ISEE 2019: cos’è e come si richiede

Anna Maria D’Andrea

5 Febbraio 2019 - 16:07

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ISEE 2019: cos’è e come si richiede l’attestazione necessaria per accedere al reddito di cittadinanza, al saldo e stralcio delle cartelle e a molte prestazioni sociali agevolate. Ecco tutte le informazioni utili.

ISEE 2019: cos’è e come si richiede

L’ISEE è l’attestazione rilasciata dall’INPS che nel 2019 servirà per richiedere il reddito di cittadinanza, ma non solo.

Ormai da anni è questo lo strumento utilizzato per valutare chi può richiedere le prestazioni sociali agevolate erogate sulla base di specifici limiti economici. Nonostante questo c’è ancora molta confusione su cos’è l’ISEE.

La parola ISEE è l’acronimo di Indicatore della Situazione Economica Equivalente, viene rilasciato dall’INPS ed ha validità fino al 15 gennaio dell’anno successivo a quello di richiesta.

Questo comporta che ogni anno è necessario aggiornare la propria attestazione, pena l’impossibilità di richiedere l’erogazione delle prestazioni sociali agevolate di cui si ha diritto.

Proprio per questo è bene chiarire cos’è l’ISEE 2019 e come fare richiesta di rilascio o aggiornamento, anche tenuto conto che sarà proprio questo uno dei documenti necessari per richiedere il reddito di cittadinanza, la prestazione economica di contrasto alla povertà che interesserà quasi 3 milioni di persone, e il saldo e stralcio delle cartelle per i contribuenti in difficoltà economica.

Cos’è l’ISEE 2019

Come sopra anticipato, l’ISEE è l’indicatore che serve per valutare e confrontare la situazione economica delle famiglie. Si tratta di un’attestazione rilasciata dall’INPS e che può essere richiesta presso qualsiasi CAF, dal commercialista oppure online.

L’utilità del modello ISEE è quella di consentire allo Stato di fotografare in maniera chiara e completa la situazione economica del dichiarante e del proprio nucleo familiare. Questo perché il calcolo del valore dell’indicatore non è effettuato soltanto sulla base dei redditi percepiti, ma tiene conto anche del patrimonio mobiliare e immobiliare posseduto.

In sede di richiesta, infatti, sarà necessario predisporre una serie di documenti ulteriori rispetto alla sola dichiarazione dei redditi.

Conti correnti, case di proprietà, così come auto e moto possedute sono alcune delle informazioni richieste per poter compilare la DSU, documento che contiene i dati anagrafici, reddituali e patrimoniali di un nucleo familiare.

Come richiedere l’ISEE

Dopo aver spiegato cos’è l’ISEE e a cosa serve, è necessario passare allo step successivo, ovvero capire come si richiede.

Abbiamo già parlato della DSU, ovvero la Dichiarazione Sostitutiva Unica che rappresenta il documento necessario per ottenere il rilascio dell’ISEE da parte dell’INPS.

È proprio la compilazione della DSU il primo passo da fare per richiedere l’ISEE 2019 e sarà all’interno di questa dichiarazione che bisognerà indicare le informazioni relative alla composizione del proprio nucleo familiare, ai redditi e ai patrimoni mobiliari e immobiliari posseduti.

Così come spiegato dall’INPS, i dati contenuti nella DSU sono in parte autodichiarati (come i dati anagrafici e i beni patrimoniali posseduti al 31 dicembre dell’anno precedente a quello di presentazione della dichiarazione) e in parte acquisiti dall’Agenzia delle Entrate (reddito complessivo ai fini IRPEF) e da INPS (trattamenti assistenziali, previdenziali e indennitari, erogati dall’INPS per ragioni diverse dalla condizione di disabilità e non rientranti nel reddito complessivo ai fini IRPEF).

La DSU ai fini ISEE può essere compilata chiedendo il supporto di un CAF o anche autonomamente online, accedendo al sito INPS.

È tuttavia fondamentale essere in possesso di specifici documenti (qui l’elenco completo).

ISEE 2019: rilascio entro 10 giorni dalla richiesta

Una volta compilata, la DSU viene trasmessa all’INPS che sulla base delle informazioni contenute e dei dati in proprio possesso effettuerà il calcolo del modello ISEE richiesto.

Il rilascio dell’attestazione non è immediato, ma bisognerà attendere circa 10 giorni lavorativi dal momento della richiesta.

L’attesa potrebbe essere più lunga nei periodi di maggior affluenza, come a gennaio, mese in cui è necessario l’aggiornamento dell’ISEE dell’anno precedente e, molto probabilmente, tra febbraio e marzo 2019, quando l’INPS sarà impegnato nel rilascio delle attestazioni per tutti i futuri beneficiari del reddito di cittadinanza.

ISEE: come si calcola

A questo punto è utile fare un breve cenno alle regole per il calcolo dell’ISEE. Il valore della situazione economica del contribuente e del suo nucleo familiare è effettuato mediante il rapporto tra l’Indicatore della Situazione Economica (ISE) e il parametro desunto dalla seguente scala di equivalenza:

  • Scala di equivalenza ISEE
Numero dei componenti Parametro
1 1,00
2 1,57
3 2,04
4 2,46
5 2,85

Così come riportato sul sito INPS, sono previste maggiorazioni di:

  • 0,35 per ogni ulteriore componente;
  • 0,5 per ogni componente con disabilità media, grave o non autosufficiente;
  • 0,2 in caso di presenza nel nucleo di tre figli, 0,35 in caso di quattro figli, 0,5 in caso di almeno cinque figli;
  • 0,2 per nuclei familiari con figli minori, elevata a 0,3 in presenza di almeno un figlio di età inferiore a tre anni compiuti, in cui entrambi i genitori o l’unico presente abbiano svolto attività di lavoro o di impresa per almeno sei mesi nell’anno di riferimento dei redditi dichiarati. La maggiorazione si applica anche in caso di nuclei familiari composti esclusivamente da un solo genitore non lavoratore e da figli minorenni. Ai soli fini della maggiorazione, fa parte del nucleo familiare anche il genitore non convivente, non coniugato con l’altro genitore che abbia riconosciuto i figli, a meno che non ricorrano casi specifici.

Per la determinazione del parametro della scala di equivalenza, il componente del nucleo che sia beneficiario di prestazioni sociosanitarie residenziali a ciclo continuativo o si trovi in convivenza anagrafica e non sia considerato nucleo familiare a sé stante, incrementa la scala di equivalenza calcolata in sua assenza di un valore pari a 1.

ISEE: ecco le agevolazioni previste

L’ISEE serve solo per il reddito di cittadinanza? Ovviamente la risposta è no e, al contrario, sono molte le agevolazioni che è possibile richiedere e che lo Stato eroga ai contribuenti che rientrano in specifici parametri reddituali.

Le famiglie con reddito e ISEE basso possono contare su numerosi bonus, sconti e agevolazioni, molti dei quali poco conosciuti.

Ne abbiamo parlato in maniera approfondita in un articolo appositamente dedicato, all’interno del quale è possibile consultare nel dettaglio tutti i bonus richiedibili e i relativi limiti di reddito.

Di seguito si riporta l’infografica realizzata sul tema da Money.it, che racchiude tutte le agevolazioni riconosciute a chi ha un ISEE basso:

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