Le parole di Mossa, AD di Banca Generali sull’OPS lanciata da Mediobanca. Mentre c’è chi lancia un nuovo alert su operazione MPS su Piazzetta Cuccia.
Per Banca Generali, “la centralità dei consulenti finanziari” è la condizione sine qua non che deve essere soddisfatta affinché si possa arrivare a una eventuale operazione di M&A con Mediobanca. È quanto ha avvertito oggi il CEO della banca controllata da Assicurazioni Generali, su cui Piazzetta Cuccia ha annunciato alla fine di aprile una OPS volta alla sua conquista, al fine di difendersi dall’agguato di MPS-Monte dei Paschi di Siena.
Mossa, AD Banca Generali su OPS Mediobanca. “Importante non è solo il cosa, ma anche il come”
Così Gian Maria Mossa, amministratore delegato di Banca Generali, rispondendo alla domanda di chi gli ha chiesto quale fosse un paletto imprescindibile di una operazione di risiko bancario con Mediobanca: “Mi sono già espresso sul deal, la cosa importante per me non è solo il cosa, ma anche il come ”.
Essenziale, secondo il manager, che un eventuale accordo garantisca “ la centralità dei nostri consulenti finanziari ”, visto che “questo è un business di persone”.
Dar vita a un polo di wealth management con Mediobanca, ha sottolineato Mossa, “sicuramente può avere senso, il come definirà se la cosa verrà accolta con favore o meno ”.
Il tema, ha spiegato ancora, ha a che fare con l’esigenza di “valorizzare tutti gli stakeholder, i clienti in primis, i loro risparmi, i nostri professionisti, gli azionisti, incluso quelli di minoranza e poi tutte le persone che hanno contribuito al successo di questa azienda ”.
Oggi, in una sessione che si conferma positiva per Piazza Affari, dopo il nuovo grande annuncio del presidente americano Donald Trump sui dazi contro l’Unione europea, le azioni di Banca Generali salgono dello 0,90% circa, a quota 52,95 euro, mentre i titoli Mediobanca scattano di oltre +1,6%, a 20,63 euro.
Le azioni Assicurazioni Generali sono poco mosse a quota 33,11 euro, mentre i titoli di MPS Monte dei Paschi di Siena sono piatti, viaggiando attorno a 7,205 euro.
Osservate speciali ancora e sempre anche le azioni di MPS-Monte dei Paschi di Siena, la banca senese che si è lanciata alla conquista di Mediobanca con l’offerta annunciata alla fine di gennaio di quest’anno, secondo la quale l’OPS su Banca Generali non rappresenterebbe tra l’altro una opzione alternativa.
OPS MPS su Mediobanca e OPS Mediobanca su Banca Generali, torna a parlare Massimo Doris
Sul fatto che l’OPS di MPS su Mediobanca e l’OPS di Mediobanca su Banca Generali non siano alternative si è espresso oggi anche il banchiere Massimo Doris, AD di Banca Mediolanum che, parlando anche lui a margine del Forum Assoreti con i giornalisti, ha affermato che entrambe “le operazioni hanno senso sulla carta, anche per l’operazione di MPS su Mediobanca ”.
Doris ha sottolineato che, di fatto, “tra i proxy advisor, c’è chi ha detto di votare a favore e chi ha detto di votare contro”, fattore che “significa che sono giuste tutte e due le cose, dipende dalle opinioni”.
Il CEO di Mediolanum ha insomma fatto notare che “ non c’è una opinione univoca da parte del mercato ”, dopo essersi espresso già qualche settimana fa sui due dossier di risiko bancario.
Maranghi VS MPS, grande dolore se Mediobanca fosse espugnata da forze che la stanno assalendo
In evidenza intanto il commento arrivato nel fine settimana da Piero Maranghi, manager e direttore di Sky Classica e figlio di Vincenzo, ex AD di Mediobanca.
Interpellato da Radiocor, Maranghi si è schierato a favore di Mediobanca, esprimendo tutto il suo dissenso nei confronti dell’OPS promossa da MPS per inglobare Piazzetta Cuccia:
“ Io chiaramente sto dalla parte di Mediobanca nella misura in cui, essendo affettivamente e storicamente legato ad alcune figure che non ci sono più, sarebbe un grande dolore se quel luogo venisse espugnato dalle forze che lo stanno assalendo ”.
Ancora Maranghi, intervistato da Radiocor: “Dobbiamo chiederci se è pertinente che i 700 miliardi di risparmio gestito in pancia delle Generali finiscano nell’orbita di un governo e di due privati cittadini ”, ha aggiunto, parlando a margine del suo intervento al Festival dell’Economia di Trento, nel fare riferimento alle due figure di Francesco Gaetano Caltagirone, diventato ufficialmente secondo socio di MPS facendo ulteriore shopping di azioni del Monte dei Paschi di Siena, e a Delfin, holding della famiglia Del Vecchio e anch’essa tra i principali azionisti della banca senese.
Vale la pena di ricordare che Caltagirone e Delfin figurano anche tra i maggiori soci di Mediobanca e di Assicurazioni Generali.
“Io credo di no, credo che non sia una cosa sana”, ha aggiunto Maranghi, mostrandosi invece favorevole all’OPS che Piazzetta Cuccia su Banca Generali, che consentirebbe invece al gruppo del Leone di rimanere “più indipendente”.
Dal canto suo, il CEO di Banca Generali Gian Maria Mossa oggi ha rimarcato, commentando l’OPS di Mediobanca, che “il CDA mi ha dato la delega per capire in qualche modo quali sono i razionali e le conseguenze industriali” e che, di conseguenza, “ ci prenderemo il tempo per analizzare bene la cosa , perché è molto importante il cosa. Creare un polo di wealth management sicuramente può avere senso ma nel nostro business è ancora più importante il come ”.
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