Il Giappone, tra crisi di leadership, problemi economici e incertezze politiche, attende un nuovo premier capace di risollevare un Paese sempre più fragile.
Le annunciate dimissioni di Shigeru Ishiba inaugurano una nuova stagione d’incertezza. L’ennesima da quando è uscito di scena Abe Shinzo, l’ultimo leader del Giappone in grado di trovare un equilibrio tra le varie correnti del Deep State nipponico, la burocrazia invisibile del Paese e i grandi conglomerati d’affari noti come Zaibatsu.
Uscito di scena Abe, alla guida della seconda potenza economica dell’Asia e quinta del mondo si sono succeduti primi ministri effervescenti (Yoshihide Suga), eccessivamente cauti (Fumio Kishida) o poco preparati a gestire periodi eccessivamente turbolenti (Ishiba).
I mercati si interrogano adesso su cosa accadrà a Tokyo, da mesi alle prese con importanti problemi macroeconomici come l’inflazione elevata, la solita stagnazione del pil, la debolezza dello yen, i guai demografici, l’aumento del costo dell’energia e di svariati beni di prima necessità. [...]
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