Marta Fascina resta senza casa, ecco perché secondo la legge deve lasciare Arcore al più presto

Ilena D’Errico

11 Luglio 2023 - 12:09

condividi

Le indiscrezioni parlano chiaro, Marta Fascina resta senza casa: deve lasciare Arcore al più presto. Ecco quale potrebbe essere il perché e cosa prevede la legge.

Marta Fascina resta senza casa, ecco perché secondo la legge deve lasciare Arcore al più presto

Marta Fascina resta senza casa, come ci fa sapere un’indiscrezione di Dagospia, riportata anche da Repubblica. Pare che gli eredi Berlusconi abbiano altri progetti per la lussuosa villa San Martino, dove Silvio Berlusconi ha trascorso gli ultimi mesi di vita con la compagna e che ora spetta agli eredi. Fascina, insieme ai suoi familiari, dovrà quindi lasciare Arcore entro il mese di ottobre. Vediamo perché secondo la legge.

Marta Fascina deve lasciare Arcore? Cosa prevede la legge

Secondo quanto è emerso, pare che i figli di Silvio Berlusconi abbiano chiesto a Marta Fascina di lasciare la residenza signorile, indubbiamente il fiore all’occhiello del patrimonio del Cavaliere, entro il mese di ottobre. Di fatto, questa scelta rientra tra le facoltà degli eredi, tanto più che Marta Fascina non ha alcun diritto sulla villa.

Procediamo con ordine. Innanzitutto, vi è il testamento di Silvio Berlusconi, che attribuisce alla compagna Marta un legato pari a 100 milioni di euro. L’onorevole, quindi, non è nominata come erede e non ha alcun diritto ereditario sugli altri beni del gigantesco patrimonio. Anche riguardo a questo legato, in realtà, ci sono delle questioni dubbie.

In particolare, la formula con cui è stato scritto e le possibili lesioni di legittima potrebbero dare adito a una contestazione da parte della famiglia Berlusconi. Intento che comunque non sembra esserci, tutto lascia pensare che i figli accettino pacificamente le volontà del padre, “accontentandosi” di quanto spetta loro.

Ad ogni modo, anche ammettendo il legato in favore di Marta Fascina, non si configura così alcun diritto di proprietà sul patrimonio ereditario, comprendendo in questo Villa San Martino. Oltretutto, non sono presenti le circostanze che secondo la legge danno luogo a un diritto di abitazione da parte della donna.

Si ricorda, infatti, che Marta Fascina non si è mai sposata con Silvio Berlusconi – le celebri nozze hanno avuto un carattere puramente simbolico – e pertanto non gode dei diritti riservati al coniuge superstite. Silvio Berlusconi, peraltro, non le ha riservato un diritto d’usufrutto sulla villa.

È però anche vero che la legge Cirinnà garantisce il diritto di abitazione anche al convivente di fatto, nello specifico per un periodo pari alla convivenza, fino a un massimo di 5 anni. Ci sono quindi diverse ipotesi da fare a riguardo, poiché non sono note le residenze anagrafiche dei due, così come nemmeno eventuali date di spostamento delle stesse.

Potrebbero mancare i presupposti per la convivenza di fatto, consentendo quindi ai proprietari di negare l’utilizzo a Marta Fascina. Questo se, per esempio, la donna non avesse spostato la sua residenza ad Arcore. Altrimenti, la convivenza formale potrebbe risultare pari al tempo massimo concesso a Fascina per lasciare la villa, anche se c’è una questione che appare ancora più rilevante a riguardo.

Considerando l’apparente volontà degli eredi di accettare il testamento senza impugnarlo, pur essendovene - almeno astrattamente - i presupposti, si può immaginare che Fascina voglia a sua volta rinunciare al diritto di abitazione, qualora le spettasse. In questo modo si realizzerebbe una soluzione di compromesso, soddisfacente per entrambe le parti.

Questa supposizione appare piuttosto credibile e sarebbe perfettamente legale, tuttavia non vi sono informazioni a conferma e non è certo se saranno rese note o meno dagli interessati. La questione dello “sfratto” pare invece accertata, tanto che è stata confermata e discussa anche da vari esponenti politici. Non è affatto difficile, poi, leggere questa scelta come un vero e proprio messaggio politico di distacco.

Resta quindi nient’altro che attendere le prossime novità e capire se effettivamente Marta Fascina e i suoi familiari lasceranno la residenza di Arcore entro i 3 mesi concessi loro. Eventuali controversie restano comunque improbabili, sia in termini di efficienza, ma anche riguardo a una certa riservatezza che coinvolge tanto i figli Berlusconi quanto più l’onorevole Fascina.

Iscriviti a Money.it