Il reato di epidemia può derivare anche da condotte omissive, aprendo scenari inediti per responsabilità penale e libertà individuale. Ne discutiamo con Lorenza Morello.
La recente sentenza della Cassazione n. 27515/2025 segna una svolta significativa nell’interpretazione del reato di epidemia. Fino ad oggi, la giurisprudenza aveva ritenuto che la “diffusione di germi patogeni” potesse configurarsi solo in presenza di condotte attive: lo spargimento intenzionale dell’agente patogeno da parte del soggetto agente. In altre parole, non era considerato reato il caso in cui un individuo, pur essendo portatore di un agente patogeno, causasse la trasmissione ad altri senza azioni dirette.
Le Sezioni Unite della Cassazione, invece, ampliano ora la portata della norma, includendo tra le possibili fattispecie penali anche le condotte omissive. Ciò significa che il semplice mancato rispetto di doveri di prevenzione o di isolamento, laddove possa generare un’epidemia, può diventare oggetto di responsabilità penale.
Lorenza Morello, giurista d’impresa, sottolinea come la pronuncia abbia effetti profondi non solo sul piano penale, ma anche sulle libertà individuali.
Il dibattito ora si sposta sull’interpretazione pratica della norma: quali comportamenti costituiscono omissioni rilevanti e quali strumenti di prevenzione saranno richiesti per evitare conseguenze penali? La sentenza 27515/2025 sembra aprire la strada a una giurisprudenza più rigorosa e attenta alla tutela della salute pubblica, ridefinendo la nozione stessa di responsabilità nell’ambito delle epidemie.
Lorenza Morello
Giurista d’impresa, e Presidente di APM (Avvocati Per la Mediazione), Lorenza Morello, si occupa di aziende, internazionalizzazione e ristrutturazione del debito e ritiene da decenni che la sua “missione” sia quella di rendere il diritto più comprensibile a tutti. Aiuta le aziende e le persone a prevenire il conflitto anziché venirne travolte.
Laurea a Torino con 110 magna cum laude e premio Bruno Caccia, ha studiato a Oxford, Strasburgo, Oldenburg, Atene e Montreal. Autrice di molteplici pubblicazioni (tra le ultime “No taxation without representation”) è volto televisivo in Italia e all’estero anche grazie al suo ruolo di consulente di “Casa Italia”, su Rai Italia, in cui risponde ai quesiti e ai dubbi degli italiani nel mondo.
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