Nissan, utili a picco: taglierà 12.500 posti di lavoro

Massimiliano Carrà

25/07/2019

25/07/2019 - 16:42

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Nissan taglierà 12.500 posti di lavoro in tutto il mondo entro il 2022 e ridurrà la produzione del 10%. È questa la decisione dell’azienda giapponese dopo il crollo del 98,5% dell’utile operativo attestato nel primo trimestre del 2019

Nissan, utili a picco: taglierà 12.500 posti di lavoro

Nissan taglierà 12.500 posti di lavoro a livello globale entro il 2022 e ridurrà parallelamente la sua produzione del 10% per tenere sotto controllo i costi dell’azienda.

L’annuncio da parte di Nissan è arrivato in seguito alla diffusione ufficiale dei conti del primo trimestre del 2019 che hanno evidenziato un crollo del 98,5% dell’utile operativo, che si è attestato a 1,6 miliardi di yen.

A condizionare i conti dell’azienda giapponese sono stati soprattutto due fattori: le difficoltà riscontrate nel mercato del Nord America dovute soprattutto ai crescenti sconti sui veicoli per fronteggiare le forti vendite dei concorrenti, e lo scandalo che ha colpito l’ex Presidente Carlos Ghosn.

Nissan: i numeri del crollo

Oltre al crollo dell’utile operativo, l’azienda giapponese - che impiega attualmente 140.000 persone in tutto il mondo - ha fatto registrare un importante decrescita dell’utile netto e del fatturato.

Il primo si è attestato a 6,4 miliardi di yen, mentre il fatturato a 2.372 miliardi di yen, ossia il 12,7% in meno rispetto a quanto fatto registrare nell’ultimo trimestre del 2018.

Ovviamente, uno dei fattori che ha causato questo crollo è il calo delle vendite. Nissan ha infatti venduto in totale 1,23 milioni di veicoli, il 6% in meno, facendo segnare la performance negativa maggiore in Europa, dove il calo si è attestato al 16,3%. Negli Stati Uniti invece le vendite sono andate incontro a un decrescita del 3,7%, in Giappone del 2,6%.

Al calo delle vendite poi si aggiungono anche altri due fattori. Come rivela la casa giapponese in una nota, non hanno aiutato i costi delle materie prime, le fluttuazioni dei tassi di cambio e gli investimenti in tecnologia.

Infine, l’azienda più volte accostate a una possibile fusione con FCA, ha mantenuto le sue previsioni per l’intero anno fiscale, puntando a un utile netto di 170 miliardi di yen, ossia il 46,7% in meno e a un fatturato e un fatturato di 11.300 miliardi di yen, il -2,4% in meno.

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