Quanto tempo prima deve essere comunicato il mancato rinnovo del contratto a tempo determinato secondo la legge.
I contratti a tempo determinato sono caratterizzati per l’appunto da una durata prestabilita, motivo per cui si parla anche di “contratti a termine”.
Ciò non toglie che i lavoratori sperano nella proroga e magari nella successiva assunzione a tempo indeterminato, soprattutto se il lavoro sembra procedere al meglio. Scoprire che il contratto non è stato rinnovato senza preavviso può quindi risultare un’amara sorpresa. Il disagio principale è quello economico, perché chiaramente dalla cessazione del contratto di lavoro il dipendente non potrà fare affidamento sullo stipendio mensile. Nel frattempo, bisogna cercare un’altra occupazione.
Nonostante ciò, molti datori di lavoro non comunicano al personale la scelta di non rinnovare il contratto a tempo determinato, facendo affidamento sulla scadenza pattuita all’origine. Altri, invece, informano i dipendenti con una lettera, un’e-mail o una semplice telefonata. Così, soprattutto per chi ha cambiato diversi impieghi, non è facile capire le regole da seguire.
A tal proposito, ecco cosa prevede la legge sul preavviso del mancato rinnovo del contratto a tempo determinato.
Quanto tempo prima va comunicato il mancato rinnovo del contratto a tempo determinato
Per quanto possa risultare spiacevole, il mancato rinnovo del contratto a tempo determinato non deve essere comunicato necessariamente.
Di conseguenza, il datore di lavoro non è tenuto a rispettare un periodo di preavviso: il contratto termina alla scadenza. Nel linguaggio comune si parla sempre di rinnovo, anche se più spesso si verifica quella che la legge definisce come proroga. Quest’ultima, infatti, allunga la durata del contratto mantenendo le stesse condizioni previste in origine. Il rinnovo corrisponde invece a una ri-assunzione a tutti gli effetti dello stesso dipendente, con differenze rispetto ai precedenti contratti di lavoro tra le parti.
Proroga e rinnovo sono regolati in maniera differente, ma a prescindere da ciò il datore di lavoro non è obbligato a informare il dipendente di non aver previsto un rinnovo o una proroga. Così, il dipendente può rendersi conto che il contratto non è stato rinnovato in autonomia, semplicemente perché non ha ricevuto comunicazione differente da parte dell’azienda. Pur non esistendo un vero e proprio obbligo di preavviso, tuttavia, esiste comunque un tempo massimo entro il quale il lavoratore può rendersi conto del mancato rinnovo.
Entro quanto puoi sapere che il contratto a tempo determinato non è stato rinnovato
Come anticipato, il datore di lavoro non è obbligato a comunicare il mancato rinnovo del contratto a tempo determinato con un certo preavviso.
Vige comunque l’obbligo di inviare la comunicazione Unilav attraverso il portale regionale entro 5 giorni dalla cessazione del rapporto di lavoro, come pure in caso di trasformazioni, proroghe e così via. Questo adempimento non è in alcun modo legato al preavviso al dipendente, bensì si tratta di una formalità amministrativa e statistica.
La comunicazione obbligatoria del datore di lavoro è comunque necessaria a ufficializzare il termine del contratto, per esempio permettendo all’ex dipendente di accedere a sussidi e prestazioni, come l’indennità di disoccupazione. In caso di dubbi, i lavoratori possono accedere al portale Servizi lavoro (con Spid o altra identità digitale) e consultare la propria scheda anagrafica professionale completa, aggiornata in base alla comunicazione Unilav.
I Ccnl sul contratto a tempo determinato
Buona parte della contrattazione collettiva non regola espressamente la questione della comunicazione del mancato rinnovo del contratto a tempo determinato. I Ccnl che si esprimono al riguardo, di solito, confermano esplicitamente quanto previsto dalla legge e quindi che non è necessario alcun preavviso. Clausole differenti, tanto nella contrattazione nazionale quanto in quella individuale, non sono ammesse generalmente.
La legge consente deroghe soltanto per migliorare le condizioni del lavoratore, ma ipotizzare un preavviso del mancato rinnovo nasconde quasi sempre condizioni più sfavorevoli, anche perché contrasta apertamente con la definizione stessa del termine contrattuale.
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