Modello 730/2025 in ritardo, cosa fare? Rischi e sanzioni

Nadia Pascale

1 Ottobre 2025 - 10:39

C’è ancora tempo per presentare il modello 730/2025 in ritardo e pagare sanzioni ridotte. Ecco perché conviene farlo subito ed evitare i rischi dell’omessa dichiarazione dei redditi.

Modello 730/2025 in ritardo, cosa fare? Rischi e sanzioni

Entro il 30 settembre 2025 doveva essere presentato il modello 730/2025, ma cosa succede a chi ha dimenticato questa importante scadenza? Si può presentare il modello 730/2025 in ritardo? Quali sono i rischi e le sanzioni?

La dichiarazione dei redditi presentata oltre la scadenza, ma entro i 90 giorni, è considerata tardiva, il contribuente che non rispetta il termine del 30 settembre per la presentazione del modello 730 rischia quindi delle sanzioni. Nonostante questo, conviene presentare la dichiarazione tardiva, in quanto trascorsi i primi 90 giorni si ha la dichiarazione omessa con sanzioni aumentate.

Ecco tutte le conseguenze, i rischi e le sanzioni applicate in caso di modello 730/2025 presentato in ritardo.

Cosa fare se hai dimenticato di presentare il modello 730/2025 entro il 30 settembre

C’è tempo fino al 29 gennaio 2026 per avvalersi dei benefici previsti per la dichiarazione tardiva. In alcuni casi è possibile rimediare alla mancata presentazione della dichiarazione dei redditi con il modello 730/2025 usando il modello Redditi Persone Fisiche (generalmente riservato ai titolari di partita IVA) la cui scadenza naturale è il 31 ottobre. In questo caso non sono previste sanzioni per ritardi.

La dichiarazione dei redditi con il modello 730 si considera presentata nel giorno in cui è consegnata dal contribuente alla banca o all’ufficio postale (termine scaduto il 30 giugno) oppure nel giorno in cui è trasmessa telematicamente all’Agenzia delle Entrate direttamente dal contribuente, ad esempio utilizzando il modello 730/2025 precompilato, oppure attraverso soggetti abilitati, ad esempio un CAF o un commercialista.

Presentare la dichiarazione dei redditi in ritardo comporta delle sanzioni che possono però essere ridotte grazie agli effetti del ravvedimento operoso. In particolare, per la dichiarazione presentata entro il 90° giorno dalla scadenza si applica una sanzione compresa tra 250 euro e 1.000 euro.

Nel caso in cui dalla dichiarazione non emergano imposte da versare, si applica la riduzione a 1/10 del minimo previsto, quindi 25 euro (lettera c, comma 1 dell’articolo 13 del D.Lgs. n. 472/97). La sanzione deve essere versata con il modello F24 usando il codice tributo 8911.

Sanzioni per omesso versamento delle imposte in caso di presentazione in ritardo del modello 730/2025

Nel caso in cui dalla dichiarazione emerga un’imposta da versare (730 a debito) deve essere pagata l’imposta, la sanzione di 25 euro con il codice tributo 8911 e un’ulteriore sanzione commisurata all’imposta originaria da pagare e al lasso di tempo che intercorre tra la scadenza naturale e il termine del versamento dell’imposta.

Per semplicità si sottolinea che nel caso in cui dalla dichiarazione presentata entro 90 giorni dalla scadenza emerga un debito con l’Erario, si applica la sanzione di 25 euro per presentazione tardiva e una sanzione per omesso versamento dell’imposta, sono dovuti gli interessi legali e naturalmente l’imposta (IRPEF).

Le sanzioni per omesso versamento sono state riformate dal decreto legislativo 87 del 2024 in vigore dal 1° settembre 2024.
Per i versamenti delle imposte con ritardo non superiore a 90 giorni si applica una sanzione del 15%. Se il versamento avviene entro 14 giorni si applica la sanzione pari a 1/15° per ogni giorno di ritardo.

In caso di modello 730/2025 a debito per i lavoratori con sostituto di imposta prende il via il conguaglio in busta paga da parte del datore di lavoro dalla prima busta paga utile in seguito a presentazione della dichiarazione.

Chi non ha sostituto di imposta deve versare autonomamente le somme.
Il versamento può essere effettuato in unica soluzione o a rate, ma il versamento deve comunque terminare entro il 16 dicembre.
Naturalmente fino a quando il lavoratore non presenta la dichiarazione dei redditi non si può effettuare il pagamento del conguaglio e quindi si rischiano le sanzioni per omesso versamento.

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