Ferrari ha alzato le previsioni per il 2025 con ricavi oltre 7 miliardi e margini in crescita.
Testacoda per Ferrari in Borsa. Le azioni Ferrari sono crollate del 15,4% in poche ore, “bruciando” oltre 12 miliardi di capitalizzazione e travolgendo anche Exor, che ha lasciato sul terreno più di 2,5 miliardi (circa -9%). Tutto è successo subito dopo il Capital Markets Day di Maranello, dove l’amministratore delegato Benedetto Vigna ha presentato il nuovo piano industriale al 2030. Numeri solidi, certo, ma non da pole position. E che hanno mosso l’equilibrio tra domanda e offerta di azioni sul mercato.
La Borsa si aspettava una Ferrari più aggressiva, pronta a spingere l’acceleratore sull’elettrico e sui margini. Invece, Benedetto Vigna ha scelto la via della prudenza: quattro nuovi lanci l’anno con equilibrio tra termico, ibrido ed elettrico, ricavi a 9 miliardi entro il 2030 e un Ebit a 2,7 miliardi.
Il mercato, intanto, si divide. C’è chi parla di “buy the rumor, sell the news” e chi, più pragmaticamente, vede un segnale di debolezza, in un momento in cui anche BMW ha lanciato un profit warning e la concorrenza cinese spinge con listini aggressivi. [...]
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