Italia-Francia, tensione massima: Parigi snobba Salvini

Marco Ciotola

08/02/2019

08/02/2019 - 23:03

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Glaciali i rapporti sull’asse Roma-Parigi: Macron rispedisce al mittente l’invito di Salvini e le voci di un allontanamento di Air France da Alitalia si fanno sempre più concrete

Italia-Francia, tensione massima: Parigi snobba Salvini

Gelo tra Italia e Francia. È infatti un bilancio disastroso quello della giornata di oggi sul fronte dei rapporti diplomatici lungo l’asse Roma-Parigi.

L’invito di Matteo Salvini a un dialogo con il ministro dell’Interno francese Cristophe Castaner è stato rispedito al mittente senza troppi fronzoli dall’esecutivo guidato da Emmanuel Macron.

Dopo il ritiro dell’ambasciatore francese dal suolo italiano, l’impasse tra i due Paesi non appare affatto di facile risoluzione. Persino le apparentemente frettolose analisi sui risvolti economici in arrivo dalle tensioni si sono subito concretizzate nell’allontanamento da parte di Air France dalla trattativa Alitalia.

Secondo le indiscrezioni, diffuse per primo dal Sole 24 Ore, Air France avrebbe deciso di abbandonare il tavolo di discussioni per “motivi politico-istituzionali”.

E, malgrado le smentite del vicepremier Di Maio, che ha dato garanzie sul fatto che l’arretramento dei francesi fosse cosa già nota da tempo (e non novità delle ultime ore), la voce sembra aver trovato sempre più conferme.

Conferme che non possono certo far piacere vista la scadenza che incombe sulla compagnia del Belpaese, costretta tra poco più di 4 mesi a restituire il prestito ponte di 900 milioni di euro.

Italia-Francia, tensione massima

La volontà di ricucire i rapporti da parte italiana ha per il momento incontrato il gelo di Parigi. L’apertura a un dialogo fatta da Salvini, con riferimento al suo omologo parigino Castaner, si è scontrata col muro costruito dal portavoce dell’esecutivo Macron:

“Il dialogo non si è spezzato, ma c’è un presidente del Consiglio in Italia, si chiama Giuseppe Conte, è lui il capo del governo italiano e Macron lo ha già incontrato diverse volte”.

Mentre il diretto interessato, Castener, ha rifiutato seccamente l’invito, dichiarando che non accetta convocazioni da nessuno e che, sebbene non metta in dubbio che il dialogo tra i due Paesei sia costante, deve esserci rispetto.

Un riferimento, quello all’incontro tra membri del governo gialloverde e il Movimento dei gilet gialli, che non si fa nessuna fatica a cogliere, e che sembra aver scosso le fondamenta dei rapporti Roma-Parigi.

Anche il vicepremier Luigi Di Maio ha detto la sua sulla circostanza a Le Monde, che ha pubblicato in esclusiva le parole di chiarimento, improntate a riconoscere la Francia come un punto di riferimento e un “partner storico”, con cui va avanti una “collaborazione costante”.

Le dichiarazioni sono uscite nel primo pomeriggio sul più prestigioso quotidiano francese, eppure non hanno avuto nessuna efficacia nello sciogliere le attuali tensioni.

Tensioni che, anche sul fronte interno, hanno portato a diverse manifestazioni di preoccupazione, oltre a vere e proprie spinte a ricucire al più presto i rapporti. È questo il caso del commento del Presidente di Confindustria, Vincenzo Boccia, che ha etichettato la questione parlando di una lettura sbagliata da parte dall’esecutivo gialloverde:

“Hanno confuso i rapporti tra i governi con i rapporti tra i partiti”.

Per questo ora un risanamento della situazione è tutto nelle mani del premier Giuseppe Conte, che deve necessariamente “impegnarsi di persona” per allentare l’attuale tensione e “normalizzare” i rapporti diplomatici e governativi tra Italia e Francia.

Anche Sergio Mattarella, parlando di “tensione senza precedenti”, ha apertamente manifestato la sua preoccupazione, con molti osservatori politici pronti a interpretare il suo rapido rientro dall’Angola come un chiaro segnale di emergenza sul fronte diplomatico.

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