Una crisi invisibile cresce nel cuore dell’Europa. Una sola scintilla potrebbe scatenare un effetto domino sui mercati e sulle banche del continente.
L’economia globale è in bilico. Da un lato, gli indici di Wall Street continuano a toccare nuovi massimi storici, sulle attese di tagli dei tassi e grazie al rinnovato ottimismo sull’AI. Dall’altro, i fondamentali raccontano una realtà ben più complessa, fatta di tensioni geopolitiche, guerre persistenti, instabilità nei rapporti commerciali e un crescente disallineamento tra mercati e rischi reali.
Un equilibrio fragile, che potrebbe rompersi da un momento all’altro. A volte basta un catalizzatore inaspettato (una crisi localizzata, un default tecnico, un incidente regolamentare) per innescare un effetto domino globale. E agosto, con i suoi volumi ridotti e la tradizionale bassa liquidità, è da sempre il mese in cui gli shock colpiscono più forte e in modo meno prevedibile.
Oggi c’è un piccolo Paese al centro dell’Europa che potrebbe essere l’innesco del prossimo scossone finanziario. E ciò che sta accadendo tra le sue montagne non può più essere ignorato. [...]
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