“Meloni arrogante”. Berlusconi furioso per il no a Ronzulli, il governo già litiga

Alessandro Cipolla

10 Ottobre 2022 - 10:54

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Berlusconi avrebbe definito “arrogante” l’atteggiamento di Meloni durante il loro ultimo incontro: il veto su Ronzulli ministro della Salute agita il governo di centrodestra.

“Meloni arrogante”. Berlusconi furioso per il no a Ronzulli, il governo già litiga

Giorgia Meloni avrebbe avuto un atteggiamento “arrogante”. Stando al Corriere della Sera, questo sarebbe stato il commento di Silvio Berlusconi al termine dell’ultimo incontro tra i due dove si è parlato della composizione del futuro governo di centrodestra.

Silvio Berlusconi così è stato descritto come furioso non solo per l’atteggiamento che Giorgia Meloni avrebbe tenuto nei suoi confronti, ma anche per una possibile conferma del sostanziale veto nei confronti di Licia Ronzulli.

Non è un mistero che Berlusconi vorrebbe che la sua fedelissima, ex infermiera, diventasse il prossimo ministro della Salute, ma Meloni sarebbe fortemente contraria a un ingresso di Ronzulli nella sua squadra di governo.

Una vicenda questa che starebbe agitando non poco il centrodestra che, dopo la vittoria alle elezioni dello scorso 25 settembre, a breve dovrà trovare un accordo prima sui presidenti di Camera e Senato e poi sulla lista dei ministri.

Berlusconi furioso con Meloni?

Che i rapporti tra il duo Silvio Berlusconi-Matteo Salvini e Giorgia Meloni non fossero dei migliori è una cosa ben nota da tempo. Obtorto collo però i tre leader si sono “sopportati” durante la campagna elettorale e ora dovranno governare insieme il Paese.

Non sarà facile però per Giorgia Meloni stilare la lista dei suoi ministri da consegnare al presidente Sergio Mattarella, visto che non sarebbe solo la questione riguardante Licia Ronzulli ad agitare la acque nel centrodestra.

Sia Forza Italia sia la Lega, nonostante siano finite sotto la doppia cifra alle elezioni, anche singolarmente sono numericamente entrambe indispensabili per la tenuta della maggioranza alla Camera e al Senato.

Meloni sembrerebbe essere pronta a venire incontro alle richieste dei due alleati, mantenendo però al tempo stesso la facoltà di decisione come nel caso del reiterato no a Ronzulli come ministro della Salute.

Di certo non è la prima volta che assistiamo a dei dissidi per le “poltrone” tra le varie forze politiche di maggioranza, ma a fare specie sono i dissidi anche personali che di recente sono stati riportati dagli organi di stampa.

Se queste sono le premesse, il sentore è che Giorgia Meloni nei prossimi mesi dovrà preoccuparsi non solo di gas, inflazione, guerra e pandemia, come se questi argomenti già non bastassero a togliere il sonno, ma anche dalle turbolenze di Silvio Berlusconi e Matteo Salvini che, nel futuro governo, non sembrerebbero essere disposti a svolgere un ruolo di semplici comprimari.

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