L’Italia passa il test di un’altra agenzia di rating. Il livello “spazzatura” è davvero lontano?

Violetta Silvestri

2 Dicembre 2023 - 16:16

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Anche l’agenzia di rating Scope esprime fiducia nell’Italia e lascia il debito tre gradini sopra la spazzatura. Finora, il Paese è stato promosso. Ma quanto è davvero lontano il livello junk?

L’Italia passa il test di un’altra agenzia di rating. Il livello “spazzatura” è davvero lontano?

L’Italia si è presa la rivincita dalle agenzie di rating, dopo che anche l’ultima - Scope Ratings - si è pronunciata senza alcun declassamento per il debito del nostro Paese.

Dopo aver scongiurato il passaggio a spazzatura da parte di Moody’s, in quello che era il giudizio più temuto, venerdì 1 dicembre la nazione ha superato anche il test di Scope, che ha mantenuto l’Italia tre gradini sopra il “junk”.

La società è rimasta fedele al suo punteggio BBB+ e tale grado non corre il pericolo imminente di essere abbassato secondo la dichiarazione ufficiale. Il nostro Paese, comunque, rimane osservato speciale soprattutto dopo aver annunciato una manovra con un deficit superiore al previsto e perché il suo debito resta elevato.

Finora le principali agenzie di rating, molto seguite dagli investitori e rilevanti per la costruzione del sentiment di fiducia nel sistema Paese, hanno sventato il pericolo di un clamoroso scivolamento nel livello spazzatura. Che, però, non è così lontano come mostra un grafico riassuntivo.

Italia non ha il debito spazzatura. Ma quanto rischia?

Secondo l’agenzia Scope, l’Italia beneficia di “quadri di politica monetaria e fiscale europei di sostegno”, delle dimensioni della sua economia e di “una struttura favorevole del debito pubblico con un costo medio di finanziamento di circa il 3,1% nel periodo 2022-2026 e una scadenza media del debito di circa sette anni, che mitiga l’impatto dell’aumento dei costi di finanziamento”.

Inoltre, la recente stabilità politica del Paese con una ampia maggioranza parlamentare supporta la valutazione del credito, ha detto l’analista Alvise Lennkh-Yunus.

Le osservazioni della società offrono una visione più rosea rispetto a quelle dei maggiori rivali S&P Ratings e Fitch Ratings, che valutano l’Italia due gradini sopra la spazzatura e ciascuno ha confermato tali voti nelle ultime settimane.

In un grafico di sintesi, Bloomberg ha mostrato la dinamica della posizione italiana secondo le diverse valutazioni delle agenzie:

Agenzie di rating sull'Italia Agenzie di rating sull’Italia valutazioni a confronto

Nell’ultimo anno il giudizio è rimasto stabile per tutte le società, con la linea blu di Moody’s minacciosamente a un solo gradino dal junk. Questa agenzia, la più rigorosa, ha riproposto un declassamento nel 2018 e da lì non ha ancora effettuato alcun upgrade.

Sebbene l’Italia consideri tali giudizi come delle vittorie, considerando anche il contesto fragile europeo e mondiale, la stagnazione economica è una minaccia per il Paese. I tassi di interesse elevati e la bassa crescita sono un binomio poco rassicurante.

Secondo gli ultimi dati dell’istituto nazionale di statistica, comunque, l’economia italiana è cresciuta ma solo dello 0,1% nel terzo trimestre. Il risultato è stato un miglioramento rispetto alla precedente previsione di crescita zero. Quest’anno l’Italia dovrebbe espandersi complessivamente dello 0,7%.

Attenzione, però, al deficit che dovrebbe arrivare sotto il 3% del Pil fissato dall’Ue fino al 2026, un anno dopo rispetto a quanto originariamente previsto.

Queste “deboli finanze pubbliche” sono state evidenziate da Scope.

Un po’ di aiuto potrebbe arrivare dai fondi del Recovery Fund, con il governo destinato a ricevere l’ultima rata da 16,5 miliardi di euro entro la fine dell’anno. Ciò porterà il totale delle risorse distribuite all’Italia per aiutare a rilanciare la sua economia a circa 102 miliardi di euro, ovvero più della metà della dotazione totale.

La combinazione di circostanze che favoriscono un rilancio italiano può franare da un momento all’altro. Per questo, anche la Commissione Ue - pur non bocciando la manovra - ha chiesto un maggiore sforzo sulle prospettive di crescita. In fondo, il livello spazzatura del debito è a un solo passo.

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