Per il ministro Barbara Lezzi (M5S) la manovra gialloverde sarebbe stata bocciata per la diffidenza dell’UE nei confronti dell’Italia data dai precedenti governi.
La colpa alla fine sarebbe riconducibile al Partito Democratico, volendo anche ai tecnici di Monti, a Forza Italia e di conseguenza anche un po’ alla Lega. La bocciatura ufficiale della manovra da parte della Commissione Europea non dipenderebbe quindi dalle scelte del governo gialloverde.
Questo è il pensiero di Barbara Lezzi. Secondo il ministro per il Sud del Movimento 5 Stelle, l’Unione Europea non avrebbe creduto alla bontà della manovra carioca a causa della cattiva reputazione che ha l’Italia a Bruxelles, lasciata in eredità questa dai governi precedenti.
La Lezzi dà la colpa al PD
Senza dubbio non è un buon momento per il “governo del cambiamento”. Oltre ai dissidi interni tra Movimento 5 Stelle e Lega su decreto Sicurezza e ddl Anticorruzione, la maggioranza deve affrontare anche tutte le problematiche che arrivano da Bruxelles.
Come era logico aspettarsi, viste che le richieste di modifica alla manovra da parte dell’Unione sono state rispedite al mittente dal governo, la Commissione Europea ha bocciato definitivamente il Documento Programmatico di Bilancio presentato dall’Italia.
Un preludio questo all’apertura di una procedura di infrazione: se gli altri Paesi membri e l’Ecofin dovessero ratificare anche loro questa decisione, l’Italia potrebbe essere costretta a sistemare i propri conti con una manovra correttiva pena la scure delle sanzioni.
Una situazione molto delicata, con il governo che ora sarà chiamato a una lunga trattativa con la Commissione per cercare di porre rimedio senza arrivare a uno scontro ancor più frontale.
Prima dell’ufficialità della bocciatura arrivata poco prima di pranzo, che comunque era scontata, Barbara Lezzi è stata ospite in mattinata della trasmissione radiofonica Circo Massimo.
Tra i vari argomenti affrontati con i conduttori Massimo Gianni e Jean Paul Bellotto, inevitabilmente si è parlato anche della manovra economica. Sul tema, il ministro per il Sud ha dato una sua particolare chiave di lettura.
“Negli ultimi anni si è sempre promesso di sbloccare l’Italia - ha commentato la Lezzi - di spendere dei soldi per fare finalmente degli investimenti cosa che fino ad adesso non si è mai fatto”.
“Purtroppo noi scontiamo una cattiva reputazione - ha proseguito poi la 5 Stelle - quando noi diciamo vogliamo andare a spiegare in Europa non vogliamo spiegare la manovra perché è chiaro che la comprendono bene, il fatto è che non ci credono a causa dei governi precedenti”.
Le promesse mancate da parte degli scorsi governi quindi, secondo la Lezzi, avrebbero provocato una diffidenza di fondo della Commissione nei confronti dell’Italia. Una “cattiva reputazione” che ora starebbe scontando la nuova maggioranza.
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