Libia: Serraj accusa la Francia di appoggiare Haftar, che intanto dichiara l’ora zero

Mario D’Angelo

20 Luglio 2019 - 16:54

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Il generale Haftar dichiara l’ora zero della sua offensiva a Tripoli, che denuncia il coinvolgimento diretto di Francia, Egitto ed Emirati Arabi

Libia: Serraj accusa la Francia di appoggiare Haftar, che intanto dichiara l’ora zero

L’autoproclamato Esercito Nazionale Libico (LNA) capitanato dal comandante Khalifa Haftar ha dichiarato “l’ora zero” della sua offensiva verso Tripoli, una nuova, definitiva ondata di attacchi al governo riconosciuto internazionalmente di Fayez Serraj. Che intanto si dice pronto a respingere qualsiasi aggressione e accusa Egitto, Emirati e Francia non solo di appoggiare l’avversario, ma di supportarlo attivamente.

Libia: “Francia vuole bombardare Tripoli”

Con un post sulla pagina Facebook, la LNA ha incitato giovani libici ad unirsi all’esercito e all’offensiva contro Tripoli. “L’ora zero” dichiarata da Haftar preannuncia una nuova escalation di violenze e scontri nel Paese nordafricano.

L’Alto Consiglio della Libia, un organo del Governo di Unità Nazionale appoggiato dalle Nazioni Unite, ha detto ieri di aver raccolto intelligence che indicano probabili incursioni aeree da parte degli alleati di Haftar, ovvero Egitto, Emirati Arabi Uniti e Francia. In un comunicato, il Consiglio ha espresso “shock” per il fatto che 3 dei 6 Paesi che hanno firmato la tregua nel 2015 stanno supportando Haftar con uomini e truppe nel nuovo attacco a Tripoli.

Una denuncia vera e propria, quella del governo libico, alla Repubblica transalpina, che per il momento non risponde e non nega. I tre Stati sono accusati, conclude il comunicato libico, di aver organizzato un “impegno più ampio con Haftar per attaccare Tripoli, utilizzando jet da combattimento e armi avanzate”.

Secondo Serraj, fra gli obiettivi dei bombardamenti c’è l’aeroporto di Mitiga, l’unico funzionante della città, e Haftar non cercherà di evitare vittime fra i civili. La Libia è precipitata nel caos sin dall’estromissione di Gheddafi del 2011, ed è ora divisa in (almeno) due fronti. Il Paese ha una grande importanza geopolitica, sia per le sue riserve petrolifere sia per il controllo dei flussi migratori. La guerra di Haftar finora ha causato oltre mille morti, e 100.000 sfollati.

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