MPS-Mediobanca, attenti alle azioni. Perché oggi è una giornata campale

Laura Naka Antonelli

28 Ottobre 2025 - 16:33

Oggi, martedì 28 ottobre 2025, è una data che fa la storia di entrambe le banche MPS e Mediobanca. Occhio al trend di entrambe le azioni.

MPS-Mediobanca, attenti alle azioni. Perché oggi è una giornata campale

È nata ufficialmente oggi la nuova Mediobanca, dunque anche la nuova MPS-Monte dei Paschi di Siena, che detiene ormai il controllo dell’istituto.

Nella giornata di oggi, martedì 28 ottobre 2025, l’assemblea degli azionisti di Mediobanca ha infatti approvato, oltre al bilancio di Piazzetta Cuccia al 30 giugno 2025, la lista del nuovo CDA che è stata presentata dal Monte, dopo il successo dell’OPAS. OPAS (ex OPS), con cui la banca senese è riuscita a espugnare la roccaforte di Piazzetta Cuccia, sancendo la fine dell’epoca dell’istituto in versione standalone, che per anni è stato guidato dall’ormai ex CEO Alberto Nagel.

L’ok alla lista di MPS ha sancito la nuova era che vedrà Mediobanca gestita dal nuovo CEO Alessandro Melzi d’Eril, ex AD di Anima Holding, e dal nuovo presidente, l’ex ministro dell’Economia e delle Finanze del governo Monti, Vittorio Grilli.

Per ora, con la nuova gestione decisa da MPS, non ci saranno grandi scosse nella nuova Mediobanca controllata dal Monte: il brand Mediobanca continuerà a esistere, e non ci sarà, almeno nel breve termine, alcun delisting delle azioni MB da Piazza Affari.

A sottolinearlo, di recente, è stato lo stesso numero uno di MPS, l’amministratore delegato Luigi Lovaglio, parlando addirittura di un marchio “sacro”.

Il DNA di Mediobanca non è dunque in pericolo, almeno per ora.

Per Mediobanca inizia una nuova era. Assemblea azionisti benedice il nuovo CDA presentato da MPS

Ecco cosa è stato deliberato oggi dall’assemblea degli azionisti della nuova Mediobanca controllata dal Monte dei Paschi di Siena:

  • I soci di Medobanca hanno approvato il bilancio al 30 giugno 2025 e la distribuzione di un dividendo lordo unitario di € 1,15 a ciascuna delle azioni aventi diritto, di cui € 0,56 erogato a titolo di acconto nel maggio scorso. Il saldo di € 0,59 verrà messo in pagamento il 26 novembre prossimo con “record date” il 25 novembre e data stacco il 24 novembre.
  • Approvate anche le politiche di remunerazione ed incentivazione 2025-26 e il piano di Performance Shares 2025-2026. A tal proposito, va messo in evidenza che l’informativa sui compensi corrisposti nell’esercizio 2024-2025 ha registrato un’astensione pari al 97,06%.
  • È stato fissato a 12 il numero dei componenti del Consiglio e sono stati nominati gli amministratori, per gli esercizi 2026-2028. La presidenza, come proposto da MPS, è stata affidata a Vittorio Umberto Grilli, mentre Alessandro Melzi d’Eril ha assunto la carica di nuovo amministratore delegato di Mediobanca, prendendo il posto dell’ex AD Alberto Nagel. Gli altri esponenti del CDA sono Sandro Panizza, Paolo Gallo, Massimo Lapucci, Tiziana Togna, Giuseppe Matteo Masoni, Federica Minozzi, Donatella Vernisi, Andrea Zappia, Ines Gandini e Silvia Fissi, tratti dalla lista presentata dall’azionista Banca Monte dei Paschi di Siena.
  • Il compenso annuale lordo complessivo del Consiglio è stato stabilito a massimi € 2,5 milioni, esclusi i compensi ex art 2389, 3° comma, c.c. per amministratori investiti di particolari cariche.
  • L’incarico di revisione legale dei conti e di revisione limitata della Rendicontazione di Sostenibilità di Mediobanca è stato conferito a PriceWaterhouseCoopers rispettivamente per il periodo 2026–2034 e per il periodo 2026-2028, previa risoluzione consensuale degli incarichi di revisione legale dei conti e di revisione limitata della Rendicontazione di ostenibilità assegnati a EY S.p.A. per gli esercizi 2022-2030.

Alessandro Melzi d’Eril AD della nuova Mediobanca. “Iniziamo a scrivere nuovo capitolo della storia delle banca”

Così il nuovo amministratore delegato di Mediobanca, Alessandro Melzi d’Eril, in un messaggio ai dipendenti di Piazzetta Cuccia, con cui ha reso noto la sua nomina alla guida dell’istituto:

“Sono lieto di comunicarvi che oggi il neo eletto consiglio di amministrazione mi ha nominato amministratore delegato di Mediobanca. Sono emozionato e onorato di poter assumere questa carica in un gruppo che è al centro del sistema finanziario del nostro Paese da decenni, grazie alla indiscussa qualità e dedizione delle persone che ci lavorano”.

Il nuovo numero uno di Mediobanca ha continuato, affermando che “da oggi iniziamo a scrivere un nuovo capitolo della storia della banca. Sono certo che sarà ricco di importanti successi grazie al contributo di tutti noi”.

MPS, oggi le azioni mettono il freno a Piazza Affari

Le azioni del Monte dei Paschi di Siena si sono confermate all’inizio della sessione odierna del Ftse Mib tra i titoli migliori del listino, dopo i forti buy della vigilia, sostenuti dalle indicazioni positive che sono arrivate sul titolo dalla comunità degli analisti.

I titoli hanno poi ridotto in modo significativo i guadagni, a fronte della debolezza dell’indice azionario benchmark della borsa di Milano.

MPS ieri è balzata di oltre il 3% beneficiando in particolare della promozione di BNP Paribas, che ha alzato il target price sulle azioni a 10,6 euro, rispetto ai 7,33 euro attuali.

In evidenza anche il giudizio di Deutsche Bank che ha indicato il “ forte potenziale strutturale ” del Monte dei Paschi, aggiungendo di prevedere per la banca guidata dal CEO Lovaglio rendimenti tra i best-in-class, “ pari al 14,7% nel 2028 ”, sulla scia dell’effetto delle sinergie che saranno sprigionate dall’integrazione di MPS con Mediobanca.

Gli esperti di DB hanno puntualizzato che il Monte presenta tra i buffer patrimoniali più elevati in Europa, aggiungendo che le azioni, a fronte di una trend P/E pari a 7,4 volte nel 2028, sono caratterizzate da un valore considerato “ un punto di ingresso interessante per gli investitori pazienti ”.

Tutto, mentre sale la trepidazione per i conti di MPS, che saranno annunciati agli inizi di novembre, a fronte degli scenari migliori e peggiori per le azioni che sono stati presentati dagli analisti di Barclays.

Il CDA della nuova Mediobanca decide di anticipare la data della trimestrale

Così si legge nel comunicato di Mediobanca, che è stato diramato dopo l’approvazione da parte dell’assemblea degli azionisti di Piazzetta Cuccia del bilancio e del nuovo CDA dell’istituto e, anche, dopo la riunione del primo CDA capitanato da Grilli-Melzi d’Eril:

“Il Consiglio di Amministrazione, riunitosi successivamente all’Assemblea, ha nominato Vittorio Umberto Grilli Presidente, Alessandro Melzi d’Eril Amministratore Delegato, Sandro Panizza Vice Presidente e Massimo Bertolini Segretario del Consiglio”.

La nomina dei Comitati endoconsiliari verrà deliberata da una prossima riunione del Consiglio di Amministrazione.

Oggi il Consiglio della nuova Mediobanca ha deliberato inoltre di “ convocare per il 1° dicembre 2025, in unica convocazione, l’assemblea straordinaria degli azionisti per deliberare in merito alla modifica degli artt. 3 (inclusione nel Gruppo Montepaschi) e 31 (chiusura dell’esercizio sociale al 31 dicembre) dello Statuto Sociale”.

Nel comunicato si legge infine che “il Consiglio di Amministrazione ha deliberato di anticipare al 5 novembre 2025
l’approvazione dei dati trimestrali al 30 settembre scorso
, con conseguente modifica del Calendario Finanziario
”.

Piazza Affari conoscerà dunque i numeri del bilancio di Mediobanca appena qualche giorno prima della pubblicazione dei conti del Monte dei Paschi di Siena.

Il trend delle azioni MPS e Mediobanca a Piazza Affari degli ultimi mesi, YTD e su base annua

Le azioni di Mediobanca oggi sono anch’esse poco mosse nel giorno in cui si apre l’era della nuova gestione, benedetta dagli azionisti, sotto il controllo di MPS.

Da segnalare che negli ultimi cinque giorni di contrattazioni a Piazza Affari, i titoli MB sono saliti dell’1,8% circa.

Nell’ultimo mese il trend di Piazzetta Cuccia è stato negativo, pari a una perdita di oltre il 4%, mentre il calo è stato di oltre -13% negli ultimi tre mesi, a causa dello sgonfiarsi dell’appeal speculativo delle azioni.

YTD il trend di Mediobanca rimane al rialzo, con un guadagno di oltre il 17%, mentre su base annua le azioni sono salite a Piazza Affari di poco più del 7%.

Tornando alle azioni MPS, negli ultimi cinque giorni di contrattazioni il titolo del Monte è avanzato sul Ftse Mib della borsa di Milano del 4% circa.

Il segno meno ha caratterizzato invece la performance dell’ultimo mese, che ha visto le azioni perdere più del 2,5%.

Va detto che nell’ultimo mese di trading, a perdere in generale sul Ftse Mib di Piazza Affari sono state quasi tutte le azioni delle banche italiane, che hanno pagato in particolare lo spettro di una nuova tassa in arrivo con la legge di bilancio per il 2026 del governo Meloni che, di fatto, si è poi palesata, (anche se il confronto tra Palazzo Chigi e le banche continua).

Le azioni MPS hanno riportato negli ultimi tre mesi un trend praticamente piatto, pari a un rialzo di appena lo 0,27%.

YTD, ovvero dall’inizio del 2025, la performance alla borsa di Milano dei titoli MPS è stata di un rialzo del 7,8% circa, mentre su base annua il trend è stato di un guadagno di oltre il 43%.

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