Cos’è e come funziona la nuova Ires al 15%?
Ires ridotta al 15% per le imprese che investono in beni strumentali e che effettuano nuove assunzioni. La novità, inizialmente contenuta nella NADEF 2019 è stata poi inserita nel testo della bozza della Legge di Bilancio, in fase di approvazione in Parlamento.
Per le società di capitali è quindi prevista la riduzione di nove punti dell’aliquota Ires ordinaria, pari al 24%, che nel rispetto dei requisiti per l’accesso al beneficio sarà fissata nella misura al 15%.
È questa la misura che prenderà corpo nella manovra di bilancio e che compenserà la possibile esclusione delle società dal progetto della flat tax. La tassazione dei ricavi con aliquota fissa al 15% riguarderà inizialmente soltanto un ristretto numero di partite IVA e sarà tradotta in pratica con l’estensione di limiti per l’accesso al regime forfettario.
Ires, riduzione dal 24% al 15% per chi investe e assume: novità Legge di Bilancio 2019
L’Ires ridotta sugli utili reinvestiti è stata inserita nella Nota al DEF, preliminare alla Legge di Bilancio 2019, per compensare l’esclusione delle società dalla flat tax.
La novità, come anticipato, consisterà in una detassazione del 9% in caso di investimenti effettuati dalla società in beni strumentali o in nuove assunzioni di giovani. Attualmente non vi sono ulteriori dettagli circa i requisiti per accedere all’agevolazione.
La riduzione dell’Ires dal 24% al 15% si pone come obiettivo quello di incentivare gli investimenti e, in tal senso, con la Legge di Bilancio 2019 saranno poste le basi per la creazione di una Banca pubblica con garanzia statale dedicata alle imprese che vogliono investire.
Mini Ires 15% e abrogazione altre agevolazioni quali ACE e super ammortamento
L’introduzione della mini Ires al 15% potrà essere valutata solo al momento dell’approvazione ufficiale della Legge di Bilancio 2019.
Tuttavia, al momento si sa che il Governo ha intenzione di abrogare le precedenti agevolazioni consistenti nell’Ace e nel super ammortamento.
Quest’ultimo, in particolare, dovrebbe essere confermato fino agli acquisti di beni strumentali nuovi effettuati entro il prossimo 31 dicembre 2018, salvo la possibilità di estensioni temporali legate al saldo di quanto dovuto ai fornitori di tali beni.
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