Novità pensioni: Ape e ottava salvaguardia, cosa è meglio per i lavoratori?

Luca Secondino

15 Febbraio 2017 - 09:59

Novità pensioni 2017: ottava salvaguardia migliore dell’Ape? Ecco cosa è meglio per i 30.000 lavoratori tutelati che potranno scegliere con quale misura andare in pensione anticipata.

Novità pensioni: Ape e ottava salvaguardia, cosa è meglio per i lavoratori?

Novità pensioni 2017: ottava salvaguardia migliore dell’Ape? I lavoratori interessanti alla pensione anticipata sono con gli occhi puntati sulle misure a loro disposizione lanciate dalla riforma pensioni. Tra questi, 30mila sono la platea di riferimento per l’ottava salvaguardia, la nuova misura per tutelare i lavoratori esodati che potrebbe essere più conveniente dell’anticipo pensionistico Ape, finora la misura più nota della riforma delle pensioni.

Novità pensioni, ottava salvaguardia conviene più dell’Ape? Facendo alcuni calcoli, sembrerebbe che la misura forse più delicata tra le novità pensioni sia più conveniente rispetto al discusso Ape che per un massimo di tre anni prevede la restituzione del prestito con mutuo ventennale. Questo è quanto emerge dai calcoli, vediamo quindi cosa è più conveniente per lavoratori che risultano tutelati da entrambe le misure.

Novità pensioni, ultime notizie sull’ottava salvaguardia, una delle misure confermate dalla legge di Bilancio, che prevede un intervento di salvaguardia in favore di 27.700 lavoratori esodati, meno della platea individuata nel disegno di legge Damiano, ma comunque un numero ampio. Vediamo il confronto tra le due misure e scopriamo perché l’ottava salvaguardia potrà essere più conveniente dell’Ape.

Tra le novità pensioni 2017, si ricorda che la riforma delle pensioni garantisce oltre all’ottava salvaguardia per gli esodati, anche alcune opzioni vantaggiose per i lavoratori precoci, per gli addetti a lavori usuranti, soprattutto per quanto riguarda la pensione anticipata.

Di queste novità pensioni, alcune platee di beneficiari coincidono ed è assai probabile che parte dei lavoratori che rientrano nella tutela dell’ottava salvaguardia, possano avvalersi anche dall’anticipo pensionistico Ape e Ape social, e se precoci anche dalla Quota 41, dal cumulo gratuito e dalla Quota 96 per tutti i dipendenti privati.

Novità pensioni, Ape e ottava salvaguardia: tra i beneficiari dell’ottava salvaguardia e dell’Ape, ci saranno centinaia di lavoratori che potranno scegliere con quale di queste due novità pensioni cessare di lavorare: meglio l’ottava salvaguardia o l’Ape? Proprio per questa casistica è stata calcolata qual è la scelta migliore, valutando tutti i dettagli a nostra disposizione sulla riforma delle pensioni.

Tra le novità pensioni 2017, i lavoratori che potranno scegliere se usufruire dell’anticipo pensionistico Ape o dell’ottava salvaguardia, probabilmente avranno più vantaggi dalla seconda misura. Chi potrà usufruire dell’ottava salvaguardia sarà avvantaggiato rispetto a chi rientra tra i beneficiari dell’Ape social e soprattutto dell’Ape volontario. Vediamo perché.

Novità pensioni che riguardano i lavoratori esodati ma che fanno riflettere sull’entità della riforma e sulle parole spese dal presidente Inps Tito Boeri contro il Governo, che ora è atteso per i decreti attuativi pensioni per la seconda fase della riforma, che inizierà con il confronto Governo-Sindacati del 21 febbraio.

Altre novità pensioni 2017 riguardano diverse categorie, ma oggi ci concentriamo sul confronto tra ottava salvaguardia e Ape, vedendo perché la prima sarà più conveniente della seconda, a partire dall’assenza del debito ventennale.

Novità pensioni: ottava salvaguardia o Ape?

Confermata l’ottava salvaguardia nella riforma delle pensioni: il punto principale su cui si basa la nuova modifica è l’estensione del salvataggio dalla Legge Fornero per altri 27mila lavoratori grazie all’allungamento dei profili aperti con la settima salvaguardia da uno a due anni.

Quali lavoratori rientrano nel salvataggio? I profili per i lavoratori esodati rimangono quelli della settima salvaguardia contenuta nella legge di stabilità dello scorso anno.

Parliamo quindi dei lavoratori con indennità di mobilità, autorizzati ai volontari, cessati dal servizio con o senza accordo, in congedo straordinario per assistere disabili, con contratti a tempo determinato, e inoltre l’ottava salvaguardia punta a correggere alcuni requisiti, cercando di estendere il salvataggio.

L’ottava salvaguardia, ora confermata nella manovra finanziaria che prevede la riforma delle pensioni, ha l’obiettivo di tutelare 27mila esodati, quelli che maturano la pensione entro il 2019, nonostante la decorrenza dell’assegno sia successiva a questa stessa data, di cui 14mila rimasti fuori dalle sette precedenti salvaguardie, e circa 4mila sono esodati con una contribuzione insufficiente per il diritto alla pensione o sprovvisti di una delle condizioni accessorie previste dai singoli provvedimenti.

Il progetto per l’ottava salvaguardia offre un aiuto a 8mila lavoratori collocati in mobilità ordinaria o in trattamento speciale edile con accordi stipulati entro il 31 dicembre 2011, e a quelli provenienti da aziende in fallimento.

A differenza della precedente salvaguardia c’è però una restrizione: i lavoratori devono risultare cessati dall’attività lavorativa entro il 31 dicembre 2012, mentre prima il termine era entro il 31 dicembre 2014.

La differenza è l’allungamento da uno a due anni dei termini temporali per maturare la decorrenza della pensione, con le regole precedenti alla riforma Fornero, per alcune categorie: gli autorizzati ai volontari entro il 2011, i cessati dal servizio a seguito o meno di un accordo con il datore di lavoro, i lavoratori in congedo straordinario per assistere un figlio con disabilità grave, e i cessati dal servizio a seguito della scadenza del contratto a tempo determinato o di somministrazione entro il 31 dicembre 2011.

Novità pensioni: ottava salvaguardia o Ape? Ecco cosa conviene ai lavoratori

Per i lavoratori che avranno la possibilità di scegliere tra ottava salvaguardia e Ape, c’è una via che è più conveniente dell’altra, e questa è di certo l’ottava salvaguardia.

A chi spetta l’ottava salvaguardia, la pensione può arrivare nel 2017 con i requisiti precedenti alla riforma Fornero e senza riduzioni dell’assegno. Chi avrà accesso all’Ape social, invece, avrà diritto ad una indennità pari al massimo a 1.500 euro al mese sino al completamento dei normali requisiti di pensionamento.

Con l’Ape social, quindi, la cifra mensile massima sarà di 1.500 euro, e qualunque importo superiore sarà tagliato, e inoltre non ci sarà la tredicesima come nella normale pensione.

L’ottava salvaguardia è anche più vantaggiosa dell’Ape volontario poiché con questo la penalizzazione sarà ancora più alta. Infatti il lavoratore dovrà restituire il prestito emesso da banche e compagnie assicurative in un termine di 20 anni con una decurtazione del 5% del valore dell’assegno.

Alla domanda: è meglio l’ottava salvaguardia o l’Ape? La risposta consiglia a tutti i lavoratori che possono sfruttare la prima misura di farlo perché più vantaggiosa rispetto alle decurtazioni previste dall’Ape.

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