Modello 730 correttivo 2025, si può usare per le correzioni entro il 31 ottobre?

Patrizia Del Pidio

29 Ottobre 2025 - 08:48

Cos’è il modello 730 correttivo e fino a quando può essere utilizzato ogni anno? Come si può correggere entro il 31 ottobre 2025 la dichiarazione già inviata?

Modello 730 correttivo 2025, si può usare per le correzioni entro il 31 ottobre?

Cos’è il modello 730 correttivo? Si può usare per correggere o integrare entro il 31 ottobre 2025 la dichiarazione già inviata? Partiamo subito con il dire che non esiste un modello 730 correttivo, per apportare correzioni e modifiche alla dichiarazione già inviata si può utilizzare il 730 integrativo o il modello Redditi correttivo nei termini.

Per quel che riguarda il modello integrativo c’era tempo fino al 27 ottobre per l’utilizzo. Con la scadenza ultima del modello integrativo correzioni e modifiche possono essere effettuate nei termini utilizzando il modello Redditi correttivo entro 31 ottobre 2025.

Dopo questo termine la scadenza del 27 ottobre, quindi, il contribuente titolare di reddito da lavoro dipendente o assimilato che si accorge di errori o dimenticanze di informazioni rilevanti che possono generare una differenza di imposta può regolarizzare la sua posizione inviando il modello Redditi Pf entro il 31 ottobre.

In tal caso, la scadenza di fine ottobre viene definita «correttiva nei termini».

Per correre ai ripari, ci sono dunque due soluzioni:

  • una è quella di presentare un modello 730 integrativo entro la scadenza del 25 ottobre (che per il 2025 era slittata al 27 ottobre);
  • l’altra è di presentare il modello redditi PF entro il 31 ottobre (o entro scadenze che vedremo di seguito).

Nei paragrafi che seguono vediamo nel dettaglio cos’è il modello 730 integrativo, quando si usa, quali sono le alternative e le scadenze da rispettare.

Cos’è il Modello 730 correttivo?

Il modello 730 correttivo come abbiamo visto, non esiste. Esiste però il 730 integrativo che è uno strumento a disposizione del contribuente per modificare i dati errati a proprio sfavore presenti nella dichiarazione originaria trasmessa entro i termini.

Capita spesso infatti che il contribuente si accorga solo dopo l’invio di non aver inserito tutti gli oneri detraibili nel modello 730 originario o non abbia indicato il sostituto d’imposta: per non perdere il maggior credito Irpef, può inviare il modello 730 integrativo entro la data limite fissata ogni anno al 25 ottobre.

A differenza del modello 730 ordinario, la presentazione della dichiarazione integrativa può essere fatta esclusivamente tramite un CAF o un commercialista: non è prevista la possibilità di trasmissione autonoma online.

Quando si usa il Modello 730 integrativo?

Nelle [istruzioni per la compilazione del modello 730], l’Agenzia delle Entrate elenca tutti i casi in cui il modello 730 integrativo può essere utilizzato a integrazione della dichiarazione originaria nel caso in cui le modifiche comportino una situazione a lui più favorevole.

L’uso del modello 730 integrativo è infatti ammesso:

  • quando le modifiche in dichiarazione comportano un maggior credito, un minor debito o una variazione che non modifica la liquidazione delle imposte. Il contribuente avrebbe dovuto presentare il nuovo modello 730 completo degli elementi mancanti, indicando il «codice 1» nella casella «730 integrativo», entro la scadenza del 27 ottobre 2025;
  • se la correzione e integrazione riguarda esclusivamente i dati del sostituto d’imposta che effettuerà il conguaglio. Anche in questo caso il modello 730 integrativo va presentato entro il 10 novembre indicando il «codice 2» nella relativa casella;
  • quando la correzione e integrazione riguarda sia i dati del sostituto d’imposta che altri dati della dichiarazione da cui scaturiscono un maggior importo a credito, un minor debito o un’imposta invariata. Nel modello 730 integrativo, inviato sempre entro il 27 ottobre, si deve specificare il «codice 3» nella casella «730 integrativo» presente nel frontespizio.

Il modello integrativo, quindi, per il 2025 può essere ancora utilizzato entro il 10 novembre, ma soltanto per correggere o integrare i dati del sostituto di imposta.

Come fare le correzioni entro la scadenza del 31 ottobre

Quando possibile, la scelta da preferire per la correzione della dichiarazione è sempre il modello 730 dato che le procedure per i rimborsi fiscali sono di gran lunga più veloci. Tuttavia non è sempre possibile.

Come spiegato dall’Agenzia delle Entrate, quando il contribuente si accorge dell’errore in data successiva a quella del 27 ottobre 2025, non gli resta che presentare il modello Redditi persone fisiche entro la scadenza del 31 ottobre 2025, utilizzando l’eventuale differenza a credito in compensazione immediata in F24 di altri tributi (per esempio con il saldo Imu da versare entro il 16 dicembre) oppure richiedendone il rimborso direttamente all’Agenzia delle Entrate (con un’attesa leggermente più lunga) o recuperando il credito nel modello 730 dell’anno successivo.

Un altro caso in cui non si può usare il modello 730 integrativo 2025 è quando l’integrazione della dichiarazione comporta un minor credito o un maggior debito occorre utilizzare esclusivamente il modello Redditi PF.

Le scadenze da rispettare per l’invio di questo modello sono:

  • il 31 ottobre 2025 (correttiva nei termini);
  • oppure entro il termine di presentazione del modello redditi PF 2026 (dichiarazione integrativa);
  • oppure entro il 31 dicembre del quinto anno successivo a quello in cui è stata presentata la dichiarazione (dichiarazione integrativa– art. 2 comma 8 del Dpr. 322 del 1998), fatta salva l’applicazione delle sanzioni e ferma restando l’applicazione dell’istituto del ravvedimento operoso.

Modello 730 integrativo 2025 o modello redditi PF?

Per concludere, riassumiamo schematicamente quando utilizzare il modello 730 integrativo e quando il modello redditi PF:

Tipologia di errore Modello rettificativo Modello 730 integrativo Modello redditi PF
Errori commessi dal soggetto che ha prestato l’assistenza fiscale
X
Integrazione che comporta un maggiore credito, un minor debito o un’imposta invariata
X (codice 1)
X
Integrazione della dichiarazione in relazione esclusivamente ai dati del sostituto d’imposta
X (codice 2)
Integrazione in relazione sia ai dati del sostituto d’imposta sia ad altri dati della dichiarazione da cui scaturiscono un maggior importo a credito, un minor debito oppure un’imposta invariata
X (codice 3)
Integrazione della dichiarazione che comporta un minor credito o un maggior debito
X

Iscriviti a Money.it

Money Awards Logo

Le votazioni ai Money Awards sono aperte!

Registrati su Money.it e vota la tua azienda preferita ai People's Money Awards 2025!

Vota ora