Rilanciato il Piano Casa, ecco entro quanto tempo si potrà contare su affitti calmierati e mutui più semplici per aiutare i giovani a mettere su famiglia.
Giorgia Meloni, dal palco del Meeting di Rimini rilancia il progetto del Piano Casa. Si tratta di un progetto ambizioso che ha lo scopo di risolvere in modo definitivo il disagio abitativo prevedendo: mutui garantiti, affitti calmierati e rilancio del social housing. Lo scopo ultimo è quello di garantire il diritto di avere un’abitazione alle giovani coppie e alle famiglie che rientrano nelle fasce economicamente svantaggiate.
L’idea che la premier afferma di voler affrontare con il vicepremier Matteo Salvini è quella di un piano casa con prezzi calmierati per le giovani coppie. Senza una casa è difficile costruire una famiglia e questo Governo, tra le sue priorità, ha sempre messo l’aumento delle nascite.
Il vicepremier rilancia sulle parole della Meloni confermando che oggi l’Isee non rispecchia la vera situazione economica delle famiglie italiane e proprio per questo motivo andranno rivisti anche i criteri con cui si aiuta chi ha maggiormente bisogno.
Piano casa Italia
La strada per realizzare il Piano Casa è ancora lunga, ci si lavora da meno di due anni, ma si deve considerare anche che l’ultima riunione che ha riguardato il progetto risale a più di un anno fa. Il Piano Casa era stato già inserito nella Legge di Bilancio 2024, ma non è mai seguito il Dpcm attuativo che sarebbe dovuto arrivare entro la fine di giugno 2024.
Mancando le strutture normative per l’attuazione del Piano, per ora si ragiona su interventi singoli. L’idea è quella di procedere a step con la riorganizzazione del social housing e delle Aziende Casa ricorrendo a modelli innovativi per i finanziamenti.
Per procedere in questa direzione sarà necessario monitorare il reale disagio abitativo prevedendo una mappa con i fabbisogni suddivisi per cause, in questo modo si potrà prevedere un intervento mirato a livello regionale e locale.
Come per ogni progetto, però, il problema cruciale è rappresentato dai finanziamenti. Si pensa di usare, oltre alle risorse nazionali, anche i fondi europei (tra i quali anche i fondi Pnrr non utilizzati).
Mutui garantiti
Dopo l’intervento di Giorgia Meloni l’idea di quello che si vuole raggiungere è chiara: rendere la casa più accessibile alle giovani coppie per favorire la formazione delle famiglie e favorire, di conseguenza, nuove nascite.
I primi passi verso il Piano casa si sono visti già con la Legge di Bilancio 2025 che ha esteso i mutui a garanzia statale fino al 31 dicembre 2027. La garanzia copre fino all’80% della quota capitale dei mutui richiesti per l’acquisto dell’abitazione principale di:
- giovani coppie;
- under 36 anni;
- nuclei familiari numerosi nel rispetto di precisi limiti Isee (la garanzia sale al 90% per nuclei familiari con almeno cinque figli e Isee entro i 50.000 euro);
- conduttori di alloggi popolari.
La nuova opportunità apre le porte del mutuo a molti soggetti che potevano rimanerne esclusi a causa di una mancanza di garanzia. Nel primo semestre 2025 sono stati erogati 38.000 mutui per 4,8 miliardi garantiti dallo Stato.
Il Piano Casa è stato sancito con un Dpcm del 10 giugno scorso che ha stanziato 660 milioni di euro alla riorganizzazione del sistema abitativo in Italia. Per entrare in vigore, però, si attendono i decreti attuativi.
Gli obiettivi che il Piano si pone sono:
- recuperare in parte il patrimonio immobiliare esistente con la ristrutturazione di ex caserme, scuole e immobili pubblici. I primi cantieri dovrebbero partire già nel 2026;
- rilancio del social housing con affitti a canone calmierato che possono prevedere anche il co-housing;
- per riattivare migliaia di abitazioni fatiscenti e inutilizzate è prevista la ristrutturazione degli alloggi popolari da finanziare con apposito Fondo;
- tramite lo sfruttamento del decreto Salva Casa è possibile velocizzare gli iter burocratici per la rigenerazione urbana;
- istituire un Tavolo Casa coordinato dal Ministero delle Infrastrutture a cui siederanno anche investitori, Comuni e Regioni. Per questo punto si attende un decreto attuativo entro l’autunno;
- il filo conduttore che dovrà legare tutti gli interventi previsti dal Piano Casa è la riqualificazione energetica degli edifici per rispettare gli obblighi previsti dalla Direttiva Ue sulle case green.
Il Piano Casa, di fatto, promette alle famiglie italiane mutui più facili da ottenere al fianco di affitti calmierati e riqualificazione urbanistica. I decreti attuativi dovranno arrivare entro l’autunno per l’apertura dei cantieri a partire dal 2026.
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