L’annnuncio di Mediobanca dopo la risposta che Generali ha dato alla scadenza dell’ultimatum.
Fatti: allo scadere dell’ultimatum lanciato da Mediobanca, Generali ha risposto, dicendo che vuole prendersi ancora un po’ di tempo per valutare l’OPS promossa da Piazzetta Cuccia sulla sua controllata Banca Generali.
Il Leone si è detto disposto comunque a trattare. E tanto è bastato a convincere la banca guidata da Alberto Nagel ad andare dritta per la sua strada e a convocare per il prossimo 21 agosto l’assemblea degli azionisti, chiamata a esprimersi sull’offerta lanciata per conquistare la controllata di Assicurazioni Generali. Una mossa che, si ricorda, è stata decisa da Mediobanca per difendersi dall’OPS con cui MPS-Monte dei Paschi di Siena l’ha messa nel mirino.
Mediobanca decide, assemblea soci per OPS su Banca Generali il prossimo 21 agosto
L’annuncio di Mediobanca è arrivato nella serata di ieri, con la pubblicazione di un comunicato:
“L’Assemblea ordinaria di Mediobanca (“Società”) è convocata per il giorno 21 agosto 2025,
in unica convocazione, alle ore 10.00”, ha annunciato Piazzetta Cuccia, presentando il “seguente
Ordine del Giorno”:
“Autorizzazioni, ai sensi dell’art. 104, comma 1, del D.lgs. 58/1998, come successivamente
modificato e/o integrato, al Consiglio di Amministrazione di Mediobanca – Banca di Credito Finanziario S.p.A. (“Mediobanca”) a far sì che Mediobanca (i) dia esecuzione all’offerta pubblica di scambio volontaria (l’“Offerta”) sulla totalità delle azioni ordinarie di Banca Generali S.p.A. annunciata in data 28 aprile 2025, (ii) utilizzi le azioni ordinarie di Assicurazioni Generali S.p.A. detenute da Mediobanca quale corrispettivo dell’Offerta; (iii) eserciti la facoltà, ove ritenuto opportuno, di rinunciare in tutto o in parte a una o più delle condizioni di efficacia apposte nell’Offerta. Delibere inerenti e/o conseguenti”.
Focus sul trend delle azioni interessate dai vari dossier delle partite di risiko bancario a Piazza Affaru, ovvero di Mediobanca, Banca Generali e Assicurazioni Generali.
Mediobanca fissa la data mentre MPS vola a Piazza Affari post utili
Sarà dunque il prossimo 21 agosto la data in cui gli azionisti di Mediobanca decideranno se dare o meno la loro benedizione alla strategia orchestrata dall’istituto per difendersi dall’offerta pubblica di scambio promossa per la sua conquista da MPS. MPS che ieri, oltre a presentare conti che hanno battuto praticamente tutte le previsioni stilate dal consensus sulle sue principali voci di bilancio, ha anche migliorato la guidance, tentando i soci di Piazzetta Cuccia con dividendi attesi ancora più in crescita.
Il CEO di MPS Luigi Lovaglio ha infatti sottolineato di essere fiducioso nella possibilità che MPS anticipi “ il payout ratio del 100% già dal 2025 ”.
Non solo: il banchiere amministratore delegato del Monte - la banca che vede tra i suoi principali azionisti il MEF, Francesco Gaetano Caltagirone e la holding della famiglia Del Vecchio Delfin - ha detto anche che, nel caso in cui l’OPS su Mediobanca avesse successo, MPS potrebbe fare quanto fa Piazzetta Cuccia adesso, pagando anche un dividendo a interim.
Piazza Affari ha applaudito sia ai conti che alle parole di Luigi Lovaglio, con le azioni di MPS-Monte dei Paschi di Siena che sono scattate in cima al Ftse Mib, segnando ieri un rally pari a ben +5% nella giornata di ieri.
Dal canto suo, Mediobanca si è data subito da fare per muoversi con quella OPS promossa su Banca Generali che considera una tattica ideale per alzare ulteriormente le barricate contro MPS, anche se Siena ha affermato che il “ razionale industriale (della sua OPS su Mediobanca) è potenzialmente anche coerente con l’operazione annunciata su Banca Generali ”.
Va ricordato anche che, nelle settimane in cui Piazza Affari cercava di valutare cosa implicasse la grande novità del blitz lanciato da Mediobanca su Banca Generali in data 28 aprile, il CEO di quest’ultimo Gian Maria Mossa aveva presentato la condizione sine qua non per il successo dell’operazione concepita da Alberto Nagel.
Il 21 agosto giorno del giudizio per OPS Mediobanca su Banca Generali
Detto questo, il dado ora è tratto: sarà il 21 agosto 2025 la data in cui gli azionisti di Mediobanca decideranno se dare il loro ok all’OPS su Banca Generali, stravolgendo la decisione di Piazzetta Cuccia di rimandare inizialmente il giorno del giudizio a settembre, nell’attesa che Assicurazioni Generali si esprimesse sull’OPS.
Il Leone, ieri è stato fermo: vuole prendersi ancora un po’ di tempo per decidere il da farsi e per esprimere la sua view sull’operazione che punta a conquistare la sua controllata, tra l’altro dietro la corresponsione di un corrispettivo rappresentato dalla quota di maggioranza che Mediobanca detiene nel suo capitale in qualità di maggiore azionista di Generali.
Ma Trieste ha anche detto di essere disposta a trattare. E così Piazzetta Cuccia ha deciso di muoversi fissando l’assemblea degli azionisti al 21 agosto. Obiettivo: anticipare l’attivazione di quello che reputa uno scudo per sfuggire alle mire di MPS, sbandierando quanto i soci di Mediobanca guadagnerebbero con le nozze con Banca Generali.
Una “ significativa creazione di valore per gli azionisti Mediobanca ”, ha già sponsorizzato così il deal Nagel, presentando cosa avverrebbe il caso di successo dell’OPS, e ricordando quanto invece sarebbe nocivo aderire all’OPS di Siena.
Il CDA di Mediobanca ha definito ieri “importante che gli azionisti di Mediobanca possano esprimersi sul progetto, attraverso la partecipazione all’Assemblea del 21 agosto, valutando i benefici immediati e prospettici derivanti dal percorso di crescita avviato da Mediobanca con il Piano al 2028 e ulteriormente potenziato dalla combinazione con Banca Generali rispetto all’offerta promossa da MPS, attualmente in corso, sulla quale il Consiglio di Amministrazione di Mediobanca ha formulato le proprie valutazioni negative rendendole note nel comunicato dell’emittente diffuso al mercato, in data 11 luglio 2025”. Tutto, per fare in modo che l’OPS su Banca Generali, in caso di voto favorevole dell’assemblea dei soci e ottenuta l’autorizzazione della Consob, possa partire all’inizio di settembre.
MPS, nuove stoccate di Lovaglio a Nagel & vertici di Mediobanca
Intanto ieri, nella conference call indetta per commentare i conti di MPS, il CEO della banca senese Luigi Lovaglio ha lanciato nuove stoccate contro Mediobanca, avendo cura di confermare, intanto, l’obiettivo di raggiungimento del 66,67% del capitale di Mediobanca al termine dell’OPS, pur sottolineando che le sinergie stimate potrebbero essere realizzate anche con una partecipazione inferiore.
Lovaglio ha continuato, ribadendo che “il nostro modello che vede uniti MPS e Mediobanca è molto più ampio e diversificato, il che rende i nostri utili più resilienti”, per poi accusare l’atteggiamento dei vertici di Piazzetta Cuccia.
Il management, ha sottolineato l’AD di MPS, sta mostrando “ un approccio strategico erratico, con una ratio non chiara e un atteggiamento difensivo sulla protezione più che sulla creazione di valore ”.
Lovaglio ha aggiunto che l’OPS del Monte dei Paschi di Siena punta invece a “liberare il loro potenziale” (di Mediobanca), facendo notare che “noi abbiamo un track record che dimostra che abbiamo sempre mantenuto le nostre promesse, e il futuro ci darà ragione, perché con questa combinazione potremo aumentare valore e dare più remunerazione ai nostri azionisti con una piattaforma comune. Una combinazione che sarà più forte, più competitiva, più resiliente”.
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