Lavoro nelle festività: regole e calendario 2017

Anna Maria D’Andrea

26/05/2017

26/05/2017 - 16:06

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Lavoro festivo: come funziona e quali sono le regole per lavoratori e datori di lavoro? Ecco la guida al lavoro nelle festività 2017, calendario e retribuzione per chi lavora in giorni festivi e di domenica.

Lavoro nelle festività: regole e calendario 2017

Lavoro nelle festività, quali sono le regole per il lavoratore e il datore di lavoro e quali sono le festività da calendario per il 2017?

Le regole e la retribuzione per il lavoro festivo e di domenica sono differenti e vengono disciplinate dai diversi contratti collettivi di lavoro. Un esempio di lavoratori ai quali viene richiesta la disponibilità nei giorni di festa riguarda chi è impiegato nel settore della ristorazione, nei locali e nei centri commerciali che tuttavia ha diritto al riposo compensativo. In linea di principio si tratta di settori ai quali si applica il CCNL Commercio: ferie e festività sono retribuite secondo le regole contenute nel contratto collettivo.

In qualsiasi settore tuttavia è possibile trovarsi a effettuare ore di lavoro festivo, per specifici motivi aziendali. Il lavoratore ha l’obbligo di lavorare nelle festività o può decidere di astenersi dalla prestazione lavorativa?

In ogni caso, per quel che riguarda le regole e soprattutto il calendario del lavoro nelle festività la legge prevede la stessa disciplina per tutti i lavoratori e i datori di lavoro e, pertanto, nell’articolo analizzeremo nel dettaglio quali sono le festività da retribuire e quale il trattamento previsto in caso di festività nazionale domenicale o infrasettimanale e festività soppressa.

Come si avrà modo di osservare, la disciplina che stabilisce le regole relative al lavoro nelle festività prevede modalità differenti di retribuzione.

Un caso particolare riguarda le festività soppresse 2017, giornate di lavoro prima considerate festive e che invece attualmente godono di una disciplina diversa per quanto riguarda retribuzione e diritti del lavoratore.

La normativa che disciplina il lavoro nelle festività, le regole e il calendario 2017 è una tematica controversa sia per i lavoratori che per i datori di lavoro.

Per cercare di offrire un quadro chiaro e complessivo di regole e calendario 2017 relativo al lavoro festivo nell’articolo ci soffermeremo sulle differenze di trattamento e retribuzione per le festività nazionali, festività domenicali o infrasettimanali e festività soppresse.

Lavoro nelle festività: regole e calendario 2017

Il lavoro nelle festività è disciplinato per quel che riguarda il trattamento retributivo dovuto dal datore di lavoro al dipendente dal CCNL di riferimento e in ogni caso al lavoratore è dovuto, in caso di lavoro festivo, il pagamento o il recupero tramite riposi compensativi o permessi.

Il lavoro festivo viene retribuito sempre più rispetto al lavoro nei giorni feriali; in ogni caso tuttavia non è obbligatorio per il lavoratore lavorare nelle festività e ognuno ha diritto ad astenersi dal lavoro durante i giorni festivi e a percepire regolarmente la retribuzione.

Tuttavia per esigenze aziendali che spesso vengono indicate nel contratto di assunzione il lavoro nelle festività in alcuni settori è spesso dovuto, come nel caso di pubblici esercizi o di attività commerciali. In questi casi di parla appunto di lavoro festivo e la retribuzione spettante al lavoratore è quella ordinaria maggiorata sulla base di quanto previsto dal CCNL della propria categoria.

Per chi lavora nei giorni di festa è inotre un diritto avere il riposo compensativo, di durata pari alla prestazione svolta.

Quali sono le regole da seguire e qual è il calendario 2017 per il lavoro nelle festività? Analizziamo nel dettaglio cosa stabilisce la legge sul lavoro festivo, retribuzione e i riposi compensativi

Lavoro nelle festività: calendario 2017

Cominciamo con il calendario delle festività 2017, ovvero i giorni in base a cui si applicano le regole relative al lavoro nelle festività.

Il calendario delle festività 2017 è suddiviso sulla base di festività nazionali e infrasettimanali.

Le festività nazionali sono quelle del 25 aprile, il 1° maggio, il 2 giugno.

Le festività infrasettimanali sono, invece, il giorno del Santo Patrono del Comune di lavoro, il 1° gennaio, il 6 gennaio, il Lunedì di Pasqua, il 1° novembre, l’8 dicembre e i giorni del 25 e del 26 dicembre.

Le regole sulle festività previste dal calendario 2017 prevedono che, in caso di festività nazionale, il lavoratore venga retribuito come previsto per la domenica.

Per quel che riguarda le festività infrasettimanali, il lavoratore ha diritto ad un giorno di riposo aggiuntivo ma non è obbligatorio un aumento di retribuzione in busta paga.

Specifiche regole, invece, per le festività soppresse, ovvero le giornate indicate come festività nella legge 260 del 1949 e abolite dalle successive disposizioni.

Lavoro nelle festività: festività soppresse calendario 2017

I datori di lavoro, chiamati ad elaborare il Libro unico del Lavoro dovranno pagare ai lavoratori anche la retribuzione aggiuntiva spettante a titolo di ferie e permessi delle festività soppresse.

Quali sono le festività soppresse da retribuire in base al calendario 2017?

Si tratta dei giorni del 19 marzo, San Giuseppe; dell’Ascensione, il 39° giorno dopo Pasqua, del 19 giugno, il Corpus Domini e del 4 novembre, la festa dell’Unità nazionale.

Il lavoratore ha diritto per i giorni di festività soppresse a permessi retribuiti che maturano in proporzione all’orario di lavoro annuale, calcolato per dodicesimi e per i mesi in cui le giornate di lavoro sono state superiori a 15 giorni.

La festività soppressa del 4 novembre è disciplinata in base alle regole previste dai CCNL e, nella maggior parte dei casi, viene allineata a quanto previsto per le festività domenicali.

Nella maggior parte dei CCNL il 4 novembre, giorno dell’Unità Nazionale, prevede l’assorbimento del trattamento nei Rol o la compensazione di tutte le festività soppresse con 32 ore di permessi individuali retribuiti in busta paga.

Lavoro nelle festività: regole e retribuzione in busta paga

Per quel che riguarda il lavoro nelle festività, la regola generale stabilisce che il giorno di festivo debba essere considerato non come giornata di riposo assoluto ma come giorno in cui il lavoratore può decidere di astenersi dalla prestazione di lavoro richiesta dal datore di lavoro.

Il lavoro festivo essere sempre stabilito con accordo tra le parti, ovvero tra datore di lavoro e dipendente e oltre alla maggiorazione delle retribuzione si ha diritto al riposo compensativo della stessa durata della prestazione lavorativa data.

Il diritto soggettivo del lavoratore di astenersi dalla prestazione lavorativa in caso di festività infrasettimanale civile o religiosa è stato stabilito dalla sentenza della Corte di Cassazione 16592/2015, nel quale è stato stabilito il principio in cui il lavoratore può scegliere di non lavorare nelle festività.

Le regole stabiliscono inoltre che il lavoro nelle festività è limitato a casi eccezionali e il lavoratore avrà diritto ad una retribuzione aggiuntiva sulla base di quanto stabilito dal CCNL, ovvero l’ordinario trattamento economico previsto e quello relativo allo svolgimento di prestazione lavorativa nella festività.

Quali sono le regole, invece, relative alla retribuzione del lavoro nelle festività? Le disposizioni vigenti prevedono una distinzione in base al tipo di festività.

Lavoro nelle festività: come funziona la retribuzione del lavoro festivo

Per le festività nazionali, la retribuzione da destinare in busta paga al lavoratore sarà pari a quanto previsto per i giorni di lavoro di domenica.

Le festività infrasettimanali, al contrario, prevedono il diritto per il lavoratore di essere pagato esclusivamente con un giorno di riposo in più e non con un aumento, a meno che il Contratto collettivo non preveda diversamente.

Per i lavoratori retribuiti in misura fissa è stabilito che la paga corrisponda a quanto previsto per una normale giornata di lavoro.

La regole prevede invece che per i lavoratori retribuiti ad ore, il lavoro nelle festività venga indennizzato con la normale retribuzione calcolata su 1/6 dell’orario settimanale; la festività non deve essere pagata nel caso in cui il lavoratore non eserciti attività lavorativa per un periodo superiore ai 15 giorni.

Per i lavori a settimana corta, la paga per le festività infrasettimanali è calcolata dividendo la retribuzione settimanale per i 5 giorni di lavoro effettuati. Inoltre, non spetta una paga aggiuntiva per le festività dei sabati non lavorativi, considerati come giorno non lavorativo, ovvero feriale a zero ore.

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