“Non utilizzate le carte di credito”: il miliardario Mark Cuban avverte i risparmiatori

Giorgia Bonamoneta

5 Novembre 2022 - 18:02

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Secondo un noto imprenditore miliardario statunitense le carte di credito andrebbero bruciate. Ecco perché e cosa consiglia.

“Non utilizzate le carte di credito”: il miliardario Mark Cuban avverte i risparmiatori

Mark Cuban, imprenditore miliardario, ha detto che chi usa le carte di credito lo fa perché non vuole essere ricco. Cuban non è la prima volta che si esprime sulle carte di credito, ma l’affermazione è presto diventata molto discussa dopo l’intervista con l’esperto di finanza personale Dave Ramsay al The Ramsay show in radio. Da dove nasce l’avvertimento sulle carte di credito? Secondo Cuban le carte di credito hanno un tasso di interesse troppo alto. L’imprenditore fa riferimento agli ultimi dati della Federal Reserve che ha indicato al 16,65% i tassi per una carta di credito.

Quello di Cuban nei confronti delle carte di credito è un commento critico che fa riferimento agli alti interessi negli Stati Uniti, il cui pagamento mensile mangia i possibili investimenti. Per questo, al posto delle carte di credito, Mark Cuban suggerisce di richiedere un prestito personale, cioè una forma di credito rateale da rimborsare con incrementi regolari in un determinato periodo di tempo.

Non tutti sono d’accordo e diversi esperti di finanza credono che le carte di credito siano un ottimo strumento. Inoltre le carte di credito hanno diversi altri vantaggi tra cui la sicurezza durante gli acquisti online. Al contrario della strategia di Cuban i prestiti personali non sono adatti a un utilizzo costante come una carta di credito. Infatti i prestiti personali sono più adatti a una spesa una tantum. Se il problema della carta di credito è che il costo di gestione mensile è troppo alto è perché, come fa notare l’analista Ted Rossman, c’è il problema di superare ogni mese con le spese le proprie entrate. Insomma, al contrario di Cuban, Rossman non demonizza la carta di credito come strumento di gestione del denaro, quanto più le scelte individuali su come e quando utilizzare la carta.

Carte di credito, no grazie: Mark Cuban consiglia di bruciarle

Mark Cuban, imprenditore statunitense e famoso miliardario presidente della squadra di calcio della NBA Dallas Mavericks, è contro l’utilizzo delle carte di credito. Secondo Cuban chi vuole diventare o essere ricco non dovrebbe utilizzare le carte di credito. Anzi suggerisce, durante The Ramsey Show, di pagare i debiti delle carte di credito e poi bruciarle.

Secondo Cuban infatti i tassi di interesse sono troppo elevati e fanno disperdere i possibili investimenti mensili delle persone. Questo perché quando si acquista oltre il limite del proprio conto (avere il conto in rosso) si va incontro a una spesa extra che, secondo Cuban, è del tutto evitabile. Infatti aggiunge che le carte di credito vanno bene solo se non ci sono commissioni.

Contro le carte di credito: quale alternativa?

Alla domanda di una possibile alternativa alle carte di credito Mark Cuban propone di richiedere un prestito personale. Con il prestito personale, una forma di credito rateale, si pagano alle volte meno interessi rispetto alle carte di credito. Per esempio un prestito personale di 24 mesi a un tasso percentuale annuo dello 8,73% (secondo i dati della Federal Reserve). Con un buon punteggio di credito si può ottenere un tasso di interesse più basso e una volta finiti i fondi del prestito personale si può sempre ricevere un altro.

A tale modello proposto da Cuban non sono mancate le critiche. Secondo molti altri esperti di finanza personale infatti la carta di credito è considerato un ottimo strumento per i propri fondi, in particolare per la sicurezza in rete. Mentre il prestito personale è vantaggioso per spese una tantum, la carta di credito ha un utilizzo quotidiano. “Penso che sarebbe molto pericoloso utilizzare un prestito personale per finanziare una vacanza o una barca o qualche altra spesa discrezionale”, afferma Ted Rossman, analista senior del settore presso Bankrate.com. Questo perché l’utilizzo del prestito personale per finanziare spese quotidiane sembra un problema sistemico senza fine e se le spese superano ogni mese le entrate il problema è un altro: si può spendere meno o si può tentare di incrementare i guadagni mensili in altro modo.

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