Il 2023 sarà vincente per chi investe nei bond? Alcune osservazioni e previsioni sulle obbligazioni: conviene tenerle nel portafoglio e cosa può accadere al mercato del reddito fisso.
Il 2023 sarà l’anno vincente per le obbligazioni? Se lo chiedono gli investitori, auspicando che questi 12 mesi appena iniziati siano meno turbolenti di quelli del 2022.
Non c’è dubbio che, in generale, gli analisti preferiscano il mercato obbligazionario alle azioni, intravedendo maggiori possibilità di guadagno. In vista di possibili recessioni, infatti, gli asset di rischio sono considerati con molta cautela, mentre il reddito fisso appare avvantaggiato da una situazione economica in rallentamento e da rialzi tassi che hanno già raggiunto l’apice nel 2022.
L’anno appena cominciato potrebbe assistere a un freno nel ritmo degli aumenti del costo del denaro, facendo crescere il prezzo delle obbligazioni, che diventerebbero molto attraenti.
Cosa aspettarsi nel 2023 sugli investimenti in bond? Saranno davvero vincenti? Alcune considerazioni.
Bond 2023: è tempo di investire?
C’è un clima di ottimismo sugli investimenti nel mercato obbligazionario in questo 2023 e questo dipende essenzialmente da due considerazioni.
Innanzitutto, i mercati finanziari guardano con un certo scetticismo alle azioni dopo l’anno nero appena trascorso. La sensazione è che si assisterà ancora al dominio della volatilità e questo non è un indizio così positivo per chi investe.
In secondo luogo, l’attuale contesto nel quale si muovono le obbligazioni appare più propizio. Nel 2022 il rialzo dei tassi di interesse record delle principali banche centrali ha fatto impennare i rendimenti dei bond, causando un crollo dei loro prezzi. Oggi i Treasuries Usa (titolo di Stato decennale e considerato un asset sicuro), rendono il 3,8% rispetto all’1,5% di inizio 2022.
I Bund tedeschi, altro riferimento chiave nel mercato obbligazionario, a inizio 2022 sono passati dall’avere rendimenti negativi all’offrire un rendimento di circa il 2%.
I guadagni per gli investitori sono dunque interessanti. Non solo, la previsione è di prezzi dei bond in aumento, poiché non ci si aspettano sorprese nelle mosse delle banche centrali. Se quest’ultime alzeranno il costo del denaro come previsto e con un ritmo più blando, i prezzi delle obbligazioni potranno salire.
Morgan Stanley ha previsto per gli Usa: “gli investitori che sono diffidenti nei confronti dell’economia probabilmente graviteranno verso i titoli del Tesoro, che spingerebbero i rendimenti verso il basso e i prezzi verso l’alto, il che significa che è possibile godere di pagamenti di cedole relativamente elevati ora e potenzialmente vendere a un premio in seguito.”
Secondo un sondaggio di Bank of America di dicembre, i portafogli globali possiedono bond in sovrappeso, come non si vedeva dal 2009. In un solo mese, da novembre a dicembre, il sovrappeso delle obbligazioni nei portafogli è balzato di 29 punti percentuali, arrivando al 10%.
Investire in bond nel 2023 è quindi privo di rischi? Non proprio. Alcuni analisti osservano anche che i debiti degli Stati sono elevati e costano molto e con le banche centrali che iniziano a non comprare più obbligazioni, il mercato avrà bisogno di nuovi compratori. C’è il rischio illiquidità, oltre alla minaccia di scosse finanziarie non ancora calcolate con la politica monetaria così aggressiva da parte delle banche centrali.
leggi anche
Azioni o obbligazioni? Su cosa puntare nel 2023

Partner





Cambio generazionale
Strumenti e opportunità per le imprese
5 ottobre 2023
Swiss Chamber, via Palestro 2 - Milano
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Commenta:
Per poter partecipare alla discussione devi essere abbonato a Money.it
Accedi ai contenuti riservati
Navighi con pubblicità ridotta
Ottieni sconti su prodotti e servizi
Disdici quando vuoi
Sei già iscritto? Clicca qui