Non solo oro, ecco su quali pietre preziose investire oggi

Luna Luciano

27 Settembre 2025 - 19:30

Non solo oro: rubini, zaffiri, smeraldi e diamanti possono essere un investimento strategico. Ecco come sceglierli, valutarli e capire rischi e vantaggi.

Non solo oro, ecco su quali pietre preziose investire oggi

Non solo oro. Ci sono altri beni in cui si può investire: le pietre preziose. Tuttavia, diamanti, rubini e zaffiri pur avendo una certa stabilità, anche loro sono soggette a oscillazioni di valore nel tempo e per questo devono essere acquistate con attenzione, facendosi consigliare dagli esperti.

Negli ultimi anni, l’interesse verso le pietre preziose come forma di investimento è cresciuto notevolmente. Non si tratta solo di gioielli di lusso, ma di veri e propri beni rifugio capaci di diversificare un portafoglio e, in alcuni casi, garantire una rivalutazione nel lungo periodo. Rubini e zaffiri di qualità superiore, smeraldi provenienti da miniere ormai esaurite o diamanti fancy (colorati e rari) rappresentano oggi alcune delle opportunità più interessanti.

Tuttavia, investire in pietre preziose richiede consapevolezza. Il mercato non è standardizzato come quello dell’oro e i prezzi sono determinati da fattori complessi. Per questo motivo è fondamentale conoscere le caratteristiche principali delle pietre preziose, distinguere tra diamanti e altre gemme, capire come viene determinato il loro valore e quali rischi e vantaggi comporta un loro investimento: ecco tutto quello che c’è da sapere a riguardo.

In quali pietre preziose bisogna investire nel 2025

Quando si parla di pietre preziose, non tutte hanno lo stesso potenziale di rivalutazione. Alcune gemme, per rarità e caratteristiche, rappresentano scelte più strategiche rispetto ad altre. Tra quelle più interessanti nel 2025 troviamo:

  • Rubino: apprezzato per il suo colore rosso intenso e la rarità, è una delle pietre più richieste e costose sul mercato.
  • Zaffiro: noto per la tonalità blu profonda, con buona resistenza e versatilità, è tra le gemme più ricercate dagli investitori.
  • Smeraldo: unico per bellezza e inclusioni naturali, ha un fascino storico che lo rende particolarmente esclusivo.
  • Diamanti fancy: molto più rari dei diamanti incolori, i fancy color (rosa, blu, gialli intensi) hanno un valore crescente.
  • Granati rari: meno noti ma sorprendenti per qualità, alcuni esemplari eccezionali possono rivalutarsi nel tempo.

In ogni caso è bene ricordare che la chiave è puntare su gemme certificate, di qualità superiore e con provenienza chiara.

Investimenti, come valutare il prezzo di una pietra preziosa

A differenza di quello che si potrebbe pensare, in realtà stabilire il valore reale di una pietra preziosa non è un processo immediato: richiede conoscenze tecniche e la consulenza di esperti. I principali fattori che ne determinano il prezzo sono:

  • Caratura: peso della gemma, che influisce direttamente sul prezzo.
  • Purezza: assenza di inclusioni o imperfezioni interne.
  • Colore: intensità e uniformità della tonalità, soprattutto importante per rubini, zaffiri e smeraldi.
  • Taglio: qualità delle proporzioni e delle sfaccettature, che influisce su brillantezza e bellezza.
  • Certificazione: un documento rilasciato da enti riconosciuti che attesta l’autenticità e le caratteristiche della pietra.

Un’accurata valutazione è fondamentale per ridurre i rischi. Senza certificazione internazionale, infatti, il prezzo di mercato può risultare molto incerto e la rivendita complicata.

Quali sono le differenze tra diamanti e pietre preziose per l’investimento

Il diamante è spesso considerato la pietra più “facile” da rivendere. Questo perché il mercato dei diamanti è più standardizzato: i criteri di valutazione (carati, colore, purezza e taglio) sono ben definiti e riconosciuti a livello internazionale. Inoltre, esistono certificazioni ufficiali come quelle del GIA (Gemological Institute of America) che ne facilitano la commerciabilità.

Le altre pietre preziose, invece, presentano più variabili. Un rubino o uno smeraldo possono avere valori molto differenti anche a parità di dimensioni, perché intervengono fattori come la provenienza, il colore e la trasparenza. Proprio per questo, se da un lato i diamanti offrono più liquidità e facilità di scambio, dall’altro rubini, zaffiri e smeraldi possono garantire una maggiore rivalutazione nel tempo, soprattutto se di qualità superiore e provenienti da giacimenti oggi esauriti.

Pietre preziose, quali sono i rischi e i vantaggi nel loro investimento

Come ogni investimento, anche quello nelle pietre preziose presenta dei vantaggi e delle criticità. Tra i vantaggi troviamo:

  • la stabilità nel tempo;
  • la protezione dall’inflazione;
  • la possibilità di rivalutazione nel lungo periodo, soprattutto per gemme rare e certificate.
    Inoltre, diversificano il portafoglio rispetto ai classici beni rifugio come oro e immobili.

D’altro canto, esistono rischi da non sottovalutare, ossia:

  • la scarsa liquidità. Vendere una pietra preziosa richiede tempo e non sempre si trova l’acquirente disposto a pagare il prezzo desiderato;
  • le oscillazioni di mercato;
  • la difficoltà di valutazione se non si è esperti.

La strategia migliore è acquistare gemme di alta qualità da rivenditori certificati, puntando sul lungo periodo e considerando le pietre preziose come un tassello di una strategia più ampia di diversificazione del capitale.

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