Morisi: come funzionava la «Bestia» di Salvini e chi erano le sue «vittime»

Emiliana Costa

02/10/2021

02/10/2021 - 16:46

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La Bestia è l’apparato social del leader della Lega ideato da Luca Morisi. Tra le sue «vittime», Stefano Cucchi, Lapo Elkann e Selvaggia Lucarelli

Morisi: come funzionava la «Bestia» di Salvini e chi erano le sue «vittime»

Ha trasformato gli elettori in fan, gli avversari di schieramenti diversi in nemici da combattere e Matteo Salvini nel politico europeo più seguito sui social, con oltre 4,6 milioni di like su Facebook e 2,5 milioni su Instagram. La Bestia del leader della Lega altro non è che un apparto social aggressivo e spregiudicato, ideato dallo spin doctor Luca Morisi (dimessosi in seguito all’inchiesta per droga che lo ha visto coinvolto).

Cos’è la Bestia?

Sul piano tecnico, la Bestia è un’azienda il cui obiettivo è promuovere sul web e sul territorio le iniziative di Matteo Salvini. Un consueto strumento di marketing, a prima vista. Ma la novità sta nel progetto finale, occupare lo spazio di malcontento causato dalla crisi economica in Italia e dall’avversione di una parte di cittadini alle politiche europee. La Bestia è servita dunque ad allargare l’elettorato del leader della Lega, da rappresentante del nord ad «amico» di tutti gli italiani.

Come funzionava la Bestia?

Il metodo era sempre lo stesso, martellamento social con tweet e post (caratterizzati da una grafica urlata e l’uso di emoticon) per raccontare Salvini come l’uomo della porta accanto. Con tanto di foto con prodotti enogastronomici. Poi, c’era il motto TRT: tv, rete, territorio. Se Salvini interveniva in tv, venivano avvertiti i fan che si scatenavano in Rete. L’ultimo tassello era la demonizzazione del nemico e la costruzione di una comunità, non più di elettori, ma di fan del Capitano.

Chi è stato «vittima» della Bestia?

Tra le «vittime» della Bestia, Stefano Cucchi, Lapo Elkann, Matteo Renzi, Elsa Fornero, Selvaggia Lucarelli, Laura Boldrini, Maria Gabriella Branca. Quest’ultima, presidente dell’ANPI di Quiliano e candidata al consiglio comunale di Savona per Sinistra italiana, aveva detto che le sembrava «inaccettabile la presenza di Salvini in piazza Pertini». Dopo poche ore, i follower del Capitano sono partiti all’attacco sui social. «Mi hanno scritto di tutto», spiegherà Branca. Secondo uno studio del Dipartimento di scienze politiche dell’Università di Padova, l’abilità di Morisi sarebbe stata quella di «posizionarsi sempre dalla parte maggioritaria dell’opinione pubblica». La prime criticità della Bestia sono venute fuori una volta che la Lega è diventata forza di governo. Mal si conciliavano le due realtà. Poi l’epilogo degli ultimi giorni.

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