La rivale di Tesla alla prova IPO: Nio fa il suo esordio a Wall Street

Marco Ciotola

13/09/2018

13/09/2018 - 11:38

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La startup cinese Nio diventa pubblica e mira a sfidare Tesla puntando su prezzi più bassi. Ma la strada da percorrere è lunga

La rivale di Tesla alla prova IPO: Nio fa il suo esordio a Wall Street

Il suo nome è Nio e, se gli chiedete cosa vuole fare da grande, vi risponderà “sfidare Tesla”.

C’è anche questo dietro l’IPO della startup cinese produttrice di auto elettriche, che ha fatto il suo esordio a Wall Street puntando a fare concorrenza all’universo costruito da Elon Musk.

Ma la giovane azienda ha una lunga strada da percorrere.
Come molte altre realtà cinesi di alto profilo che si sono quotate di recente, Nio è stata costretta a rivedere molto al ribasso le sue ambizioni in occasione dell’esordio alla Borsa di New York.

La cifra arrivata dall’IPO si è infatti fermata a 1 miliardo di dollari, ben al di sotto dell’obiettivo 1,8 miliardi che aveva fissato.

Nio sfida Tesla, ma la strada è lunga

Il titolo ha aperto con un prezzo di 6,26 dollari per azione, appena un centesimo sopra alla cifra più bassa del range che la società aveva indicato. È sceso rapidamente sotto quota 6 dollari all’esordio nelle contrattazioni di mercoledì, anche se in seguito ha guadagnato più del 5% a 6,60 dollari. L’IPO ha valutato la società 6,4 miliardi di dollari.

L’azienda, fondata solo quattro anni fa, sembra impegnata in una vera rincorsa a Tesla, il più grande mercato al mondo di veicoli elettrici.
Il SUV elettrico ES8, che è stato presentato lo scorso anno, costa circa 65.000 dollari, vale a dire la metà del prezzo cinese della Model X, nel suo modello base.

Secondo Tu Le, fondatore della società di consulenza Sino Auto Insights, il colosso di Musk gode del vantaggio di chi “ha fatto la prima mossa”. Ora Nio si presenta però come la prima vera compagnia di Pechino che ha l’obiettivo di sfidare Tesla.

Mira non certo facile nel già affollato mercato cinese.
Oltre a Tesla, Nio affronta infatti la concorrenza di realtà attive nel Paese come BYD e Byton, sostenute da Warren Buffett. In più, diversi marchi storici come Volkswagen e Ford stanno lavorando alla creazione di auto elettriche dirette al mercato cinese.

L’intento di Nio è quello di competere con Tesla sfruttando prezzi più accessibili e attirando un’utenza più giovane, puntando su intelligenza artificiale e connettività.

La compagnia di Shanghai può vantare il sostegno di realtà dalla grande forza economica come Tencent e Baidu. Malgrado questo, le sue restano mosse commerciali ancora su piccola scala.
Alla fine di luglio, contava ordini per 17.000 unità ma ne aveva consegnate meno di 500.

Nella prima metà di quest’anno, ha registrato 7 milioni di dollari di vendite, per una perdita quantificabile in 503 milioni di dollari.
Tesla fa invece più di 2 miliardi di dollari di vendite annuali in Cina, ed è imminente la costruzione di uno stabilimento a Shanghai, che dovrebbe produrre fino a 500.000 veicoli all’anno.

Nella speranza di avvicinarsi a quei numeri, Nio cerca di distinguersi e si concentra sullo sviluppo di tecnologie, come un sistema di intelligenza artificiale in auto e una metodologia di ricarica che - afferma la stessa società - permetterà ai conducenti di ricaricare le batterie dei loro veicoli in tre minuti.

Per il momento Nio non è in grado di ottenere una licenza per aprire un proprio impianto di produzione, perché non ha ancora venduto abbastanza veicoli.
Il Presidente, Lihong Qin, ha però previsto numeri raddoppiati nei prossimi anni, sfruttando mercati che vanno ben oltre la sola Cina.

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