Per conto di chi si sta muovendo esattamente JPMorgan, che ha in mano una partecipazione potenziale in BPER poco al di sotto del 10%?
È un po’ che il colosso di Wall Street JPMorgan sta facendo shopping di azioni BPER. Già nell’ottobre del 2024, si era appreso che il gigante americano si era mosso nel capitale della banca italiana, appena dopo un’altra mossa lanciata nello stesso mese, portando la sua partecipazione potenziale a salire al 6,195%, dal 5,965% detenuto in precedenza, tramite le controllate JPMorgan Securities PLC, JPMorgan Securities LLC e JPMorgan SE.
La notizia era stata pubblicata nella sezione della Consob, dedicata alle partecipazioni rilevanti nelle società quotate a Piazza Affari.
JPMorgan aveva dunque continuato ad avanzare nel capitale dell’istituto emiliano guidato dall’AD Gianni Franco Papa che, poco prima, aveva presentato un nuovo piano industriale, promettendo dividendi decisamente ghiotti agli azionisti.
JPMorgan detiene quota poco al di sotto del 10% di BPER, le motivazioni date
Ieri, la notizia relativa alla mossa con cui JPMorgan è arrivata ad avere in mano una partecipazione potenziale in BPER, lo scorso 3 giugno, fino al 9,768% di BPER, una quota lievemente sforbiciata rispetto al 10,025% della vigilia. E una quota rappresentata soltanto per il 2,112% da diritti di voto riferibili ad azioni, in quanto composta per il resto da obbligazioni (1,801%) ed equity swaps (il 5,855%).
Con la seguente motivazione data da JPMorgan, che ha spiegato la sua avanzata nel capitale della banca affermando di non avere in programma l’intenzione di “ acquisire il controllo o di influenzare in altro modo la gestione della società ”.
JPMorgan e le sue affiliate, ha precisato il colosso, “agiscono da sole” e la partecipazione è “ connessa alla fornitura di liquidità, all’esposizione o alla copertura derivanti da operazioni con i clienti nell’ambito di prodotti in contanti o derivati”.
Ma quali clienti? Per caso UniCredit, la banca italiana guidata dal CEO Andrea Orcel, impegnata in primis nella partita per l’acquisizione di Banco BPM - partita decisamente sofferta - così come negli altri due dossier che vedono nel mirino la seconda banca tedesca Commerzbank e la presenza in Generali?
Dietro le mosse di JPMorgan in BPER la regia di UniCredit?
Che JPMorgan stesse agendo per conto di UniCredit era stato riportato da Il Sole 24 Ore verso la fine di maggio, quando il quotidiano aveva annunciato in via esclusiva lo shopping di azioni BPER da parte del colosso USA, snocciolando i seguenti rumor:
“Secondo fonti finanziarie interpellate da Il Sole 24 Ore, in Borsa è diffusa la sensazione che quel pacchetto azionario faccia capo a UniCredit. Fonti ufficiali del gruppo guidato dal CEO Andrea Orcel ieri sera hanno reagito all’indiscrezione con un no comment”.
Il quotidiano aveva ricordato anche come mesi prima avesse fattto notare che “UniCredit aveva acquistato direttamente e tramite strumenti derivati una quota del 9% della Popolare Sondrio, partecipazione che poi stando alle fonti ufficiali sarebbe scesa sotto il 3%”.
Popolare di Sondrio è la banca finita, come si sa, nel mirino di BPER, attraverso quella OPS che ha ricevuto di recente la benedizione della Consob e che partirà a giorni, il prossimo 16 giugno. L’istituto valtellinese, a tal proposito, è finito sotto i riflettori dopo l’allarme lanciato dalla BCE, spiegato poi prontamente dai suoi vertici.
Alla fine di maggio, il Sole aveva così lanciato l’interrogativo: “Il pacchetto azionario di BPER che farebbe capo a UniCredit è conseguenza di un vecchio progetto, ormai tramontato, di conquistare le due banche partecipate da Unipol? (BPER e la Popolare di Sondrio per l’appunto)”. Oppure, “ si tratta di una nuova opzionalità, tra le tante aperte dal CEO di UniCredit, nel caso in cui dovesse tramontare il barcollante tentativo in corso di conquista di Banco BPM”?
E così, la domanda tallona gli investitori: BPER è l’altra carta che UniCredit potrebbe decidere di giocare, nel caso in cui l’OPS su Banco BPM dovesse finire per fare flop, ipotesi tra l’altro non esclusa, viste quelle pesanti prescrizioni che il governo Meloni ha imposto a Piazza Gae Aulenti nell’ambito dell’esercizio del golden power? E visto che è stato lo stesso Orcel a precisare che potrebbe anche decidere, alla fine, di gettare la spugna, rinunciando così al controllo del Banco?
Il trend delle azioni UniCredit, Banco BPM, BPER, Pop Sondrio a Piazza Affari
Focus intanto sul trend delle azioni delle principali banche italiane scambiate sul Ftse Mib di Piazza Affari e impegnate nelle diverse partite di risiko.
Le azioni UniCredit continuano la corsa, forti di una performance che, nel corso degli ultimi tre anni, ha garantito un rally superiore a +500%.
Nell’ultima settimana di contrattazioni, il titolo è salito dell’1,8% circa, portando il trend dell’ultimo mese di contrattazioni a un guadagno di oltre l’8%. YTD la performance delle azioni UCG è di un progresso superiore a +51%, mentre su base annua l’incasso è pari a +67%.
Le azioni della preda di UniCredit Banco BPM sono salite di oltre il 2% nell’ultima settimana di contrattazioni di Piazza Affari, avanzando di oltre il 3% nell’ultimo mese, di quasi +33% YTD e di quasi il 69% su base annua. Il trend a tre anni è di un rally di oltre il 280%.
Andando a guardare al trend di BPER, anche in questo caso la performance delle azioni è decisamente brillante, di quasi +367% negli ultimi tre anni di trading e di uno scatto pari a +70% nell’ultimo anno. Più fiacco, rispetto alle altre banche italiane, l’andamento YTD, pari a un rialzo di poco superiore a +29%.
Carrellata di segni più anche per i titoli di Banca Popolare di Sondrio, balzati di oltre il 50% dall’inizio del 2025, di più del 79% su base annua e di oltre il 260% negli ultimi tre anni di contrattazione.
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