A Tokyo, un campanello d’allarme sta cominciando a suonare. Cosa significherà questo per i mercati finanziari?
Morgan Stanley parla di “the end of easy” - letteralmente “la fine del facile” - in un recente report che inquadra il mondo degli investimenti: si riferisce alla cosiddetta ora delle streghe nei mercati azionari globali, causata dalla crescita economica in rallentamento, dalla restrizione della politica monetaria da parte della Federal Reserve e dall’inflazione che accelera.
Dopo una lunga fase di mercato rialzista, gli investitori di tutto il mondo si stanno innervosendo: a Tokyo sta cominciando a lampeggiare un segnale d’allarme.
Il temuto rovesciamento del mercato si sta verificando, mentre gli investitori abbandonano i titoli che hanno guidato i bei tempi dell’azionario come quelli delle società tecnologiche e industriali, il tutto a favore di aziende completamente diverse: quelle “necessarie”, non importa quanto male vada l’economia.
Yoshinori Shigemi, strategist presso JPMorgan, ha già vissuto una simile situazione, e resta vigile rispetto ai pericoli, spiegando che nessuno può veramente dire se l’azionario globale tornerà in fase ribassista, ma:
“quando i titoli difensivi giapponesi sovraperformano, può essere un indicatore importante”.
Mercato azionario giapponese: occhio ai titoli difensivi
Utility, sanità, beni di prima necessità e immobiliare, tutti i cosiddetti titoli difensivi che quest’anno hanno messo a segno le migliori performance degli 11 gruppi industriali nell’indice MSCI Japan, superando settori quali l’information technology e l’industriale, i cosiddetti titoli ciclici, visti come maggiori beneficiari dell’espansione economica.
Questo tipo di cambiamento non ha interessato Stati Uniti ed Europa, dove i titoli ciclici sono ancora per la maggior parte in ascesa visto che quelli difensivi generalmente rimangono indietro. Ma Shigemi ha una teoria a riguardo. Essenzialmente, dice, il mercato giapponese può rispondere ai recenti sviluppi statunitensi più degli stessi Stati Uniti:
“Il Giappone è un mercato azionario ciclice o potrebbe reagire di più a un possibile rallentamento dell’economia statunitense”.
L’indice MSCI Japan Utilities è salito del 15% quest’anno, la migliore performance tra i gruppi del settore, mentre l’indicatore generale dei titoli azionari giapponesi ha fatto registrare un ribasso. L’anno scorso, quando l’MSCI Japan è aumentato del 18%, il comparto utility è stato l’unico a scendere, del 5,6%.
Secondo Hiroshi Matsumoto, a capo degli investimenti giapponesi presso Pictet Asset Management, la paura che l’economia globale raggiunga i massimi, le incertezze che derivano dalle politiche di Donald Trump e l’apprezzamento dello yen nei confronti del dollaro americano all’inizio di quest’anno hanno contribuito al rally dei titoli difensivi giapponesi.
Matsumoto ritiene “probabilmente finita” la fase in cui i titoli ciclici vengono acquistati a causa di una solida crescita globale; ma questo non vuol dire che gli investitori sono completamente ribassisti.
Paura per l’economia globale: tutto dipende dai Treasuries USA?
Per Mitsushige Akino, di Ichiyoshi Asset management, tutto dipende dai Treasuries USA.
L’analista giapponese nota infatti come i rendimenti dei Treasuries USA a 10 anni siano saliti sopra il 3,1% giovedì scorso, il livello più alto in circa sette anni. Tutto ciò ha incrementato le scommesse dei trader sul altri tre rialzi dei tassi di interesse Fed nel 2018. Elemento che potrebbe anche geopardizzare l’economia globale secondo Akino, che crede sia proprio per questo che gli investitori “non possono acquistare titoli ciclici in Giappone”.
I titoli difensivi giapponesi sono stati spesso precursori di ribassi azionari globali. In particolare, essi hanno iniziato a sovraperformare i titoli ciclici nel 2007, non molto tempo prima che la crisi finanziaria globale facesse precipitare il mercato.
Ma è un collegamento che non sempre è possibile fare. Anche i titoli difensivi hanno iniziato a sovraperformare all’inizio del 2014, poco prima che il Giappone aumentasse la propria imposta sui consumi. E quella volta l’azionario globale ha continuato ad avanzare.
Cosa accadrà stavolta è difficile dirlo, ma vale la pena porsi due domande. Il passaggio del Giappone alla strategia difensiva anticipa una tendenza simile in altri mercati? Significa che la corsa del mercato rialzista è destinata a finire?
Gli strategist di Morgan Stanley, tra cui Michael Wilson, stanno certamente tenendo d’occhio questa ipotesi. In un report, il team di ricerca ha scritto di non essere convinto del fatto che il mercato sia pronto per passare a una strategia completamente difensiva. Ma - ha spiegato - la situazione dovrà essere monitorata.
© RIPRODUZIONE RISERVATA