment e compensazione IVA: ecco le principali novità fiscali della cosiddetta manovrina. La prossima settimana si attende il passaggio alla Camera.

Decreto fiscale: novità su rottamazione, split payment e compensazione IVA

La manovrina - ovvero il Decreto fiscale in discussione in questi giorni - sta per introdurre importanti novità fiscali.

Si va dell’estensione della rottamazione delle cartelle Equitalia alle cosiddette “liti pendenti” ovvero i contenziosi fra contribuenti e Agenzia delle Entrate, passando per lo split payment IVA esteso ai professionisti ed alla riduzione delle compensazioni IVA.

Si tratta dell’ennesima manovra correttiva di un legislatore fiscale sempre più disorganico e confuso. La normativa sulla rottamazione delle cartelle Equitalia (ovvero su un condono di portata davvero notevole) è stata più volte modificata dall’avvento del Decreto Legge 193/2016. Ed anche in materia di compensazioni IVA, il provvedimento che sta per prendere la luce interviene su una materia già più volte modificata nel corso degli ultimi giorni.

In altre parole, così facendo il legilslatore fiscale mette davvero in difficoltà imprese e professionisti, sempre più in balia di un Fisco elefantiaco e schizofrenico.

Manovrina fiscale: rottamazione cartelle Equitalia per tutti. Estensione alle liti pendenti

Il provvedimento che sinora sembra aver suscitato maggiore soddisfazione nei contribuenti è rappresentato - e non poteva essere altrimenti - dall’estensione della rottamazione delle cartelle Equitalia a tutte le liti pendenti con l’Agenzia delle Entrate.

Il provvedimento, in altre parole, introduce un meccanismo che dovrebbe ridurre a zero sanzioni ed interessi sulle imposte non pagate, esattamente come avviene per la rottmazione. In questo caso non importa se il contribuente abbia o meno aderito alla rottamazione Equitalia.

L’accesso alla definizione agevolata delle liti pendenti con l’Agenzia delle Entrate potrà essere fruita in qualsiasi grado di giudizio (sino alla Cassazione).

Estensione della rottamazione Equitalia a tutti i contribuenti con liti pendenti con l’Agenzia delle Entrate: le nuove modalità di pagamento
La nuova rottamazione dei debiti fiscali con l’Agenzia delle Entrate potrà essere pagata con due diverse modalità:

  • unica soluzione per importi superiori ad euro 2.000,00;
  • tre rate per gli importi superiori ad euro 2.000,00 secondo questi limiti:
    • prima rata pari al 40% del debito entro il prossimo 30 settembre 2017;
    • seconda rata pari al 40% entro il prossimo 30 novembre 2017;
    • terza rata del restante 20% entro il prossimo 20 giugno 2018.

Attenzione: il provvedimento non è ancora ufficiale. Di conseguenza tutte le date, gli importi e le indicazioni fornite nel presente articolo sono da considerarsi come provvisorie.

Split paymenti IVA professionisti e compensazioni

Altri due importanti provvedimenti contenuti nella manovrina sono l’estensione dello Split payment IVA ai professionisti e la riduzione delle compensazioni IVA “libere”.

Split payment IVA esteso ai professionisti dal prossimo 1° luglio 2017
In ordine al primo punto, la manovrina prevede l’estensione dello split payment IVA ai professionisti. La bozza di decreto legge fiscale approvata dal Consiglio dei Ministri nei giorni scorsi prevede l’estensione dello split payment IVA ai professionisti a partire dal prossimo 1° luglio 2017.

Tale previsione estenderebbe quindi il meccanismo di scissione dei pagamenti - già previsto per le imprese - anche ai professionisti, con l’ovvia conseguenza che ciò comporterebbe una riduzione evidente della liquidità disponibile (già soggetta a ritenuta d’acconto Irpef al 20%).

Su questo punto è recentemente intervenuto il segretario di Scelta Civica Enrico Zanetti, di professione commercialista, dichiarandosi assolutamente contrario a questo tipo di provvedimento.

Riduzione dei limiti alle compensazioni IVA

La compensazione dei crediti IVA senza necessità del visto di conformità - ovvero della dichiarazione di avvenuto controllo da parte del professionista - verrà ridotta da 15.000 a 5.000 euro, secondo quanto previsto dall’attuale bozza del decreto fiscale.

Anche in questo caso non mancano le polemiche. Il rischio concreto dell’attuale formulazione legislativa è che questa norma abbia - incredibilmente - effetto retroattivo.

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