La giornata delle materie prime: WTI e Brent in testa ai trend weekly e daily

Ufficio Studi Money.it

01/02/2019

L’ottava si appresta concludersi con un generale segno positivo per il settore delle commodities. In testa al trend weekly si trova il WTI, tra i peggiori della settimana il gas naturale il caffè e il mais

La giornata delle materie prime: WTI e Brent in testa ai trend weekly e daily

La giornata odierna sta per concludersi per le materie prime, così come anche l’ottava, per lo più con segni positivi. Cominciando dalle performance giornaliere il petrolio Brent segna un saldo positivo del 2,14%.

In seconda posizione il WTI, al momento in progresso dell’1,95%, terza posizione per il frumento che al momento segna una performance dell’1,24%. Bene anche gasolio, platino, zucchero e cotone che al momento si segnano performance sotto il punto percentuale. Tra le performance peggiori oggi il caffè, l’argento, il rame e il gas naturale.

Il trend settimanale

Il gas naturale tra l’altro si aggiudica il peggior posto in fondo alla classifica settimanale. Al secondo posto tra le performance weekly peggiori anche il caffè e il mais, che cedono rispettivamente l’1,54% e lo 0,17%.

Le migliori performance weekly invece appartengono al greggio che da inizio ottava segna una performance del 2,14%, al secondo posto l’argento in progresso dell’1,80%, mentre in terza posizione il rame che segna un saldo positivo dell’1,61%.

Il trend mensile

Osservate le performance a livello mensile si può notare che solo il gas naturale rimane in territorio negativo, cedendo il 5,21%. Tra i migliori andamenti mensili si nota il WTI che segna un 17,83%, mentre il Brent in progresso del 13,17%. In terza posizione il gasolio in saldo dell’11,68%.

Focus del giorno

I futures sul petrolio si sono apprezzati in scia alle sanzioni Usa sull’industria petrolifera statale venezuelana, nel tentativo di negare il flusso di denaro al presidente Nicolàs Maduro, pochi giorni dopo che il leader dell’opposizione Juan Guaidò si è dichiarato Presidente ad interim del paese.

Gli operatori dei mercati finanziari pensano che questo sia uno dei fattori che sta sostenendo il prezzo del greggio. Intanto la produzione dell’Organizzazione dei Paesi esportatori di petrolio è diminuita di 890 mila barili a giorno a gennaio, a 30,98 milioni di barili giornalieri, il più grande calo mensile in due anni.

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