L’infermiere formatore: nuovo accordo sulle indennità nello stipendio

Vittorio Proietti

25 Maggio 2017 - 16:37

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L’accordo firmato a Bergamo crea un precedente per il pagamento dell’infermiere formatore. In attesa del nuovo CCNL Infermieri ecco un passo per l’aumento di stipendio.

L’infermiere formatore: nuovo accordo sulle indennità nello stipendio

L’infermiere formatore rappresenta una evidente mancanza del CCNL Infermieri, che attende di essere rinnovato. La formazione dei nuovi assunti affidata ai professionisti non è chiaramente regolamentata e il più delle volte gli infermieri non hanno gratifiche nello stipendio.

La formazione professionale dei nuovi infermieri è infatti un impegno da non sottovalutare, poiché richiede competenza, pazienza, ma soprattutto tempo. La Sanità italiana soffre di carenza di personale e spesso medici e infermieri sono indotti ad errori per sovraccarico di lavoro.

L’Azienda Ospedaliera di Bergamo però ha siglato un accordo per retribuire gli infermieri che si assumono questa responsabilità, considerando un aumento di stipendio per numero di professionisti formati, con un numero massimo di nuovi lavoratori.

Vediamo in breve cosa prevede l’accordo siglato a Bergamo e come questo precedente può preludere all’inserimento di indennità premio nel CCNL Infermieri.

Le competenze dell’infermiere: il tutor universitario non basta

L’infermiere formatore non gode di una regolamentazione specifica riguardo all’attribuzione di indennità o di un beneficio nello stipendio per la sua attività. La formazione specifica cui devono poter contare gli infermieri di nuova assunzione richiede impegno e attenzione.

Gli infermieri svolgono molte ore di tirocinio all’interno dei corsi di laurea in Scienze Infermieristiche delle Università Italiane e ciò in parte facilita i nuovi assunti rispetto ad altre professioni: permette un inserimento più rapido nel contesto lavorativo del SSN italiano, oltre che garantire una preparazione di base di livello più alto.

L’infermiere tutor ha infatti molti compiti e responsabilità (si legga questo approfondimento sul ruolo del tutor), ma certamente non riesce a fare tutto. Ogni reparto e tipologia di struttura sanitaria richiede specifiche competenze e abilità che ogni infermiere formatore ha la responsabilità di incentivare e trasmettere ai nuovi assunti.

L’infermiere formatore: una figura da inserire nel CCNL

L’infermiere formatore grazie all’accordo stipulato nell’Azienda Ospedaliera di Bergamo ASST PG 23°, frutto degli sforzi del sindacato degli infermieri Nursind, potrà essere simbolicamente retribuito per i suoi sforzi. L’accordo sarà valido a partire da questo 2017 e sarà un ottimo punto di partenza per le strutture che vorranno emularlo.

Lo stipendio dell’infermiere formatore potrà beneficiare di un premio di 100 euro per lavoratore formato, con un massimo di 3 nuove assunzioni da supervisionare. Il periodo di formazione durerà dai 2 ai 3 mesi, considerando però che dovrà anche far fronte ai propri impegni lavorativi.

In attesa del rinnovo del CCNL Infermieri questo accordo potrà essere usato come precedente da tutte le strutture sanitarie che vorranno premiare i propri formatori.

Malgrado i fondi siano pochi e si faccia fatica a riconoscere anche figure essenziali come quella dell’infermiere di famiglia, la Sanità italiana si sta lentamente aprendo all’innovazione. Si veda anche questo articolo sul riconoscimento delle figure dei chiropratici e osteopati da parte del SSN.

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