Indennità di vacanza contrattuale, novità per i lavoratori della Scuola: cambia la modalità di calcolo, incremento di pochi euro al mese. A luglio, invece, previsto un aumento per tutti i dipendenti pubblici.
A giugno 2019 ci sarà un piccolo cambiamento per il calcolo dello stipendio del personale della scuola e ciò porterà - ma solo per alcuni - un incremento dell’indennità di vacanza contrattuale riconosciuta ai dipendenti pubblici da aprile 2019.
Ad annunciarlo è stato NoiPA tramite un messaggio indirizzato al personale del comparto Istruzione e Ricerca, con il quale vengono spiegati i cambiamenti che dal prossimo mese porteranno ad un piccolo aumento dell’indennità di vacanza contrattuale, ossia di quella somma - calcolata sullo 0,42% dello stipendio tabellare - che sarà riconosciuta fino a quando il contratto, scaduto il 31 dicembre scorso, non verrà rinnovato.
Nel dettaglio, il nuovo sistema di calcolo va a vantaggio dei lavoratori della scuola - insegnanti, ma anche personale ATA - con anzianità di servizio più elevata, ai quali saranno riconosciuti anche eventuali arretrati; vediamo per quale motivo facendo chiarezza su cosa cambierà - esclusivamente per il personale impiegato in Scuole e Università - con lo stipendio di giugno.
Indennità di vacanza contrattuale: nuovo calcolo per il personale della scuola
NoiPA ha pubblicato il seguente messaggio:
“Si comunica che per il personale del comparto Istruzione e Ricerca, a decorrere dalla mensilità di Giugno 2019, l’indennità di vacanza contrattuale sarà adeguata in funzione dell’anzianità di servizio, così come previsto dalla legge 30 dicembre 2018 n. 145, c. 440, art. 1 e confermato dalla Ragioneria Generale dello Stato successivamente alla prima applicazione (msg NoiPa 031 del 26/03/2019).
Contestualmente, saranno liquidati eventuali arretrati relativi ai mesi di Aprile e Maggio 2019”.
A differenza di quanto successo per le mensilità di aprile e maggio, quindi, l’indennità di vacanza contrattuale non sarà più calcolata su un unico gradone, ma in base alla fascia stipendiale di appartenenza. Questo significa un aumento più significativo per coloro che hanno un’anzianità di servizio più alta, visto che in questo caso anche l’indennità di vacanza contrattuale sarà maggiore.
Per il calcolo dell’importo, infatti, verrà applicata la percentuale dello 0,42% sullo stipendio tabellare previsto per la fascia stipendiale d’anzianità di cui si fa parte; l’ammontare dell’aumento, quindi, dipenderà dalla situazione personale.
Prendiamo ad esempio un insegnante dell’infanzia, per il quale l’aumento netto è stato di circa 4,82€ (considerando un’aliquota Irpef al 23%); per coloro che hanno un’anzianità compresa tra 15 e 20 anni di servizio, però, questa doveva essere pari a 5,94€ netti.
Si tratta quindi di un incremento di pochissimi euro che non andrà a modificare la vostra busta paga, nonostante saranno riconosciuti anche gli arretrati di aprile e maggio; al massimo, infatti, per ogni mese è previsto un incremento di circa 3,00€ che - compresi gli arretrati - potrebbe portare ad un aumento di 10,00€ nel cedolino di giugno (che ricordiamo si potrà visualizzare su NoiPA dal 1° giugno).
Indennità di vacanza contrattuale, cosa cambia da luglio
Oltre alle novità di giugno, ne sono attese altre per luglio 2019 quando l’indennità di vacanza contrattuale non sarà più calcolata sullo 0,42% del tabellare bensì sullo 0,70%.
Prendiamo ad esempio sempre un insegnante della scuola dell’infanzia, per il quale come abbiamo visto spetta un incremento di 4,83€ netti (se appartenente alla prima fascia di anzianità) nelle mensilità di aprile, maggio e giugno; da luglio 2019 questa aumenta di qualche euro, poiché pari a 6,20€.
Anche in questo caso verrà calcolata secondo il metodo del “gradone”, con l’aliquota dello 0,7% applicata sullo stipendio tabellare della fascia di appartenenza.
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