Scuola: continuano ad aumentare le insegnanti donne, OCSE preoccupata. Secondo la Fedeli per risolvere il problema bisogna aumentare lo stipendio; ecco qual è la cifra ipotizzata.
Scuola: continua a tenere banco l’annoso problema della differenza che c’è tra il numero di insegnanti donne e uomini.
Negli ultimi anni, infatti, quella del docente si sta trasformando sempre più in una professione per sole donne. Gli ultimi dati dell’OCSE pubblicati nel rapporto “Gender imbalances in the teaching profession” ci dicono che nei Paesi europei più del 68% di insegnanti è di sesso femminile, specialmente nei primi gradi di istruzione.
Secondo gli esperti dell’OCSE i “persistenti squilibri di genere nella professione di insegnanti” cominciano ad essere preoccupanti ed è per questo che hanno cominciato ad indagare sul potenziale impatto che questo divario può avere sulla qualità dell’insegnamento.
A tal proposito, in molti Paesi europei, come ad esempio nel Regno Unito, sono state messe in atto delle politiche per l’aumento delle assunzioni degli insegnanti uomini nelle scuole. Come si sta comportando invece l’Italia? La Ministra dell’Istruzione Valeria Fedeli in questi giorni ha voluto esprimere un suo parere riguardo al perché c’è una tale differenza tra insegnanti uomini e donne.
Un parere che farà certamente discutere perché la Fedeli ha fatto riferimento ad uno dei temi più dibattuti tra gli insegnanti in questi ultimi anni: quello relativo alla loro retribuzione.
Prima di vedere quali sono state le parole della Fedeli in merito, vediamo qual è l’attuale situazione nella scuola italiana.
Scuola italiana: insegnanti donne in netta maggioranza
Negli ultimi dieci anni il numero di insegnanti donne è aumentato notevolmente nei paesi europei, tant’è che si è passati da una percentuale del 62% al 68%.
Questo fenomeno in Italia è persino più accentuato poiché per il complesso delle scuole di ogni ordine e grado gli insegnanti uomini sono solamente il 17,30%. Un dato sul quale influisce senza dubbio lo 0,70% di insegnanti uomini registrato nella scuola dell’infanzia, ma il dato è preoccupante anche per quel che riguarda i gradi d’istruzione successivi.
Nella scuola secondaria di II grado, ad esempio, la percentuale di docenti donne è del 65,4%, che sale al 78,6% al I grado. Insomma, come possiamo vedere nella tabella successiva anche in Italia quello dell’insegnante sembra essere un mestiere per sole donne.
| ORDINE | MASCHI | FEMMINE | % MASCHI | % DONNE | TOTALE |
| Infanzia | 612 | 87.089 | 0,70% | 99,30% | 87.701 |
| Primaria | 8.931 | 236.575 | 3,64% | 96,3% | 245.506 |
| I Grado | 34.169 | 121.536 | 21,94% | 78,06% | 155.705 |
| IIGrado | 82.605 | 158.480 | 34,26% | 65,4% | 241.085 |
| Totale | 126.317 | 603.680 | 17,30% | 82,7% | 729.997 |
Ma qual è la causa di questo squilibrio? La Ministra Valeria Fedeli ha espresso un proprio parere in merito, facendo riferimento al salario troppo basso percepito dai docenti.
Perché ci sono troppe insegnanti donne?
La Ministra dell’Istruzione, a margine di un’audizione parlamentare sul femminicidio che l’ha vista protagonista, ha affermato che l’elevata prevalenza femminile nelle scuole dipende dal livello delle retribuzioni.
Gli insegnanti, infatti, percepiscono uno stipendio troppo basso ed è per questo che gli uomini non sono attratti da questa professione. Quindi, secondo la Fedeli basterebbe alzare lo stipendio degli insegnanti per far sì che gli uomini tornino ad interessarsi a questa professione.
La stessa Fedeli, in un’intervista rilasciata al programma “L’aria che tira parlando” per La7 ha dichiarato che gli insegnanti per il lavoro che svolgono dovrebbero “guadagnare molto di più rispetto a quanto avviene oggi”.
La Ministra inizialmente non ha voluto parlare di cifre, ma incalzata dal conduttore ha dichiarato: “almeno il doppio dell’attuale stipendio”. Considerando che un insegnante oggi guadagna in media 1.500 euro, per la Fedeli lo stipendio giusto sarebbe di 3.000 euro.
Una cifra irraggiungibile per l’Italia, dove si fa difficoltà anche a garantire l’aumento di 85 euro lordi previsto con il rinnovo del contratto.
Insomma, almeno stando a quanto dichiarato dalla Fedeli, per il prossimo futuro quella dell’insegnante continuerà ad essere una professione per sole donne, poiché pensare ad un aumento di stipendio visto lo stato in cui si trovano le casse dello Stato è quasi impossibile.
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