Iran ammette: abbiamo abbattuto aereo per errore umano

Marco Ciotola

11/01/2020

12/01/2020 - 11:53

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L’aereo di linea ucraino è stato abbattuto dalle forze armate iraniane per “errore umano”. L’ammissione

Iran ammette: abbiamo abbattuto aereo per errore umano

Sono state le forze armate iraniane ad abbattere l’aereo di linea ucraino uccidendo le 176 persone a bordo. L’ammissione shock arriva direttamente da Teheran: il 737 dell’Ukraine International Airlines è “involontariamente” diventato un bersaglio dei militari iraniani.

Questi ultimi, scambiandolo per “un aereo nemico”, hanno quindi commesso quello che hanno definito “un errore umano”, abbattendolo e uccidendo tutte le persone a bordo, membri dell’equipaggio e passeggeri.

Le parole arrivano dopo giorni di decise negazioni da parte iraniana, malgrado numerosi elementi suggerissero che il missile fosse partito proprio da Teheran.

Iran ammette: abbiamo abbattuto aereo per errore umano

La prima fonte della clamorosa ammissione è proprio il presidente iraniano Hassan Rohuani, che dettaglia l’accaduto tramite una serie di post ravvicinati sul suo account Twitter, parlando senza mezzi termini di “errore imperdonabile”:

“La Repubblica islamica dell’Iran si rammarica profondamente per questo errore disastroso; proseguiranno le indagini al fine di identificare e perseguire chi si è macchiato di questa grande tragedia, questo sbaglio imperdonabile”.

Nel comunicato ufficiale, diffuso dalle forze armate iraniane, si legge che nella giornata di mercoledì, a seguito dell’attacco dell’Iran alle basi militari statunitensi in Iraq, l’elevato stato d’allerta ha finito per condizionare e portare all’errore i militari iraniani.

L’aereo ucraino, descritto come vicino a un centro militare delle Guardie rivoluzionarie, è diventato quindi un “involontario bersaglio”.

Malgrado l’ammissione, non è mancata ancora una volta la frecciata agli Stati Uniti, in particolare dalle parole del ministro degli Affari esteri iraniano, Mohammad Javad Zarif, che ha descritto l’errore umano come una conseguenza di “un momento di crisi causato dall’avventurismo degli Usa”:

“Il nostro profondo rammarico, le nostre scuse e condoglianze al nostro popolo, alle famiglie di tutte le vittime e alle altre nazioni colpite”.

Da parte statunitense il dito era stato immediatamente puntato contro Teheran, con Mike Pompeo che, poche ore dopo il disastro, aveva definito “probabile che l’aereo sia stato abbattuto da un missile iraniano”, anticipando poi le intenzioni di mettere in atto una risposta adeguata di fronte alle eventuali certezze.

L’Iran ha negato con forza nei primi tre giorni successivi all’abbattimento, invitando persino gli esperti Boeing ad effettuare i rilievi per certificare nel dettaglio l’accaduto.

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