Mercati, perché i riflettori sono puntati sul dollaro oggi?

Violetta Silvestri

18/04/2024

18/04/2024 - 08:42

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I mercati osservano i movimenti del dollaro oggi, mentre valutano le possibili prossime mosse della Fed e della Bce sui tagli ai tassi. Azioni in ripresa, ma il Forex registra maggiore volatilità.

Mercati, perché i riflettori sono puntati sul dollaro oggi?

I mercati oggi inaugurano la sessione con indici azionari asiatici in rialzo verso la chiusura degli scambi, ma l’attenzione degli investitori è rivolta soprattutto al dollaro e al mercato valutario in generale.

I titoli azionari asiatici sono saliti in una sessione contrastata, mentre il biglietto verde ha preso una pausa dalla sua avanzata degli ultimi giorni, con i mercati obbligazionari che si sono stabilizzati in un contesto di attesa per valutare le prospettive dei tagli ai tassi di interesse.

La coppia EUR/USD sta consolidando la sua ripresa anche se rimane al di sotto di 1,0700 poco prima dell’apertura delle Borse europee. Il dollaro Usa mantiene il suo calo correttivo in un contesto di stabilizzazione del sentiment, nonostante gli incombenti rischi geopolitici in Medio Oriente.

Da evidenziare, a testimonianza di quanto il Forex stia dominando la scena finanziaria, la notizia di un insolito accordo trilaterale tra Stati Uniti, Giappone e Corea del Sud per avviare consultazioni sui mercati valutari. Troppa la volatilità delle ultime settimane nel Forex, con la forza del dollaro che ha portato instabilità soprattutto alle valute asiatiche.

L’indice del biglietto verde registra un lieve calo a 105 punti mentre si scrive.

La volatilità delle valute aumenta, i mercati monitorano il dollaro

L’indicatore per la copertura delle oscillazioni delle principali valute nel prossimo mese è balzato ai massimi da gennaio un paio di giorni fa. L’ultima spinta è arrivata dall’attacco dell’Iran a Israele, dopo che i forti dati sull’inflazione statunitense della scorsa settimana avevano alimentato la speculazione secondo cui la Federal Reserve dovrà mantenere una politica monetaria restrittiva più a lungo. Speculazione che, in realtà, è stata quasi confermata da Powell.

In questo contesto, il dollaro ha rafforzato la sua posizione nei confronti delle altre valute, con l’aspettativa che una politica monetaria aggressiva della Fed - rispetto a Bce e BoE più vicine ai tagli tassi - possa far apprezzare ancora di più il biglietto verde.

Commentando la giornata odierna dei mercati, Rajat Agarwal, stratega asiatico di Société Générale ha affermato: “l’attuale reazione del mercato è determinata dalla pausa nel rally del dollaro e dall’aumento dei rendimenti obbligazionari statunitensi. C’è scarsa preoccupazione sul fronte della crescita, ma ciò che accadrà al dollaro e ai titoli del Tesoro sarà un fattore chiave da tenere d’occhio”.

Il won sudcoreano ha guidato la salita delle valute asiatiche rispetto al dollaro, mentre lo yen è rimasto stabile dopo una dichiarazione congiunta del segretario al Tesoro americano Janet Yellen insieme ai ministri delle finanze di Giappone e Corea del Sud che hanno rilevato “serie preoccupazioni” per il deprezzamento delle due valute asiatiche. L’indicatore globale delle valute dei mercati emergenti era diretto verso il secondo giorno di guadagni, suggerendo una certa stabilità dopo aver toccato il minimo del 2024 all’inizio di questa settimana.

L’indice del dollaro si è indebolito. I titoli del Tesoro sono rimasti poco cambiati dopo il rally di mercoledì che ha spazzato via otto punti base dal rendimento a 10 anni. Lo yuan offshore è rimasto stabile dopo che la Banca popolare cinese ha ribadito di voler prevenire il rischio di un superamento del tasso di cambio, secondo una dichiarazione pubblicata su WeChat.

Il Forex sotto osservazione

Il mercato ha ridimensionato le aspettative su quanto la Fed potrà allentare i tassi di interesse quest’anno e le scommesse su un biglietto verde più forte rispetto all’euro sono al massimo in un anno, aumentando al contempo la volatilità implicita. L’analisi di Vassilis Karamanis, stratega del forex su Bloomberg, è chiara al riguardo.

Ci sono già stati forti movimenti spot nelle principali valute mentre il mercato si adatta a questo nuovo contesto. L’euro e la sterlina sono scivolati al livello più basso da novembre contro il biglietto verde, mentre lo yen ha esteso le perdite lunedì per toccare un nuovo minimo, il più debole dal 1990.

Il dollaro beneficia anche della domanda come bene rifugio date le tensioni in Medio Oriente. Ciò si riflette anche nella propensione per un’esposizione rialzista al franco svizzero, un cambiamento nel sentiment dopo il suo recente crollo.

Anche se le tensioni in Medio Oriente si allentassero, la volatilità e i costi di copertura valutaria rimarranno probabilmente al di sopra dei minimi pluriennali visti all’inizio di quest’anno, poiché le scommesse sulla divergenza delle politiche delle banche centrali rimangono in vigore.

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