Lavoro occasionale in agricoltura, retribuzione oraria: novità Inps sui voucher 2017

Anna Maria D’Andrea

12 Luglio 2017 - 15:14

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Lavoro occasionale in agricoltura: dopo le polemiche degli scorsi giorni l’Inps pubblica un messaggio con nuove regole e importo dei nuovi voucher 2017 per il lavoratori agricoli.

Lavoro occasionale in agricoltura, retribuzione oraria: novità Inps sui voucher 2017

Lavoro occasionale in agricoltura retribuito con i nuovi voucher 2017: arriva dall’Inps un messaggio datato 12 luglio 2017 con la rettifica della paga oraria per il lavoratore agricolo che effettua prestazioni di lavoro occasionale.

Con il contratto di prestazione occasionale per i lavoratori agricoli era stato precedentemente fissato tra i 6,50 euro e i 7.50 euro il compenso orario minimo, limite ben inferiore a quanto previsto per la generalità delle prestazioni occasionali in ambito d’impresa.

Regole diverse per i lavoratori del settore agricolo che verranno retribuiti con i nuovi voucher 2017, o meglio sarebbe dire con il nuovo contratto di prestazione occasionale.

Per alcuni è PrestO, per altri CPO ma per la maggior parte delle persone si tratta semplicemente dei nuovi voucher: è il nuovo contratto Inps telematico per la retribuzione delle prestazioni di carattere occasionale che, nel settore agricolo, potrà essere utilizzato nel rispetto di specifiche regole e con particolari limitazioni.

La polemica degli scorsi giorni che ha portato all’immediata rettifica da parte dell’Inps riguarda il fatto che per il settore agricolo non vale la retribuzione minima di 9 euro all’ora.

Per i lavoratori agricoli il minimo retributivo orario è quello stabilito dal contratto collettivo stipulato dalle associazioni sindacali comparativamente più rappresentative sul piano nazionale.

Di seguito tutte le regole, retribuzione oraria e limiti di utilizzo di PrestO per il lavoro agricolo e quali sono i casi in cui è ammesso l’uso dei nuovi voucher Inps in agricoltura.

Lavoro occasionale in agricoltura: novità Inps sui voucher 2017

Nel settore agricolo l’uso dei nuovi voucher è ammesso esclusivamente nei confronti delle seguenti categorie di lavoratori:

  • titolari di pensione di vecchiaia o di invalidità;
  • giovani con meno di venticinque anni di età, se regolarmente iscritti a un ciclo di studi presso un istituto scolastico di qualsiasi ordine e grado ovvero a un ciclo di studi presso l’università;
  • persone disoccupate, ai sensi dell’articolo 19 del decreto legislativo 14 settembre 2015, n. 150;
  • percettori di prestazioni integrative del salario, di reddito di inclusione (REI o SIA, che costituisce la prestazione di sostegno all’inclusione attualmente vigente e destinata ad essere sostituita dal REI), ovvero di altre prestazioni di sostegno del reddito.

Inoltre i suddetti lavoratori non devono risultare iscritti in uno degli elenchi anagrafici comunali degli Operai a Tempo Determinato - OTD di più recente pubblicazione.

Oltre a tali regole valgono i limiti specifici per l’utilizzo di PrestO, ovvero non potranno utilizzare i nuovi voucher Inps le imprese con più di 5 dipendenti assunti con contratto di lavoro a tempo indeterminato e nei confronti di lavoratori con i quali si è già avuto nei 6 mesi precedenti un rapporto di lavoro.

Lavoro occasionale in agricoltura con i nuovi voucher 2017: retribuzione oraria

Più che sui limiti di utilizzo negli ultimi giorni l’attenzione dei lavoratori del settore agricolo si è concentrata sull’importo di retribuzione oraria.

Mentre per tutti gli altri settori si è stabilito che il minimo orario dei nuovi voucher Inps sia di 9 euro, per il settore agricolo sono previste regole differenti. La retribuzione oraria dei lavoratori del settore agricolo assunti con il contratto di prestazione occasionale PrestO è quello individuato dal contratto collettivo stipulato dai sindacati del comparto più rappresentative sul territorio.

Come specificato dall’Inps con la circolare generale concernente le regole per l’utilizzo dei nuovi voucher, la retribuzione per il settore agricolo applicando il CCNL operai agricoli e florovivaisti prevede tre importi minimi di retribuzione oraria:

  • area 1: € 7,57;
  • area 2: € 6,94;
  • area 3: € 6,52.

Si tratta di cifre ben lontane dai 9 euro fissati dalla normativa generale. Errore o disattenzione che sia poco conta.

L’Inps con il messaggio del 12 luglio 2017 ha stabilito i nuovi (e si spera definitivi) importi di retribuzione oraria con voucher nel settore agricolo:

Area professionaleMisura del compenso minimo (Orario e Giornaliero)
1^ € 9,65 e € 38,60
2^ € 8,80 e € 35,20
3^ € 6,56 e € 26,24

Si ricorda che la misura del compenso minimo giornaliero si applica alle prestazioni di durata non superiore a quattro ore giornaliere.

Le parti (utilizzatore e lavoratore) possono liberamente regolare lo svolgimento della prestazione sulla base di compensi di misura superiore a quelle minime sopra indicate.

Nuovi voucher Inps in agricoltura: limiti orari e di retribuzione con PrestO

Per i lavoratori del settore agricolo i limiti di utilizzo e di retribuzione con i nuovi voucher sono differenti e riproporzionati sulla base del compenso orario minimo attualmente previsto:

  • i lavoratori dell’area 1 possono prestare lavoro occasionale per un massimo di 330 ore annue;
  • i lavoratori agricoli dell’area 2 per un massimo di 360 ore annue;
  • i lavoratori dell’area 3 per un massimo di 383 ore annue.

Tuttavia questi limiti orari si riferiscono alla prima delle circolari Inps: non sono presenti ulteriori indicazioni nel messaggio pubblicato il 12 luglio 2017 e pertanto per le regole specifiche bisognerà molto probabilmente attendere ulteriori chiarimenti.

Nuovi voucher Inps in agricoltura: obblighi di rendicontazione e di comunicazione preventiva obbligatoria

I datori di lavoro che si avvalgono dell’utilizzo dei nuovi voucher Inps in agricoltura sono tenuti ad effettuare comunicazione preventiva e rendicontazione in una singola procedura.

Almeno 60 minuti prima dell’inizio della prestazione lavorativa sarà necessario trasmettere sul sito dell’Inps o tramite Contact Center le seguenti informazioni del lavoratore:

  • i dati identificativi del prestatore;
  • la misura del compenso pattuita;
  • il luogo di svolgimento della prestazione lavorativa;
  • la durata della prestazione lavorativa collocata entro un periodo massimo di tre giorni consecutivi;
  • altre informazioni per la gestione del rapporto di lavoro.

Nel caso di mancato svolgimento della prestazione lavorative il datore di lavoro dovrà comunicare all’Inps la revoca all’utilizzo dei nuovi voucher PrestO entro le ore 24.00 del terzo giorno successivo alla data conclusiva dell’arco temporale originariamente previsto per lo svolgimento della prestazione (non superiore a tre giorni consecutivi).

Una volta decorso il terzo giorno successivo alla data conclusiva dell’arco temporale originariamente previsto per lo svolgimento della prestazione, l’INPS procede ad integrare il compenso pattuito e quindi ad addebitare il costo dei nuovi voucher Inps al datore di lavoro.

Lavoro occasionale settore agricolo: retribuzione accreditata al lavoratore entro il 15 del mese successivo

Anche nel settore agricolo il compenso dovuto per le prestazioni di lavoro occasionale con i nuovi voucher PrestO è accreditato dall’Inps sul conto corrente ovvero inviato tramite bonifico.

L’Inps specifica che nel caso in cui la prestazione di lavoro occasionale inquadrata nel regime retributivo dei nuovi voucher Inps si collochi tra due mesi, il pagamento verrà effettuato entro il 15 del mese successivo alla data finale dell’arco temporale indicato.

Ad esempio, per prestazioni di lavoro occasionale con data fissata tra il 30 settembre 2017 e il 2 ottobre 2017 il pagamento da parte dell’Inps sarà effettuato entro il 15 novembre 2017.

Per approfondire i lettori possono consultare la guida a come funziona PrestO e chi può utilizzare i nuovi voucher Inps per le imprese e per le prestazioni occasionali in ambito domestico.

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