Martina Strazzer spiega perché ha licenziato la dipendente incinta

Giorgia Paccione

21 Agosto 2025 - 11:19

Amabile non rinnova il contratto alla neomamma assunta in maternità. L’imprenditrice rompe il silenzio dopo una settimana di polemiche: la scelta non è legata alla gravidanza.

Martina Strazzer spiega perché ha licenziato la dipendente incinta

Dopo giorni di silenzio e una valanga di critiche sui social media, Martina Strazzer ha finalmente spiegato le ragioni del mancato rinnovo del contratto a tempo determinato di una dipendente incinta della sua azienda Amabile. L’imprenditrice 25enne, fondatrice del brand di gioielli che ha raggiunto un fatturato di oltre 7 milioni di euro nel 2024, ha pubblicato un lungo comunicato per chiarire la sua posizione in quello che è già stato ribattezzato sui social come il “caso Sara”.

La vicenda aveva preso piede lo scorso 12 agosto quando la giornalista Charlotte Matteini aveva riportato la notizia nella sua newsletter, raccontando la storia di Sara Cecconi, assunta dall’azienda modenese nel novembre 2024 quando era al quarto mese di gravidanza. L’assunzione era stata celebrata pubblicamente con video sui social media, presentandola come esempio virtuoso di inclusività aziendale. Tuttavia, alla scadenza del contratto a tempo determinato, avvenuta durante il periodo di maternità della dipendente, l’azienda ha deciso di non procedere al rinnovo, scatenando l’indignazione della community online.

La versione di Amabile sul mancato rinnovo della neomamma

Nel comunicato, la Strazzer ha precisato che non è stata la gravidanza a impedire l’assunzione o la permanenza in azienda. Secondo la versione dell’imprenditrice, la scelta di non rinnovare il contratto sarebbe stata motivata da “criticità molto più complesse e profonde” emerse durante verifiche interne supportate anche da consulenti esterni.

L’azienda ha spiegato che, nonostante l’intento iniziale fosse quello di costruire una collaborazione duratura, durante il rapporto lavorativo si sono infatti verificate delle problematiche relative all’operato della dipendente. “Non sempre le cose vanno come sperato”, ha scritto l’influencer, aggiungendo che Sara era stata selezionata tra numerosi candidati “esclusivamente per le competenze da lei dichiarate”.

Questa situazione avrebbe posto l’azienda davanti alla “scelta difficile” di non procedere con il rinnovo “perché non farlo avrebbe significato compromettere il bene dell’intera impresa e la tutela delle oltre 40 persone che ogni giorno lavorano da Amabile con dedizione e impegno”.

L’imprenditrice ha inoltre precisato di non voler compromettere la dignità o il futuro professionale dell’ex dipendente, giustificando così la scelta di non entrare nei dettagli specifici delle presunte criticità professionali emerse.

La risposta ha ricevuto oltre 35.000 like su Instagram, ma i commenti rimangono divisivi. Molti utenti hanno manifestato scetticismo riguardo alla versione aziendale, con alcuni che, facendo riferimento ai contenuti social in cui Martina Strazzer aveva elogiato pubblicamente il lavoro di Sara, accusano il brand di aver solo strumentalizzato la maternità.

Chi è Amabile: i numeri dell’azienda di Martina Strazzer

Amabile è il brand di gioielli fondato da Martina Strazzer nel 2019, quando aveva appena 19 anni. Nata a Modena nel 2000, la giovane imprenditrice ha abbandonato gli studi per dedicarsi completamente al business, utilizzando i social media come principale strumento di marketing e raccontando ogni fase di crescita della sua azienda attraverso una costante narrazione imprenditoriale.

L’azienda, costituita come Amabile S.R.L., ha registrato una crescita straordinaria, passando da piccolo business casalingo a realtà strutturata con oltre 40 dipendenti e un fatturato che nel 2024 ha toccato i 7.733.983 euro.

Il successo ha portato Martina Strazzer, oggi 25enne, a essere inserita nella prestigiosa classifica Forbes Under30.

Nel comunicato di risposta alle polemiche, l’imprenditrice ha fornito dettagli sulla gestione del personale, specificando che attualmente il 77% delle risorse in forza ha un contratto a tempo indeterminato. Dall’apertura dell’azienda sono stati avviati 11 tirocini, di cui 8 trasformati in contratti tuttora attivi, e 14 contratti di apprendistato, molti dei quali ancora in essere. Tre di questi sono stati trasformati anticipatamente a tempo indeterminato.

L’azienda ha registrato 14 cessazioni, la maggior parte delle quali dovute a dimissioni volontarie per nuove opportunità professionali o scelte personali. I casi di mancato rinnovo o mancato superamento del periodo di prova rappresentano, secondo i dati forniti, solo 6 risorse in totale, mentre si è verificato un unico licenziamento per giusta causa nell’intero periodo considerato.

Attualmente sono attivi 9 contratti a tempo determinato, principalmente collegati al punto vendita aperto di recente, e il team è composto prevalentemente da donne, a sottolineare l’impegno aziendale verso l’inclusività di genere.

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