Le migliori banche per prestiti agli studenti nel 2025

Emanuele Di Baldo

29 Luglio 2025 - 14:37

Gli studenti universitari italiani possono accedere a prestiti agevolati per finanziare i propri studi. Ecco le migliori soluzioni attuali (ma con novità in arrivo).

Le migliori banche per prestiti agli studenti nel 2025

Finanziare gli studi di un aspirante laureato - o magari un master post-laurea - è una delle spese che grava di più sul bilancio di una famiglia, oltre che dello studente stesso. Non a caso, in Italia andare all’università rappresenta ancora un passo importante non solo dal punto di vista accademico ma anche da quello economico. Studiare e lavorare, in molti casi, può non bastare: ma forse non tutti sono a conoscenza dei prestiti per lauree e master che possono essere sottoscritti a condizioni vantaggiose con diverse banche.

La realtà di oggi ci dice che in Italia appena uno studente su 100 finanzia i propri studi con i prestiti ad honorem, contro il 50% e oltre del Nord Europa e, addirittura, il 90% del Regno Unito.

Tutto ciò nonostante alcune opportunità ci siano. I dati raccolti dal Corriere della Sera parlano chiaro. In attesa del rilancio governativo del Fondo per lo Studio, ecco quali sono ad oggi le banche che offrono le condizioni migliori per i prestiti studenteschi.

Perché sono importanti i finanziamenti per gli studenti universitari?

Oltre a ciò che abbiamo anticipato, i prestiti per studenti universitari rivestono un ruolo cruciale nel garantire accesso all’istruzione superiore anche a giovani meritevoli ma privi di supporti economici familiari. In Italia, sebbene il diritto allo studio sia sancito dalla Costituzione e sostenuto da borse di studio erogate dal Ministero dell’Università e della Ricerca tramite fondi regionali, tali contributi spesso non coprono integralmente tasse, affitti e spese legate al corso di studi. Per questo motivo, i finanziamenti accessibili come i prestiti d’onore diventano strumenti essenziali per colmare il gap tra disponibilità economiche individuali e costi reali dell’istruzione, favorendo l’inclusione finanziaria di studenti ad alto potenziale.

Come detto, diversi rapporti istituzionali evidenziano che solo una minima percentuale di studenti italiani utilizza questo strumento: meno dell’1 %, contro il 12 % in Germania o oltre il 50 % in Svezia e Paesi Bassi. Questo dato riflette sia una cultura prudente nei confronti dell’indebitamento studentesco, sia una certa sottoutilizzazione delle risorse pubbliche disponibili. Altri fattori, come procedure amministrative complesse o limitate garanzie offerte, hanno finora di certo ostacolato la diffusione del prestito tra i giovani, nonostante i tanti anni accademici alle spalle con le agevolazioni in vigore.

Ma perché sono così importanti questi prestiti? In primo luogo, ampliano l’opportunità di laurearsi anche in contesti socio‑economici svantaggiati; in secundis, contribuiscono a ridurre la dispersione formativa e favoriscono le «carriere» attraverso l’accesso agevolato a master e specializzazioni (anche all’estero). Inoltre, la possibilità di dilazionare il rimborso, spesso con periodi ponte in cui si paga solo interesse o niente, rende il prestito una soluzione più sostenibile rispetto a forme tradizionali di indebitamento. Senza dimenticare la necessità di colmare il gap tra l’Italia e gli altri Paesi europei in termini di giovani laureati e competitività formativa.

Le migliori banche per i prestiti per università e master: la classifica 2025

Stando ai dati attuali e in attesa delle imminenti novità ministeriali, ci sono delle possibilità concrete già oggi per gli studenti universitari. Torniamo all’indagine del Corriere della Sera per scoprire quali sono le banche che offrono le condizioni più favorevoli per gli aspiranti laureati. In classifica ne troviamo ben 7 - e sono tutti nomi importanti.

Intesa Sanpaolo: fino a 75.000 euro per finanziare studi universitari e post-laurea

Il prestito per studenti universitari offerto da Intesa Sanpaolo è uno dei più flessibili e generosi disponibili in Italia. L’importo finanziabile parte da 1.500 euro e può arrivare fino a 75.000 euro, coprendo interamente corsi universitari, master, programmi post-laurea e persino formazione all’estero. Il grande vantaggio è nella durata: il rimborso può avvenire in un periodo che va da 2 a 30 anni, con inizio posticipato di due anni rispetto all’erogazione. In questo intervallo iniziale lo studente non sostiene alcun costo, né per interessi né per quota capitale.

La struttura del prestito è pensata per favorire l’accesso anche a chi non ha garanzie personali o familiari, grazie alla formula ad honorem. Non ci sono spese di istruttoria né costi accessori, e il prestito è accessibile indipendentemente dall’università frequentata, senza necessità di convenzioni. Grazie alla possibilità di dilazionare il rimborso nel lungo termine, è una delle opzioni più adatte per chi desidera investire sul proprio futuro accademico in maniera seria e duratura.

BNL BNP Paribas: un prestito strutturato con tutele e ampio preammortamento

BNL (gruppo BNP Paribas) propone, invece, un prestito universitario con condizioni flessibili e mirate a sostenere chi vuole completare o proseguire la propria formazione accademica, anche con corsi post-laurea o all’estero. L’importo finanziabile va da 5.000 a 70.000 euro, con piano di rimborso compreso tra 6 e 10 anni. Il prestito prevede un preammortamento iniziale della durata di 12, 24 o 36 mesi, durante il quale si pagano soltanto gli interessi. Ciò consente allo studente di pianificare il rimborso del capitale in un secondo momento, dopo la conclusione degli studi.

Il prestito non prevede spese di istruttoria, ma è soggetto a una imposta sostitutiva dello 0,25% sull’importo erogato, come stabilito dalla normativa fiscale italiana. Non è necessario che l’università sia convenzionata con l’istituto bancario: il finanziamento è aperto a tutti i percorsi riconosciuti, a prescindere dall’ateneo scelto.

Banca Sella: ideale per master e percorsi internazionali, con ampio margine di rimborso

Banca Sella propone un prestito pensato per studenti che affrontano corsi di laurea, master universitari, corsi specialistici o formazione avanzata, anche in contesti internazionali. L’importo erogabile parte da 0, ma può arrivare fino a 50.000 euro, con la possibilità di estensione fino a 75.000 euro per chi frequenta università convenzionate. La durata massima del prestito è di 10 anni, cui si aggiunge un preammortamento di 24 mesi successivi alla fine del corso, durante il quale non si paga nulla – né capitale né interessi.

La struttura del rimborso è costruita in modo da essere proporzionata al percorso formativo intrapreso, offrendo massima flessibilità. L’unico costo da sostenere è una commissione di istruttoria dello 0,5% sull’importo erogato; non sono previste altre spese.

BPER Banca: flessibilità e trasparenza per studenti universitari e post-laurea

BPER Banca mette a disposizione degli studenti un prestito adatto a coprire le spese di corsi di laurea, master e percorsi di formazione specialistica. L’importo finanziabile arriva fino a 50.000 euro (partendo da un minimo di 6.000), mentre la durata del piano di ammortamento può estendersi fino a 7 anni, con la possibilità di richiedere un periodo di preammortamento massimo di 24 mesi più 6 mesi ulteriori. Durante questa fase iniziale, si pagano soltanto gli interessi maturati, rinviando il rimborso del capitale a dopo il completamento del percorso formativo.

Il prodotto è privo di costi accessori, senza commissioni di istruttoria e senza spese di incasso rata, offrendo uno dei pacchetti più trasparenti del panorama bancario. Attenzione, però: il finanziamento è accessibile e collegato a un accordo con l’Istituto Giuseppe Toniolo e, quindi, convenzionato con l’Università Cattolica di Milano e dedicato agli studenti che partecipano ai programmi di double/dual/joint degree.

UniCredit: una soluzione personalizzabile, anche senza garanzie

Il prestito per studenti universitari offerto da UniCredit si distingue per la possibilità di personalizzazione in base alla durata del corso di studi. L’importo massimo erogabile è di 27.700 euro, rimborsabili in un arco temporale che va da 1 a 15 anni. Il piano include una fase di preammortamento di 12 o 24 mesi, durante la quale lo studente non paga nulla.

UniCredit ha attivato convenzioni con numerose università, italiane e internazionali (come gli Atenei Piemontesi Corep, Johns Hopkins University, la Bocconi di Milano e la Luiss di Roma) e non è disponibile per studenti iscritti a qualsiasi ateneo. La procedura di richiesta è interamente digitale e non richiede necessariamente la presenza fisica in filiale. Il prestito è privo di commissioni di istruttoria ma può prevedere il pagamento di imposte.

Banco BPM: un’offerta con ampia durata e possibilità di rientro progressivo

Banco BPM partecipa all’iniziativa del Fondo per lo Studio offrendo un prestito fino a 25.000 euro (da un minimo di 3.000 euro), strutturato per sostenere i costi dell’università, master, corsi post-laurea e formazione specialistica. Il piano di rimborso può durare fino a 10 anni, e include un preammortamento iniziale di massimo 30 mesi, durante cui si pagano solo gli interessi. Questo meccanismo consente di rimandare l’onere economico principale dopo la fine degli studi, compatibilmente con l’inizio della carriera lavorativa.

Il finanziamento è esente da spese di istruttoria e incasso, ma può essere soggetto a imposte caso per caso. Non sono richieste garanzie personali, grazie alla copertura statale, ed è aperto a tutte le università.

BPER – Fondo per lo Studio: prestito pubblico garantito dallo Stato

Oltre al prodotto bancario standard, BPER Banca partecipa anche attivamente al Fondo per lo Studio, iniziativa promossa e gestita da Consap (MEF), con l’obiettivo di garantire l’accesso al credito per studenti meritevoli ma senza garanzie. Il prestito copre un importo massimo di 25.000 euro, con preammortamento fino a 90 mesi e rimborso possibile entro 15 anni. Il vantaggio principale è rappresentato dalla garanzia pubblica dello Stato che copre l’intero importo erogato, senza necessità di fideiussioni o coobbligati.

L’erogazione è subordinata alla frequenza di corsi universitari, master, ITS o corsi post-laurea accreditati, in Italia o all’estero, e non prevede vincoli legati al reddito familiare o all’università di iscrizione. L’interesse applicato è calmierato, in linea con le disposizioni pubbliche. La domanda si presenta tramite una banca aderente – tra cui appunto BPER – e richiede l’approvazione finale di Consap.

Questo prestito rappresenta una delle opzioni più accessibili e inclusive, ideale per studenti che non trovano risposte nel mercato del credito privato.

Prestiti d’onore per studenti: cosa ci aspetta il futuro?

Il futuro dei prestiti d’onore per studenti in Italia sta cambiando, anzi evolvendo. Da un lato il Governo, attraverso il Ministero dell’Università e la collaborazione con Consap, ha predisposto un decreto interministeriale per ampliare l’ambito dei corsi ammissibili - includendo master post‑laurea, corsi ITS, alta formazione artistica e specialistiche all’estero - e alzare l’importo erogabile fino a 70.000 euro per chi studia all’estero. Parallelamente, la digitalizzazione delle procedure è ormai avviata. Dal 2025 è previsto che tutte le richieste vengano gestite online tramite SPID, rendendo l’iter più fluido, rapido e accessibile. La semplificazione dell’iter, d’altronde, è un passo fondamentale non solo per aumentare le domande, ma per superare la diffidenza culturale verso il prestito studentesco.

Ma è la natura stessa del prestito d’onore che sta cambiando: grazie alla legge n. 106/2024, lo Stato offrirà una controgaranzia fino al 70 % della quota capitale erogata, riducendo il rischio per le banche e favorendo condizioni economiche favorevoli per gli studenti. In parallelo, il coinvolgimento della CDP con il programma europeo Skills & Education contribuirà a erogare ulteriori risorse e ad ampliare significativamente la platea di studenti sostenuti, con un impatto stimato di circa 200.000 giovani potenzialmente interessati alle opportunità finanziarie.

Sul piano culturale, il rilancio del fondo, però, dovrà essere accompagnato da una strategia di comunicazione istituzionale efficace: informare studenti e famiglie sulla reale accessibilità del prestito, sui suoi vantaggi e sui requisiti minimi, potrà contribuire a spezzare i pregiudizi sull’indebitamento studentesco.

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