Panico a Francoforte e timori di contagio sul settore auto. Da qui potrebbe partire una nuova crisi finanziaria in Europa.
Episodio isolato o rischio contagio? Un colosso europeo dell’auto è crollato del 9% seminando il panico sulla Borsa di Francoforte e trascinando con sé l’intero comparto automobilistico. Una seduta da incubo, figlia di un profit warning che ha gelato gli investitori e messo in discussione la solidità di uno dei marchi più iconici del continente. Questa casa tedesca ha tagliato le stime sugli utili e sui margini per il 2025, ammettendo che la frenata del mercato cinese e la guerra dei dazi con gli Stati Uniti peseranno più del previsto sui conti del prossimo esercizio.
Un fulmine a ciel sereno che arriva da un’azienda considerata per anni un bastione di affidabilità. Ora invece rappresenta le fragilità di un intero settore alle prese con la transizione elettrica, l’aumento dei costi e la concorrenza asiatica.
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