Arresti, processi e critiche per un’autorità sempre più accentrata: l’ombra di Yermak e il rischio di una svolta autoritaria in Ucraina.
Mentre l’Ucraina lancia una controffensiva disperata per rompere l’accerchiamento russo su Pokrovsk, operazione a cui - stando a Kiev - avrebbe preso parte anche il generale e capo dell’intelligence Kyrylo Budanov, il presidente Volodymyr Zelensky viene duramente criticato da uno dei più importanti giornali europei, Politico.
L’arresto e il processo per appropriazione indebita contro Volodymyr Kudrytskyi, ex capo di Ukrenergo, la società statale per l’energia elettrica, è visto da oppositori e attivisti come l’ennesimo esempio di «lawfare» – l’uso del sistema giudiziario per silenziare critici e rivali. A ciò si aggiunge il ruolo dominante di Andriy Yermak, capo dello staff presidenziale, accusato di monopolizzare il potere e minare le istituzioni democratiche.
Critiche contro la svolta autoritaria di Zelensky
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