La Libia (non la Russia) è l’anello debole della politica energetica italiana

Redazione Money Premium

06/03/2023

24/04/2023 - 18:08

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I conflitti interni della Libia potrebbero minacciare un accordo di esplorazione del gas naturale da 8 miliardi di dollari.

La Libia (non la Russia) è l’anello debole della politica energetica italiana

Alla fine del 2022, poco dopo che il suo partito ha vinto le elezioni parlamentari, il primo ministro italiano Giorgia Meloni ha parlato di un nuovo «piano Mattei» per l’Africa, una strategia a lungo termine di stretta e rispettosa cooperazione tra Europa e Africa. Enrico Mattei è stato il presidente fondatore di Eni, la multinazionale energetica italiana, dal 1953 fino alla sua morte in un incidente aereo nel 1962. È stato un pioniere nella gestione del petrolio che ha gettato le basi per la politica di Eni con royalties generose e condivisione delle entrate per gli stati africani ospitanti.

Nella visione di Mattei, il petrolio doveva essere non solo una risorsa energetica, ma anche un collante politico. Ad Algeri, nel 2021 gli è stato dedicato un giardino che commemora quei principi democratici per i quali aveva combattuto così duramente durante il fascismo come partigiano cristiano e che in seguito ha applicato nel business. Questa ricetta si sarebbe rivelata un successo nel tempo e avrebbe permesso al gigante petrolifero italiano di continuare a lavorare, per esempio, anche durante i momenti più bui delle lunghe guerre civili della Libia.

L’impulso della guerra in Russia [...]

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