Matteo Salvini moderato, il cambio di linea del leader leghista

Vincenzo Caccioppoli

26 Ottobre 2022 - 15:34

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Salvini è stato il perno moderato della coalizione di centrodestra. Possibile riscatto di credibilità per la Lega e il suo leader?

Matteo Salvini moderato, il cambio di linea del leader leghista

Durante la formazione del governo Meloni, Matteo Salvini ha svolto il ruolo di pontiere tra gli altri due alleati, che parevano vicino alla rottura. Fino a ora, il leader leghista aveva rappresentato nell’immaginario collettivo una figura poco affidabile e sempre pronta allo scontro, piuttosto che alla mediazione. Ma al di là di questa idea, il suo atteggiamento in questi giorni si è mostrato certamente molto più riflessivo e moderato rispetto al passato.

Ed è proprio grazie a questo che, nella formazione dell’esecutivo Meloni, sia proprio la Lega quella che esce meglio e più soddisfatta tra i due alleati della premier in carica. Salvini, dopo il deludente risultato elettorale, ha capito che doveva cambiare qualcosa per stabilizzare il partito all’interno, dove già si sentivano echi di contestazione alla sua linea, e all’esterno, con una erosione di consenso che è continuata senza sosta dalla crisi aperta nell’estate del 2019.

Ma il cambio di atteggiamento non significa essere arrendevoli o meno convinti su quelle che sono le idee e le battaglie storiche del partito ma, trattandosi di un governo che esprime la vittoria della sua coalizione, la sua azione dovrà essere soprattutto costruttiva e puntare sulla compattezza e sull’unità, per far fronte a una situazione critica del Paese.

Sa bene Salvini che questa potrebbe essere una delle ultime occasioni per mostrare la sua leadership, sia all’interno del Paese che al di fuori. Deve dimostrare che l’incredibile risultato ottenuto alle europee del 2019 non è stato frutto del caso, ma che può essere ripetuto, se non nella consistenza numerica, almeno nella sostanza. Al contrario, per la Lega si potrebbe aprire una crisi di credibilità da cui difficilmente si potrà riprendere.

Salvini e la Lega devono ricostruire la propria immagine, senza però tornare alle origini del partito fondato da Bossi. L’obiettivo dev’essere allargare il consenso con politiche economiche e sociali per riportare il Paese in carreggiata. Ecco allora che proprio dal governo Meloni può e deve rinascere il riscatto di Salvini, che era riuscito a portare un piccolo partito locale a racimolare consensi in tutt’Italia.

Ed è forse anche per questo che la stessa premier Meloni ha deciso di premiare lo sforzo di Matteo Salvini con il ruolo di ministro delle Infrastrutture e Mobilità Sostenibili.

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