Incontro Conte-Juncker: “Verso soluzione positiva con Ue”

Marco Ciotola

12 Dicembre 2018 - 20:30

Bilancio felice quello fatto dalla Commissione europea e dallo stesso premier Giuseppe Conte al termine dell’incontro con Jean-Claude Juncker. I dettagli

Incontro Conte-Juncker: “Verso soluzione positiva con Ue”

“Ci sono buoni progressi in corso”.

Sono state queste le parole, pronunciate da un portavoce della Commissione europea, al termine dell’incontro di scena solo fino a pochi minuti fa tra il premier Giuseppe Conte e Jean-Claude Juncker.

L’appuntamento odierno, ancora una volta mirato a trovare un punto di incontro Italia-Ue sul fronte legge di Bilancio 2019, sembra aver lasciato ottime sensazioni da ambo le parti, col premier che ha spiegato di aver presentato la proposta dell’esecutivo del Belpaese a Bruxelles, e di aspettarsi una soluzione positiva presto:

“Abbiamo illustrato i nostri intenti alla Commissione, non tradendo affatto la fiducia degli italiani. Rispettiamo gli impegni presi, in particolare sulle riforme che hanno maggiore impatto sociale”.

Incontro Conte-Juncker: la proposta del governo gialloverde

Secondo un primo resoconto i punti chiave della nuova proposta dell’esecutivo Lega-5 Stelle prevedono una discesa del deficit da 2,4 a 2,04, mentre reddito di cittadinanza e quota 100 sarebbero destinate a restare.

Questo - ha spiegato Conte - può dar vita a un compromesso che permetterà di portare a casa una soluzione presto, senza però tradire la fiducia dei cittadini che si sono affidati al governo proprio sulla base di alcune delle misure contenute nella manovra:

“Calerà il deficit strutturale e la crescita sarà superiore alle nostre attese; allo stesso tempo la nostra proposta non tradisce la fiducia degli italiani e rispettia gli impegni presi con misure come quota 100 e reddito di cittadinanza”.

Soddisfazione per l’incontro è stata espressa anche dal ministro del Tesoro Giovanni Tria, che si è detto fiducioso di un “buonsenso” europeo e stufo di un “pregiudizio” nei confronti del Belpaese, per il momento solo percepito ma - ha tuonato - in grado di far “cambiare la musica” se dovesse trovare conferme sempre più inequivocabili:

“Inizio ad essere stufo di qualcuno che possa sfondare o infrangere i limiti mentre con l’Italia c’è la lente di ingrandimento sullo 0,1”.

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