Modello 730 correttivo 2023: si può usare per le correzioni entro il 30 novembre?

Patrizia Del Pidio

30 Ottobre 2023 - 14:46

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Il modello 730 integrativo per correggere errori o inserire dati omessi poteva essere presentato entro il 25 ottobre. Cosa fare dopo questa scadenza per rettificare la dichiarazione?

Modello 730 correttivo 2023: si può usare per le correzioni entro il 30 novembre?

Ormai il modello 730 integrativo per il 2023 non può più essere inviato, visto che la data ultima per il suo utilizzo era fissata al 25 ottobre. Nel caso in cui il contribuente, però, si renda conta di aver commesso errori nella dichiarazione trasmessa all’Agenzia delle Entrate, può comunque procedere alla correzione in altro modo.

Ricordiamo, infatti, che il 730 integrativo viene utilizzato per le correzioni della dichiarazione dei redditi solo quando la correzione in questione porta un vantaggio al contribuente: un maggior credito o un minor debito di imposta. E comunque ha una data di scadenza entro la quale essere utilizzato che è, appunto, fissata al 25 ottobre 2023.

Dopo questo termine, il contribuente titolare di reddito da lavoro dipendente o assimilato che si accorge di errori o dimenticanze di informazioni rilevanti che possono generare una differenza di imposta può regolarizzare la sua posizione inviando il modello Redditi Pf entro il 30 novembre.

In tal caso, la scadenza del 30 novembre 2023 viene definita «correttiva nei termini».

Per correre ai ripari, ci sono dunque due soluzioni: una è quella di presentare un modello 730 integrativo entro la scadenza del 25 ottobre. In alternativa è possibile presentare il modello redditi PF entro il 30 novembre ( o nelle scadenze che vediamo di seguito).

La scelta per l’una o l’altra opzione cambia in base al tipo di errore commesso e al momento in cui ci si accorge dell’errore.

Nei paragrafi che seguono vediamo nel dettaglio cos’è il modello 730 integrativo, quando si usa, quali sono le alternative e le scadenze da rispettare.

Cos’è il Modello 730 integrativo?

Il modello 730 integrativo è uno strumento a disposizione del contribuente per modificare i dati errati a proprio sfavore presenti nella dichiarazione originaria trasmessa entro i termini.

Capita spesso infatti che il contribuente si accorga solo dopo l’invio di non aver inserito tutti gli oneri detraibili nel modello 730 originario o non abbia indicato il sostituto d’imposta: per non perdere il maggior credito Irpef, può inviare il modello 730 integrativo.

A differenza del modello 730 ordinario, la presentazione della dichiarazione integrativa può essere fatta esclusivamente tramite un CAF o un commercialista: non è prevista la possibilità di trasmissione autonoma online. Per l’invio di questo modello occorre però rispettare la scadenza del 25 ottobre. Oltre questo termine bisogna seguire un’altra procedura che vediamo nei paragrafi che seguono.

Quando si usa il Modello 730 integrativo?

Nelle [istruzioni per la compilazione del modello 730], l’Agenzia delle Entrate elenca tutti i casi in cui il modello 730 integrativo può essere utilizzato a integrazione della dichiarazione originaria nel caso in cui le modifiche comportino una situazione a lui più favorevole.

L’uso del modello 730 integrativo è infatti ammesso:

  • quando le modifiche in dichiarazione comportano un maggior credito, un minor debito o una variazione che non modifica la liquidazione delle imposte. Il contribuente avrebbe dovuto presentare il nuovo modello 730 completo degli elementi mancanti, indicando il «codice 1» nella casella «730 integrativo», entro la scadenza del 25 ottobre 2023;
  • se la correzione e integrazione riguarda esclusivamente i dati del sostituto d’imposta che effettuerà il conguaglio. Anche in questo caso il modello 730 integrativo va presentato entro il 25 ottobre indicando il «codice 2» nella relativa casella;
  • quando la correzione e integrazione riguarda sia i dati del sostituto d’imposta che altri dati della dichiarazione da cui scaturiscono un maggior importo a credito, un minor debito o un’imposta invariata. Nel modello 730 integrativo, inviato sempre entro il 25 ottobre, si deve specificare il «codice 3» nella casella «730 integrativo» presente nel frontespizio.

Come fare le correzioni entro la scadenza del 30 novembre

Quando possibile, la scelta da preferire per la correzione della dichiarazione è sempre il modello 730 dato che le procedure per i rimborsi fiscali sono di gran lunga più veloci. Tuttavia non è sempre possibile.

Come spiegato dall’Agenzia delle Entrate, quando il contribuente si accorge dell’errore in data successiva a quella del 25 ottobre, non gli resta che presentare il modello Redditi persone fisiche entro la scadenza del 30 novembre, utilizzando l’eventuale differenza a credito in compensazione immediata in F24 di altri tributi (per esempio con il saldo Imu da versare entro il 16 dicembre) oppure richiedendone il rimborso direttamente all’Agenzia delle Entrate (con un’attesa leggermente più lunga) o recuperando il credito nel modello 730 dell’anno successivo.

Un altro caso in cui non si può usare il modello 730 integrativo 2023 è quando l’integrazione della dichiarazione comporta un minor credito o un maggior debito, occorre utilizzare esclusivamente il modello redditi PF.

Le scadenze da rispettare per l’invio di questo modello sono:

  • il 30 novembre 2022 (correttiva nei termini);
  • oppure entro il termine di presentazione del modello redditi PF 2024 (dichiarazione integrativa);
  • oppure entro il 31 dicembre del quinto anno successivo a quello in cui è stata presentata la dichiarazione (dichiarazione integrativa– art. 2 comma 8 del Dpr. 322 del 1998), fatta salva l’applicazione delle sanzioni e ferma restando l’applicazione dell’istituto del ravvedimento operoso.

Modello 730 integrativo 2023 o modello redditi PF?

Per concludere, riassumiamo schematicamente quando utilizzare il modello 730 integrativo e quando il modello redditi PF:

Tipologia di errore Modello rettificativo Modello 730 integrativo Modello redditi PF
Errori commessi dal soggetto che ha prestato l’assistenza fiscale
X
Integrazione che comporta un maggiore credito, un minor debito o un’imposta invariata
X (codice 1)
X
Integrazione della dichiarazione in relazione esclusivamente ai dati del sostituto d’imposta
X (codice 2)
Integrazione in relazione sia ai dati del sostituto d’imposta sia ad altri dati della dichiarazione da cui scaturiscono un maggior importo a credito, un minor debito oppure un’imposta invariata
X (codice 3)
Integrazione della dichiarazione che comporta un minor credito o un maggior debito
X

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