Mediobanca, quel blitz di UniCredit e la scelta improvvisa del grande rinvio della partita Banca Generali

Laura Naka Antonelli

16 Giugno 2025 - 11:21

Cosa sta succedendo nei piani alti di Mediobanca? L’esito del CDA straordinario è stato il rinvio dell’assemblea degli azionisti. C’entra UniCredit?

Mediobanca, quel blitz di UniCredit e la scelta improvvisa del grande rinvio della partita Banca Generali

Niente più Mediobanca Day fissato a oggi 16 giugno, giorno in cui l’assemblea degli azionisti di Piazzetta Cuccia sarebbe stata convocata per dare il suo verdetto sull’OPS lanciata su Banca Generali.

Il CDA straordinario di Mediobanca riunitosi nella giornata di ieri, domenica 15 giugno, si è concluso con il fermi tutti annunciato per mezzo di un comunicato, con cui la banca italiana predatrice della controllata di Generali e preda dell’OPS promossa da MPS-Monte dei Paschi di Siena si è così espressa:

Il Consiglio di Amministrazione di Mediobanca – Banca di Credito Finanziario S.p.A. (“MB”), nel riunitosi in data odierna, ha deliberato di rinviare al 25 settembre 2025 la data dell’Assemblea ordinaria degli Azionisti, originariamente convocata per il 16 giugno ai sensi dell’art. 104 TUF per l’approvazione dell’offerta pubblica volontaria di scambio su Banca Generali (l’“Offerta”).

Niente più D-Day per Mediobanca-Banca Generali, Nagel rimanda tutto a settembre

Che cosa è successo nel giro di pochi giorni? Come si spiega il dietrofront improvviso dell’amministratore delegato di Mediobanca Alberto Nagel, fino a una manciata di giorni fa, determinato a chiamare all’appello gli azionisti dell’istituto da lui guidato, per ricevere la loro benedizione all’OPS lanciata su Banca Generali?

C’entra il nuovo blitz di UniCredit, con il CEO Andrea Orcel che, stando ad alcune fonti finanziarie emerse durante il fine settimana, è entrato a gamba tesa anche nel capitale di Piazzetta Cuccia?

Le indiscrezioni relative alla nuova mossa di Piazza Gae Aulenti sono state rilasciate nella giornata di sabato 14 giugno, quando alcune fonti hanno rilevato che UniCredit, in qualità di azionista di Mediobanca, avrebbe partecipato alla imminente assemblea degli azionisti di Piazzetta Cuccia (ora posticipata di più di tre mesi), indetta per consentire ai soci di votare per l’OPS promossa su Banca Generali.

La decisione dopo il blitz di UniCredit in Mediobanca. Asse Orcel-Caltagirone?

Nuovo blitz firmato da Andrea Orcel, dunque, come ha riportato nella giornata di sabato un articolo di Bloomberg, che ha reso noto, sulla base di quanto comunicato da alcune fonti, che UniCredit deterrebbe una partecipazione azionaria nel capitale di Mediobanca pari all’1,9%accumulata negli ultimi sei mesi”.

Così il portavoce di UniCredit ha commentato le indiscrezioni:

“La banca ha circa 20 miliardi di euro di flussi di capitale al giorno e detiene regolarmente posizioni per conto dei clienti e per coprire posizioni dei clienti. Questo non è un caso diverso”.

Ma i rumor non sono rimasti circoscritti alla posizione accumulata dall’istituto gestito dal Ronaldo dei banchieri, di cui si parla ormai con cadenza quotidiana in relazione alla grande scommessa che porta il nome di Banco BPM.

Da altre indiscrezioni è emerso che Orcel, nell’ambito di quello che appare sempre di più come uno strano patto siglato (forse) con Francesco Gaetano Caltagirone - due figure, anche all’estero, presentate spesso come antitetiche - avrebbe addirittura prestato una quota fino al 2,5% all’imprenditore romano, consentendo a quest’ultimo, già tra i principali azionisti di Piazzetta Cuccia (oltre a essere ormai secondo azionista di MPS e tra i soci più importanti di Generali), di salire fino al 10% del capitale di Mediobanca.

Prima che si apprendesse della decisione di Mediobanca di rinviare la partita Banca Generali, Bloomberg aveva commentato il blitz di UniCredit, ipotizzando che Orcel avrebbe potuto affiancarsi ad altri azionisti di Mediobanca, come Delfin - holding della famiglia Del Vecchio - e ai Benetton, per mettere i bastoni tra le ruote al disegno di Alberto Nagel di inglobare Banca Generali, astenendosi anche lui dal voto durante l’assemblea degli azionisti, prevista inizialmente per la giornata di oggi.

Dal canto suo, Caltagirone avrebbe votato contro l’operazione per la conquista della controllata del Leone di Trieste.

Nagel messo all’angolo? Mediobanca si spiega, il fattore Generali

Di qui, è quanto si vocifera, la reazione di Mediobanca che, molto probabilmente, sentendosi messa all’angolo, ha così deciso di rinviare l’assemblea degli azionisti.

Pur decidendo di posticipare l’assemblea degli azionisti, Piazzetta Cuccia ha tenuto comunque a precisare con il comunicato con cui ha reso nota la decisione che “l’attività di engagement pre-assembleare ha confermato l’esistenza di un largo supporto del mercato all’Offerta, testimoniato anche dai pareri favorevoli unanimi dei proxy advisors”.

Detto questo, “alcuni soci, titolari di un investimento sia in Mediobanca sia in Assicurazioni Generali. hanno sottolineato l’esigenza di conoscere le valutazioni e l’orientamento di Assicurazioni Generali rispetto alla proposta di Mediobanca al fine di potersi esprimere nell’assemblea della stessa Mediobanca, anche considerando che l’adesione di AG (Assicurazioni Generali) è essenziale per il perfezionamento dell’operazione (vista la soglia minima irrinunciabile del 50+1% apposta da Mediobanca all’Offerta) ” su Banca Generali.

A tal proposito, Mediobanca ha ricordato che qualche giorno fa, per la precisione lo scorso 12 giugno, Generali ha spiegato con un comunicato stampa di aver avviato un processo di analisi della proposta avanzata da Mediobanca su Banca Generali, per valutarne le “implicazioni
commerciali, economiche e di valore
”. Un “elemento di novità” che, ha sottolineato Piazzetta Cuccia, “richiede di tener conto delle disponibilità e delle tempistiche di AG, alla luce dell’auspicio espresso da una parte della compagine sociale, di conoscere la posizione della Compagnia sull’offerta”.

Mediobanca ha comunque rimarcato “il forte razionale industriale e finanziario” dell’OPS lanciata su Banca Generali che si tradurrebbe, ha ricordato, nella creazione di “un leader italiano del Wealth Management”.

Sta di fatto che ora anche questa OPS tra le tante promosse a Piazza Affari si conferma OPS a parole, più che nei fatti, come d’altronde sta succedendo già da un po’ all’Offerta pubblica di scambio presentata da UniCredit per conquistare Banco BPM, a sentire le ultime dichiarazioni che sono state rilasciate dallo stesso Orcel.

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